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Virtus troppo brutta, in semifinale va Milano con il risultato di 77-91

La cronaca del quarto di finale di Coppa Italia tra Virtus Bologna e Olimpia Milano

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Pajola Virtus Milano
Alessandro Pajola (©Virtus Pallacanestro)

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – EA7 OLIMPIA MILANO 77-91 (18-20, 15-27; 20-24, 17-13)

  • Virtus Bologna: Cordinier 7, Holiday 1, Belinelli 10, Pajola 5, Visconti, Shengelia 14, Hackett 7, Grazulis, Polonara 7, Diouf 20, Akele, Tucker 6. All: Ivanovic
  • Olimpia Milano : Dimitrijevic 14, Mannion 4, Tonut 3, Bolmaro 10, Leday 16, Ricci 9, Flaccadori 6, Diop, Caruso, Shields 19, Mirotic 8, Gillespie 2. All: Messina

Le statistiche complete 

Un primo tempo disastroso per la Virtus Segafredo Bologna che approccia senza grande intensità ma riesce a tenere i ritmi fisici della gara. Poi si accende Milano dall’arco dei tre punti e le V Nere non riescono a controllare il talento dai 6,75 dei meneghini che allungano in un secondo quarto dominato per 15-27, costruendo un ampio vantaggio intento ad indirizzare la gara fin dai primi 20′ di gioco. Nel terzo quarto non cambia la storia del match, mancano energia ed atteggiamento per i bianconeri che si trovano puntualmente a subire l’inerzia meneghina su entrambi i lati del campo. Gli ultimi dieci di gara non regalano emozione alcuna, l’Olimpia controlla, la Virtus non reagisce ed esce di scena per il secondo anno di fila ai quarti di finale della Coppa Italia.

La cronaca

  • Virtus: Pajola, Cordinier, Holiday, Shengelia, Diouf
  • Olimpia: Mannion, Bolmaro, Shields, Leday, Gillespie

Partenza a ritmi non elevati per entrambe le squadre che impongono però un alto livello fisico su entrambe le metà campo. La Virtus trova nelle penetrazioni di Cordinier il proprio terminale offensivo, Milano d’altro canto vanto uno Shields ispirato dai 6,75. E’ proprio l’Olimpia a tentare la prima fuga, ricucita dalle V Nere grazie a Belinelli e i liberi conquistati da Polonara. Sul finale di quarto Bolmaro firma il 18-20 in favore dei suoi.

L’Olimpia continua a martellare dall’arco dove Dimitrijevic trova il canestro con continuità, a firmare il massimo vantaggio meneghino è però Flaccadori che sempre dai 6,75 firma il +7. Sbaglia tanto la squadra di Ivanovic che consente ai biancorossi di correre in transizione e trovare il primo vantaggio in doppia cifra. Non trova il modo di reagire la squadra di Ivanovic che annega sotto la fisicità meneghina e le percentuali dall’arco che portano fino al -14, timeout Ivanovic. Non attacca la spina la Virtus che continua a subire senza trovare fluidità in attacco, sul finale Tucker sigla sulla sirena il canestro del 33-47 per chiudere un primo tempo disastroso.

Cordinier Virtus Milano

Isaia Cordinier (©Virtus Pallacanestro)

Secondo Tempo

Rientra con un parziale di 5-0 la Virtus che prova a rimettersi in carreggiata dai primi minuti di un secondo tempo che parte indubbiamente in salita. Shengelia e compagni rientrano sotto la doppia cifra di svantaggio, ma è solo il georgiano a reggere il duello con i meneghini che con la doppia tripla di Leday volano nuovamente sul +16. Continua a sprofondare la V Nera che tocca anche il -19 sui tre liberi realizzati da Mirotic, Tucker risponde dai 6,75 provando a dare un minimo di energia al match. La ciliegina sulla torta milanese arriva sulla sirena del terzo quarto quando Dimitrijevic realizza un canestro molto difficile regalando il 53-71 ai suoi.

Una gara che prosegue sotto il controllo saldo dei ragazzi di Messina, Ivanovic ci prova con il quintetto Pajola, Belinelli, Tucker Akele e Diouf che a livello energetico provano in tutti i modi a trovare soluzioni diverse. In un clima freddo e poco entusiasmante il quarto quarto sfugge via senza grosse emozioni, non arriva la reazione bianconera complice anche la precisione e il cinismo dell’Olimpia che conquista la semifinale con il risultato finale di 77-91.

 

 

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