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Cividale si conferma imbattuta in casa: la Fortitudo cade 76-71

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UEB GESTECO CIVIDALE – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 76-71 (18-17; 22-17; 24-14; 12-23)

 

Statistiche:

Cividale: Miani 14, Chiera 12, Cassese 2, Rota 5, Mouaha 9, Balde ne, Battistini 5, Barel ne, Pepper 18, Micalich ne, Nikolic, Dell’Agnello 11. All.Pillastrini

Fortitudo: Biordi 2, Thornton 21, Aradori 6, Barbante 12, Panni 2, Paci ne, Fantinelli, Italiano 14, Cucci, Davis 14. All.Dalmonte

 

Tiri liberi CV 12/14 BO 11715

Tiri da due CV 20/31 BO 21/38

Tiri da tre CV 8/30 BO 6/24

Rimbalzi CV 29 BO 39

Falli CV 18 BO 18

 

Arbitri: Masi, Perocco, Tarascio

Quintetti iniziali:

Cividale: Rota, Dell’Agnello, Pepper, Miani, Mouaha.

Fortitudo: Fantinelli, Thornton, Aradori, Biordi, Davis.

Niente poker per la Fortitudo, la striscia di vittorie si interrompe al termine di una partita dagli alti e bassi a Cividale del Friuli, dove alla fine, e soprattutto grazie ad un grande terzo quarto corale, la UEB conferma il proprio percorso netto sul campo di casa. Dopo un primo tempo equilibrato, la rimonta finale biancoblu non compensa quanto subito ad inizio ripresa. Segnali positivi da Davis, in grado di prendersi più responsabilità del solito in attacco e da Barbante, fondamentale nella prima metà di gara nel far valere la propria altezza (con Paci non della partita) e a mantenere il contatto con gli avversari, guidati da un Pepper in stato di grazia.

L’inviolabilità del PalaGesteco inibisce anche la Fortitudo nelle prime battute del match, costretta a muovere il punteggio quasi soltanto dalla lunetta. Mani fredde sotto canestro un po’ per tutti, padroni di casa compresi che, una volta arrivati, non senza fatica, a 8 punti, cedono il  passo al parziale ospite di 0-8. Aradori cambia marcia, segna e fa segnare: 8-14 dopo i primi 6’30”. Numero 4 biancoblu escluso, la gara fatica a decollare. Possesso dopo possesso, Cividale accorcia ma dall’arco dei tre punti vengono gettate al vento diverse occasioni fino al centro di Battistini che vale il pareggio e rovescia l’inerzia del primo quarto. Pepper la legittima mettendo a referto il sorpasso che chiude i primi 10′ sul 18-17.

Barbante sfrutta il mismatch con Rota per effettuare il controsorpasso momentaneo non appena comincia il secondo periodo. Momentaneo appunto: prima Chiera poi Miani accelerano fino a scavare un solco di 7 punti tra le due squadre. Servono nuovamente i centimetri di Barbante per non far scappare una UEB entrata in pieno ritmo: 28-25 al 15°. Il lungo biancoblu continua ad essere il più cercato dai compagni raggiungendo la doppia cifra e confermandosi il pericolo offensivo numero uno per gli uomini di Pillastrini, bravi a mantenere una certa continuità offensiva senza consentire alla Fortitudo di mettere la testa avanti. Partita che rimane equilibrata e che negli ultimi secondi del primo tempo scatena lo spettacolo da tre:  Pepper e Rota da un lato, Thornton dall’altro. 40-34 a metà gara.

Il ritorno sul parquet non è immediato. Passa quasi un minuto e mezzo prima che Miani inauguri la ripresa ed appena più di due per vedere la schiacciata di Pepper che vale il +10 Cividale, prima doppia cifra di distacco nella gara (44-34). La Fortitudo si rivede solo dopo 3’30”: Davis chiude il parziale e Barbante torna in campo. Momento di sfida nella sfida tra lo stesso Davis e Pepper fino a che non tornano in panchina entrambi. Se la Gesteco riesce a conservare un margine rassicurante, Thornton lo mette alla prova. Il problema è che lo fa solo lui mentre dall’altro lato del campo tutti fanno la propria parte e il punteggio restituisce loro ragione, largamente ragione: 64-48 a 10′ dal termine.

Palazzetto in visibilio dopo il buzzerbeater di Rota che chiude il terzo quarto e permette ai padroni di casa di abbassare il ritmo di gioco. Situazione che non può sostenere la Fortitudo. Lo sa ed infatti, guidata da Thornton, trova gli spazi giusti per accorciare a -9 (64-55) a 8’30” dalla fine della partita. Si alza l’attenzione difensiva dei biancoblu così come l’attacco sull’asse americana, finalmente, Thornton-Davis. Mentre rosicchia qualche punto, la tripla di capitan Chiera da’ nuovo respiro a Cividale, in apnea da troppi possessi. La spinta realizzativa degli uomini di Dalmonte si affievolisce e poi rinvigorisce, allontanando il canestro del punto esclamativo avversario: 72-68 a 1’20” dalla sirena finale. Tripla di Italiano che rende caldissimo l’ultimo minuto, anzi gli ultimi secondi. Il timeout per organizzare i 13” finali sul 74-71 non è sfruttato a dovere dallo stesso che da tira troppo lontano senza gestire il cronometro e chiude, di fatto, ogni possibilità di vittoria corsara. Cividale completa dalla lunetta il 76-71 e si conferma compagine imbattuta tra le mura amiche. 

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