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Bucci e i tifosi protagonisti alla presentazione della nuova Virtus

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Solo a Bologna. Probabilmente, solo a Bologna possono presentarsi, come ieri pomeriggio, centinaia e centinaia di tifosi, forse anche un migliaio, sotto un sole bollente, per accogliere una squadra di pallacanestro che, fra l’altro, non è reduce da nessuna particolare vittoria, anzi, piuttosto da una annata un po’ deludente. Ma il popolo bianconero si è mosso compatto per incontrare di persona i suoi nuovi eroi, presentati “all’americana” ieri, appunto, sul playground realizzato davanti alla palestra Porelli, assieme all’intero staff virtussino. Rinnovatissimo anch’esso, sì, ma non nella figura di un presidente che ancora una volta ha dimostrato di essere incarnazione dello spirito bianconero, meritando in pieno l’ingresso nella particolare hall of fame costituita dalle foto appese sulle pareti di Casa Virtus (non dimenticando i tre scudetti e le due coppe Italia vinte come allenatore delle Vnere).

Alberto Bucci ha chiuso la passerella che ha visto entrare sul campo, uno per uno, tra due ali di tifosi osannanti, tecnici e giocatori. Poi, prendendo il microfono, ha voluto parlare ai tifosi della squadra, fatta di “ragazzi che hanno una grande voglia di mettersi in discussione, di fare qualcosa di importante. Bravi, anche, chi ha scelto questi giocatori, e dico il coach Sacripanti e Martelli, che hanno fatto un grande lavoro, giorno e notte: non hanno scelto solo i giocatori, ma anche gli uomini, e questo è importante. Questa squadra è meravigliosa, e vedo già che le volete bene. Vorrei dirvi una cosa: questa squadra è la vostra, e se è vostra dovete volerle bene. E quando si vuole bene a una squadra, glielo si vuole nei momenti più difficili, non in quelli facili. Questa squadra ha bisogno di voi tifosi, e voi credo che sarete vicini a questa squadra. Mi sbaglio? So che i giocatori saranno pronti a lavorare duro, a fare tutto il possibile per ottenere il meglio. Per ottenere grandi risultati bisogna fare fatica, le cose belle costano, costano fatica, le cose che non costano niente non hanno valore, e ogni volta che questi andranno in campo dovranno lavorare per dare il meglio. E lo faranno, per cercare di ottenere i migliori risultati, se gli rimarrà dentro la curiosità di cominciare una nuova stagione, la voglia di meravigliarsi, di stupirsi, di conoscere nuove persone: questo sarà un altro fatto determinante.  Allora ci sarà l’emozione, e l’emozione è come l’influenza, l’attaccheranno a tutti voi, perché questo anno sia un anno meraviglioso, che possa farvi divertire, al di là dei sogni che ognuno ha. Ognuno ha i propri sogni, ma l’importante è che loro riescano a dare tutto quello che possono dare, e insieme a voi sono convinto che faremo grandi cose. Grazie di essere qui.”

L’ovazione che ne è seguita ha sottolineato l’approvazione di un pubblico già visibilmente innamorato, prima di poter incontrare di persona gli atleti, disponibilissimi nel concedere autografi, fare selfie, lasciarsi abbracciare. La festa è durata a lungo, forse anche più di quanto previsto, per l’entusiasmo originatosi che farà da benzina per la squadra in partenza, oggi, per Sestola, dove comincerà in quota la preparazione. A questo punto, il ruolo più delicato è certamente quello del coach, Pino Sacripanti, chiamato a trasformare tutto questo materiale in un prodotto finito convincente. Se ne parlerà questa mattina, all’ora di pranzo, ma tutta l’attenzione non può a questo punto che essere rivolta alla prima uscita, domenica prossima, alle 18 nel palasport sestolese, in amichevole contro Ferrara, per vedere finalmente all’opera i nuovi, promettenti innesti.

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