Basket
Caja: «Siamo cresciuti, ma non ci dobbiamo accontentare»
Le parole del coach biancoblu a Radio Nettuno Bologna Uno: «Questo pubblico, questo popolo, si merita ogni giorno il massimo impegno fisico e mentale»
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Il coach della Fortitudo Flats Service Bologna è stato ospite di Vitamina Effe Attilio Caja è stato ospite della trasmissione Vitamina Effe su Radio Nettuno Bologna Uno. L’allenatore ha parlato della recente vittoria su Piacenza, focalizzandosi sul fatto che si aspettasse di più dalla prestazione dei suoi e sulla stagione in corso.
Le parole di Attilio Caja a Radio Nettuno Bologna Uno
Domenica con Piacenza buona vittoria ma non altrettanto la prestazione. «Non bisogna guardare all’oggi ma al domani. Non ci si deve accontentare nè guardare gli avversari. Bisogna essere contenti per la vittoria, ma anche analizzare contro chi hai vinto e come lo hai fatto. Se vuoi andare in A1 il tuo competitor non è Piacenza ma chi è in vetta. Se ti accontenti, non hai capito il senso dello sport. La mentalità non è come un interruttore che decidi quando accendere, si costruisce giorno per giorno. Io non voglio gente che si accontenta, ma che pensa al massimo traguardo. Partite come domenica o situazioni superficiali non vanno bene».
La squadra è cresciuta? «Siamo cresciuti fisicamente e tecnicamente. I ragazzi hanno messo buona volontà e questo ci ha permesso di ottenere risultati che forse per altri sono scontati. Oggi tecnicamente e fisicamente siamo ok. Manca ancora lo step mentale per arrivare a giugno a giocarci (e magari vincere) il campionato. Quando i ragazzi dimostreranno di avere questa mentalità senza distrazioni e scuse, allora saremo ok. Lo scorso anno prima dei playoff avevo visto la giusta mentalità ed ero convinto che saremmo arrivati fino in fondo».
Sugli allenamenti e la squadra. «Io sono uno che spinge al massimo ogni giorno. L’acceleratore non è mai a metà per risparmiare. C’è chi pensa che ad allenarsi tanto si arrivi alla partita scarichi, ma è una mentalità vecchia: non stiamo parlando di 8 ore di lavoro quotidiane. Questo pubblico, questo popolo, si merita ogni giorno il massimo impegno fisico e mentale. Qualche giocatore ci mette quello fisico ma non sempre quello mentale. Abbiamo dietro una società che ci aiuta, che ci dà tanto, e noi dobbiamo restituire in tutti i modi: crescere mentalmente, dare importanza ad ogni tiro».
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