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Casa dolce casa – La Fortitudo si sbarazza di Trento in due quarti: al Paladozza finisce 93-68

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FORTITUDO POMPEA BOLOGNA-DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 93-68 (30-17; 50-32; 74-51)

Fortitudo Pompea Bologna: Robertson 21, Aradori 18, Cinciarini 8, Mancinelli, Franco ne, Leunen 13, Sims 14, Buscaroli 2, Fantinelli 3, Daniel 9, Stipcevic 5. All. Antimo Martino.

Dolomiti Energia Trentino: Kelly 16, Blackmon 4, Craft 5, Gentile 9, Pascolo 2, Mian 6, Forray 2, Knox 2, Mezzanotte 3, King 19, Lechthaler ne. All. Nicola Brienza.

Arbitri: Manuel Mazzoni, Denis Quarta, Alessandro Perciavalle.

Tiri liberi: BO 9/12 (75%); TN 5/7 (71%).

Rimbalzi: BO 37; TN 30.

Falli: BO 14; TN 16.

Tiri da 2: BO 20/31 (65%); TN 16/38 (42%).

Tiri da 3: BO 14/25 (56%); TN 5/18 (28%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Pompea Fortitudo Bologna: Fantinelli, Robertson Aradori, Leunen, Sims.

Dolomiti Energia Trentino: Forray, Mezzanotte, Blackmon, Gentile,Knox.

 

“La partita contro Trento sarà per noi un test importante: sono sicuro che i nostri tifosi ci supporteranno come sempre, ma noi dovremo essere bravi in campo”.

Parole e musica di Antimo Martino che, alla vigilia della gara di stasera contro Trento, ha voluto tenere i suoi concentrati sull’obiettivo senza voli pindarici: i due punti.

Primi possessi di marca trentina sciupati malamente, ecco allora ad approfittarne Bologna: Leunen apre le danze dall’arco, seguito a ruota da Robertson e da Sims, quest’ultimo a condire i due punti dalla lunetta con anche una stoppata su Blackmon. Knox prova ad arginare l’onda anomala biancoblù, ma i padroni di casa sbriciolano la diga eretta dagli ospiti e dilagano. La doppia cifra di vantaggio interna arriva dopo nemmeno tre giri di lancette, con Robertson e Leunen a graffiare dalla linea dei tre punti. Trento non riesco ad arrestare l’emorragia, raccogliendo solo le briciole con Craft, Blackmon e King e subendo la stoccata dall’angolo da Fantinelli per il 30-17 di fine primo quarto.

Al rientro dal mini break si affievolisce la fiamma della Fortitudo, ne approfittano gli uomini di Brienza: Kelly apre, Mian segue, sempre il numero 0 inchioda al ferro e costringe la panchina di casa a chiamare minuto. Maglie difensive troppo larghe permettono a Trento di banchettare sotto canestro con Mian e King, chiudendo la forbice del distacco sulle nove lunghezze. Si sveglia la formazione di casa, trovando con Sims e Aradori punti fondamentali dalla lunetta, impreziositi dalla tripla di Leunen per il nuovo +15. Vola l’Aquila, spinta dai propri esterni che, seguendo l’inerzia offensiva positiva, sigillano il primo tempo sul 50-32.

Riprendono le ostilità al termine dell’intervallo ed è assolo Fortitudo: Aradori dall’arco regalo il +20 ai suoi, firmando altri quattro punti e costringendo la panchina ospite a fermare il gioco per parlarci su. La chiacchierata tra Brienza e i suoi produce risultati a corrente alternata: Bologna va a referto con Aradori e Robertson, Trento con Craft, King e Kelly, chiudendo al terzo giro di boa sul 74-51.

Nel finale, a gara ampiamente in ghiaccio, trovano ampio spazio le seconde linee, con Daniel e Cinciarini ripetutamente a rispondere a Kelly e Mezzanotte. Scorrono i titoli di coda sulla sfida, condotta egregiamente dalla Fortitudo e chiusa dalla sorpresa di serata: Mancinelli recupera un rimbalzo in difesa e lancia il giovanissimo Buscaroli che, in transizione, trova i primi due punti in serie A e chiude i giochi sul punteggio di 93-68.

Gara giocata magistralmente dalla squadra di Antimo Martino: grintosa, ruvida e pungente sin da subito, la Fortitudo trova una vittoria sul velluto e mai in discussione, condotta da un volitivo Kassius Robertson, MVP della sfida con i suoi 21 punti complessivi.

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