Basket
Contenders Mondiali – Speciale Italbasket
Ormai mancano meno di due settimane alla data di inizio dei Mondiali (FIBA World Cup) e le aspettative sul torneo in programma in Giappone, Filippine ed Indonesia continuano inevitabilmente a salire da parte di tutti gli appassionati. L’evento sportivo internazionale più ambito, secondo forse soltanto alle Olimpiadi, vedrà diverse squadre in Pole nella griglia di partenza: Canada, Stati Uniti, Francia e Spagna sono sicuramente tra le favorite a salire sul podio, come analizzato nei precedenti episodi. Attenzione però alle incognite e alle potenziali sorprese: su tutte, la Serbia, che anche se priva di Nikola Jokic presenta diversi giocatori di talento, o anche la Slovenia di Luka Doncic, che ha dimostrato nelle amichevoli giocate nell’ultimo periodo uno splendido stato di forma e grande determinazione. E poi c’è ItalBasket. La squadra di Gianmarco Pozzecco non possiede, almeno sulla carta, lo stesso bagaglio tecnico di altre formazioni più attrezzate. Specialmente allo scorso Europeo però gli Azzurri hanno dimostrato di avere alchimia ed essere un gruppo coeso, pronto a sacrificare energie per provare a lottare fino al termine dei quaranta minuti. E se necessario, anche oltre. Ottenere una medaglia deve essere un sogno, ma non un’utopia. Dove possono arrivare gli Azzurri?
Il canto del cigno
Per definizione, “il canto del cigno” rappresenta un’espressione volta ad indicare l’ultimo evento prima della conclusione di una carriera, in questo caso professionale e sportiva, degna di nota e che sta ormai volgendo al termine. Il soggetto è intuibile: Luigi Datome ha dichiarato di volersi ritirare al termine di questa competizione. Indiscutibilmente uno dei migliori giocatori di sempre per il nostro basket, l’ala piccola è stato capace di approdare in NBA e poi alla corte del Fenerbahce per vincere l’Eurolega da protagonista. E ancora, in ultimo, di guidare l’Olimpia Milano alla vittoria dello Scudetto contro la Virtus Segafredo, ottenendo anche il premio di MVP delle Finali. Il Capitano Azzurro, che ormai milita in Nazionale dal lontano 2007, dirà presto addio al parquet e meriterebbe dunque una medaglia per concludere nel modo più altisonante possibile la sua leggendaria carriera. E quale miglior riconoscimento se non un podio Mondiale?
Tra pronostici e aspettative
Difficile definire obiettivamente dove possono arrivare gli Azzurri. Vera e propria incognita del torneo, la squadra di Pozzecco può potenzialmente fallire su tutti i fronti già a partire dalle prime partite del girone così come rivelarsi una mina vagante della competizione. Questo perché diversi giocatori del potenziale quintetto iniziale hanno dimostrato in passato di cambiare volto in Nazionale rispetto alle prestazioni con il proprio Club, dimostrando da un lato di dare il massimo per la maglia, ma dall’altro di soffrirne la pressione psicologica. Per evitare di crearsi aspettative eccessive o, al contrario, di autosabotarsi, sarà pertanto necessario pensare partita dopo partita, cercando di studiare ogni singolo scontro nel dettaglio. Il primo passo da fare sarà quello di provare a superare il girone al primo posto: Italbasket è stata inserita nel Gruppo A, assieme a Repubblica Dominicana, Filippine e Angola, formazioni all’apparenza facilmente superabili ma che nascondono in realtà numerose insidie. Non saranno sicuramente passeggiate di salute: le Filippine giocheranno in casa e inoltre avranno in rosa Kai Sotto, Centro di 221 centimetri dalle immense potenzialità tecniche, molto difficile da contrastare sotto le plance da parte di Italbasket, attualmente priva di un Cinque di peso. Sarebbe un errore anche sottovalutare la Repubblica Dominicana, che ha convocato Karl Anthony Towns (Stella dei Minnesota Timberwolves in NBA) e che potrebbe rivelarsi estremamente pericolosa dall’arco e in fase di difesa sul perimetro.
Il roster
A guidare il gruppo ci sarà ancora Gianmarco Pozzecco. Per quanto riguarda il campo invece, in attesa di scoprire gli ultimi 2 tagli al Roster, questa è la lista dei 14 preconvocati. Per quanto riguarda i Playmaker, il titolare sarà molto probabilmente Marco Spissu. Saranno pronti a subentrare il Virtussino Alessandro Pajola e Matteo Spagnolo, il quale occupa lo slot che fu di Niccolò Mannion (in questa occasione assente per scelta condivisa) allo scorso Europeo. Nel ruolo di ali poi giocheranno Nicolò Melli, Simone Fontecchio, Giampaolo Ricci, il Capitano Luigi Datome ed il neo Virtussino Achille Polonara. Il pacchetto Guardie sarà composto poi da Gabriele Procida, Tomas Woldetensae e Stefano Tonut, mentre come Centri Pozzecco porterà Mouhamet Diouf e Luca Severini. Il ballottaggio nei prossimi giorni sarà quasi sicuramente tra Caruso/Diouf e Woldetensae/Severini, i quali si giocheranno la convocazione nelle prossime uscite amichevoli.
Punti di forza
A sovrastare l’elenco di pregi emerge Gianmarco Pozzecco, su cui è necessaria una postilla. Poz è croce e delizia, può essere risorsa o rischio. Particolarmente eccentrico ed estroverso, (non è una novità) sia da giocatore che da allenatore, il Coach nativo di Gorizia è a tutti gli effetti un’arma a doppio taglio. Da un lato è innegabile che abbia qualità di trascinatore e leader in grado di creare coesione e di alimentare la passione per il gioco dei suoi giocatori. Specialmente se sottovalutate, le sue squadre hanno sempre dato il meglio senza il peso delle aspettative sulle spalle (lo dimostrano i trofei vinti con la Dinamo Sassari nella stagione 2018/2019). Dall’altro però nei momenti Clutch della gara si presenta nervoso, al punto da farsi espellere e mettere così in difficoltà i suoi giocatori. La sua personalità avrà un ruolo importante anche in questi Mondiali. Impossibile poi non citare le incredibili abilità difensive di Nicolò Melli, in grado di guidare un intero reparto da solo in più occasioni grazie ad un QI Cestistico con pochi rivali. ItalBasket dovrà quindi incentrare le sue azioni soprattutto su un pressing stretto sul perimetro, cercando di approfittare delle difficoltà al tiro (contestato) degli avversari per portarsi rapidamente dall’altro lato del campo con le folate in contropiede e le triple in Step Back del gruppo Spissu-Fontecchio-Polonara. Altro punto di forza saranno poi i giovanissimi alla prima esperienza nella competizione, che vorranno mettersi in mostra per guadagnarsi le luci dei palcoscenici internazionali più importanti.
Debolezze
I limiti tecnici e fisici sono piuttosto evidenti. Soprattutto in fase offensiva e di Rim Protection. Con una buona difesa e attaccando il più rapidamente possibile Italbasket dovrà ancora una volta costruirsi le sue fortune, ma potrebbe non bastare. L’assenza di un Centro di peso in grado di sovrastare gli avversari in termini di fisicità è da ormai diversi anni un problema piuttosto evidente, che in questo torneo rischia di divenire fatale. Così come il rischio di sottovalutare gli avversari, specialmente nel girone: errore da non commettere.
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