Basket
Cupido e Russo da capogiro, Bologna affonda a Palermo: Andros batte Progresso 81-60
ANDROS BASKET PALERMO-BASKET PROGRESSO MATTEIPLAST 81-60 (21-13; 38-25; 58-41)
Andros Basket Palermo: Manzotti 2, Russo 18, Gioè ne, Novati 1, Verona C. 15, Cupido 21, Cutrupi, Miccio 10, Verona M. 8, Casiglia ne, Vandenberg 6, Calio’ ne. All. Santino Coppa.
Basket Progresso Matteiplast: D’Alie 15, Cordisco, Tassinari 11, Dall’Aglio, Storer 3, Tava 18, Meroni, Grandini ne, Nannucci 7, Rosier 6. All. Giancarlo Giroldi.
Arbitri: Nicola Tammaro, Simona Belprato.
Tiri liberi: PA 17/28 (60%); BO 14/21 (66%)
Rimbalzi: PA 50; BO 25.
Falli: PA 26; BO 23.
Tiri da 2: PA 23/42 (54%); BO 11/37 (29%).
Tiri da 3: PA 6/14 (42%); BO 8/19 (42%).
QUINTETTI INIZIALI
Andros Basket Palermo: Cupido, Russo, Verona, Miccio, Vandenberg.
Basket Progresso Matteiplast: D’Alie, Nannucci, Tassinari, Tava, Meroni.
Due partite che valgono una stagione, per una finale da vivere in ottanta minuti: l’Andros Palermo ospita la Progresso Bologna, per il primo dei due appuntamenti che decideranno la prima promossa nell’Olimpo del basket rosa.
Prime battute del match che vedono i due schieramenti rispondersi colpo su colpo, andando a segno con D’Alie, Miccio, Verona e Tava. Strappa Palermo, che mette a segno un parziale di 8-0 grazie a sei punti di Cupido, costringendo Giroldi a chiamare minuto. Fatica a trovare varchi in avanti Bologna contro l’arcigna difesa palermitana, riuscendo ad andare a referto solo dalla lunga distanza con Nannucci e D’Alie. Salgono in cattedra le sorelle Costanza e Marta Verona, insaccando sette punti nel finale di quarto, cui replica solo Tassinari dalla media, chiudendo il sipario sui primi 10’ con il punteggio di 21-13.
Piedi nuovamente sul parquet e nuovamente a segno la numero 7 ospite con una tripla, che accorcia le distanze sulle cinque lunghezze di distacco. Stacca la spina Bologna: Verona, Cupido e Miccio combinano per incidere un parziale di 9-2, rendendo inevitabile il timeout della panchina bolognese. Banchetta sotto le plance la formazione siciliana, facendo incetta di rimbalzi e di extra possessi, per segnare sulle seconde palle o trovando soluzioni differenti con scarichi per le tiratrici dalla lunga o media distanza. Evidenti le difficoltà in avanti della Progresso, che fatica a ritagliarsi spazi e ad andare a referto, trovandosi anzitempo martoriata dai falli e in bonus. Russo attacca il ferro senza paura, guadagnandosi due viaggi in lunetta che valgono tre punti; Tava, Tassinari e D’Alie scardinano le resistenze casalinghe, mettendo insieme sei mattoncini per sigillare il punteggio all’intervallo sul 38-25.
Scivola via dalla gara la Progresso, incapace d’interpretare in maniera adeguata i giochi dell’Andros, ritrovandosi vittima di un rebus apparentemente senza soluzione. La formazione di Coppa sigla sei punti all’esordio nel terzo periodo, trovando la via del canestro a singhiozzo, riuscendo però a gettare Bologna in fondo a un baratro di venti punti con la tripla di Miccio. Accenno di reazione delle felsinee con Tava, che preme sull’acceleratore nel finale di quarto mandando a segno nove punti, con il cronometro allo scadere Cupido scarica una preghiera in cielo che si insacca sulla sirena, chiudendo al quarto giro di boa sul punteggio di 58-41.
Non cambia lo spartito nel finale: Palermo si impone nel gioco interno, trovando in Russo una letale finalizzatrice, autrice di dieci punti dopo cinque giri di lancette. Ipossia realizzativa di Bologna, incapace di trovare con continuità la via del canestro, con i soli centri di Rosier, D’Alie e Nannucci a muovere il punteggio sul tabellone luminoso. Tassinari e Tava provano ad accendere la scintilla, ma Cupido, Novati e Costanza Verona sbattono la porta in faccia alle felsinee, mandando i titoli di coda sulla finale d’andata: Palermo batte Bologna 81-60.
Sconfitta pesante per la Progresso, lontana anni luce dalla prestazione superba messa in atto contro Campobasso. Si complicano così i piani della formazione felsinea, dovutasi arrendere ad una prova incredibile di Cupido e Russo, autrici rispettivamente di ventuno e diciotto punti, con giocate offensive e difensive fondamentali per ottenere un risultato importante e porre una seria ipoteca sull’eventuale promozione in A1.
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