Basket
Carera: “Il ritorno in Eurolega è un grande risultato. C’è bisogno di giocatori che reggano fisicamente”
La Virtus Segafredo, terminata la stagione 2021/22 da oramai qualche settimana, deve ancora annunciare i primi colpi di mercato. Sono tanti i nomi accostati alla società bianconera ma, al momento, tutto tace in Via dell’Arcoveggio. In questi giorni di attesa, però, non sono mancate le dichiarazioni di dirigenti ed ex giocatori e tra loro c’è anche Flavio Carera che è stato intervistato da Dario Cervellati de “Il Corriere dello Sport-Stadio”:
“Il ritorno in Eurolega della Virtus è un traguardo importantissimo e straordinario. La squadra e la società se lo sono meritato vincendo l’EuroCup. Ora bisogna allargare la rosa a disposizione. I dirigenti dovranno essere bravi a trovare giocatori di valore che siano disposti a rimanere a sedere più di quanto siano abituati. Non è facile, perché è vero che tutti vogliono giocare in squadre come la Virtus, ma poi bisogna adattarsi allo spazio che si riduce: in poco tempo devi produrre tanto”.
“C’è bisogno di giocatori giovani che reggano fisicamente i tanti impegni ravvicinati, ma che al tempo stesso siano già preparati ai grandi palcoscenici e ad essere subito determinanti. Avere già un’esperienza in Eurolega è molto importante”.
“La base di partenza è buona, il blocco è solido e formato da grandissimi giocatori. Ma attenzione alla carta d’identità”.
“Belinelli, Teodosic ed Hackett andranno gestiti bene con compagni che permettano loro di rifiatare perché il doppio impegno che ti costringe a giocare anche ogni 2-3 giorni è pesante. Ma loro sono campioni che sanno essere decisivi anche a questi livelli, basterà non chiedere gli straordinari”.
“I giocatori che hanno tirato più la carretta sono arrivati leggermente cotti, ma dopo la stagione che hanno fatto non gli si può rimproverare nulla. Arrivare in finale non è mai scontato. La Virtus ha giocato una buona serie, ma Milano, a differenza di un anno fa, aveva qualcosa in più. Hanno poi pesato i 5 minuti di blackout che i bianconeri hanno avuto quasi in tutta la serie”.
“Le polemiche nelle partite che contano ci sono sempre state e ci saranno sempre. L’importante è che non si trascenda e che si parli di pallacanestro. I fischi a Messina, allenatore a cui sarò sempre eternamente grato, sono una cosa naturale. Non si può aspettare una mega accoglienza visto che torna da allenatore della principale rivale della Virtus, ma penso che non andrebbe insultato, a maggior ragione per la riconoscenza che si è meritato con il suo periodo a Bologna”.
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