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Dal mercato alla prossima stagione: Boniciolli fa il punto della situazione – 14 lug

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Matteo Boniciolli fa il punto della situazione, dal mercato agli obiettivi per la prossima stagione. “La società ha allestito una squadra competitiva, completando il primo ciclo di lavoro. Una fase in cui abbiamo centrato alcuni obiettivi, tra i quali vincere la Dnb e poi fare un campionato importante in A2. Farlo con i giocatori che ci avevano guidato alla promozione, per capire chi fosse funzionale al progetto tecnico anche l’anno successivo. Adesso si tratta di completare questa prima fase, integrando giocatori che possono essere inseriti nel nostro programma tecnico”. Esordisce così il coach biancoblu in conferenza stampa, per poi fare il bilancio, trattativa per trattativa.

FLOWERS – “Mi auguravo di avere una squadra un po’ meno rinnovata rispetto alla scorsa stagione” dice Boniciolli. “A Flowers avevamo proposto un contratto per questa stagione tre ore dopo il suo infortunio. La situazione era piaciuta al suo agente italiano che mi aveva anche detto che non è da tutti proporre il rinnovo ad un giocatore che si è appena rotto il tendine d’Achille. Purtroppo la miopia tipicamente americana dell’agente di Jonte Flowers, rispetto all’offerta che gli avevamo fatto, ha reso impossibile la sua riconferma. Ci eravamo impegnati anche ad ospitarlo a Bologna e ad occuparci della sua riabilitazione in sinergia con l’Isokinetic. Il suo agente americano aveva fatto delle controproposte assurde che prevedevano l’erogazione dello stipendio durante i mesi estivi, mentre il giocatore faceva riabilitazione. E, a quel punto, è stato chiaro che non ci saremmo messi a trattare. Ed è per questo che è arrivato Roberts, un giocatore che ha disputato un campionato importante a Siena. Credo che, per caratteristiche tecniche ed atletiche, possa integrarsi benissimo in questa squadra”.

DANIEL E IL REPARTO LUNGHI – “Per quanto riguarda Daniel devo dirvi che è stata la partenza più dolorosa. Abbiamo lavorato in sintonia con lui per tutta la stagione. Era perfetto in coppia con Amoroso, perché avremmo avuto una coppia di lunghi, in cui uno apre il campo e l’altro domina l’area. Nel momento in cui Valerio non ha accettato la nostra proposta di rinnovo, il massimo che potevamo offrirgli, si sono aperti nuovi scenari. Abbiamo contattato Mancinelli e li andavano fatte altre considerazioni. Lui è un giocatore formidabile e mi auguro di poterlo riportare nella posizione originaria di ala piccola. Quando gioca da 4 è devastante vicino a canestro, nel senso che il suo post basso tutt’ora crea difficoltà alle difese. C’era l’esigenza di avere un compagno di reparto compatibile con lui. Daniel non ha perimetralità, era in procinto di arrivarci. Gran parte delle squadre che vogliono essere ambiziose stanno costruendo coppie di lunghi da Eurolega, in termini di statura e fisicità. Imola e Mantova, ad esempio, a Maggioli e Candussi hanno affiancato Borra e Bryan, tutti oltre i 210 cm. Noi avendo solo Gandini oltre i 2 metri, abbiamo pensato un giocatore che avesse una doppia dimensione. Non è ancora chiuso il discorso ripescaggio. Per questo cercavamo un giocatore da poter utilizzare da 4, con Mancinelli da 3 nell’eventualità della A1, e da 4/5 accanto a Stefano in A2. Mi sono arrivate informazioni su Justin Knox che ha queste caratteristiche. In Summer League ha giocato da 4, in Europa e Asia si è adattato da 5, migliorando anche in post basso. Cercava un’occasione per mettersi in luce in un campionato importante, mentre noi cercavamo un giocatore dalle sue caratteristiche. La sua duttilità tecnica, la maturità personale e la sua adattabilità sia come 5 in A2 che 4 in A1, mi hanno indotto a fare la rinuncia più dolorosa, quella a Daniel. Per quanto riguarda Gandini, è uno dei giocatori più sottovalutati dell’intero panorama cestistico italiano. A Trieste mi ricordo di gare in cui chiudeva con 22 punti e 18 rimbalzi in 28′ di impiego. È adatto alla nostra pallacanestro, al nostro pubblico e allo spirito che deve avere questa squadra. Vi faccio un esempio, la stoppata ad Italiano nella gara contro Mantova. In quell’azione c’è molto delle sue qualità. È un giocatore che fa il lavoro sporco. Ho avuto la fortuna di allenare Davide Cantarello, uno dei lunghi più intelligenti e sottovalutati della pallacanestro italiana dello scorso decennio. Gandini mi ricorda molto lui, per il suo ragionare in termini di squadra piuttosto che a livello individuale. Ci darà un upgrade importantissimo in termini di efficienza”.

PLAYMAKER: RUZZIER E CANDI – “L’idea è quella di avere dieci titolari veri, due per ogni posizione. In quest’ottica si inserisce l’arrivo di Ruzzier. È un play puro che pensa a costruire per la squadra. Ha programmato la sua crescita con intelligenza ed è stato anche protagonista di una promozione e di una salvezza con una gara da 25 punti, 19 nell’ultimo quarto. Abbiamo bisogno di alzare la qualità del playmaking e in più l’arrivo di questi giocatori sarà un ulteriore aiuto alla crescita di chi c’è già. Se ragioniamo in questi termini è un grande aiuto per Candi. Gli facciamo vivere, in una squadra costruita per vincere, le stesse esperienze che si ritroverà ad affrontare in Nazionale. Gli costruiamo le condizioni ideali per il definitivo salto di qualità. Confermo la volontà della società di voler lavorare su di lui”.

SQUADRA – “Abbiamo tre play dalle caratteristiche diverse, ma di alto livello. Tre esterni che possono giocare da 2 e da 3 in A2 (Roberts e Raucci), con Montano che può farlo da guardia. Mancinelli e Italiano da 3 o 4. Poi, due giocatori molto duttili come Gandini e Knox, utilizzabili sia da 4 che da 5. I giocatori di quest’anno sono chiamati alla difficile impresa di dover pareggiare e superare l’etica lavorativa della squadra dello scorso anno. Nell’annata precedente eravamo i neopromossi con un nome pesante, adesso siamo i finalisti che puntano alla vittoria. Non cambio l’organizzazione del lavoro. Alzando la qualità tecnica individuale possiamo immaginare che quei lunghi periodi di astinenza e sterilità in fase offensiva, possano essere risolti. Ho visto Italiano, Raucci e Montano migliorati negli allenamenti. La squadra avrà una qualità complessiva superiore e questo potrà consentirle di lottare per una posizione migliore. Dobbiamo essere pronti a giugno e non c’è altro modo che quello di mettere benzina nel serbatoio e farlo già da ora. Sarebbe sciocco puntare ad ottenere facili consensi all’inizio. È importante arrivare pronti quando conta”.

CARRARETTO – “Sarebbe la ciligiena sulla torta, in termini cestistici oltre che di esempio ed etica lavorativa. C’è un problema, però, ed è di natura economica. Tra le sue legittime richieste economiche, il costo del parametro e quello della multa che dovremmo pagare, avendo un Under in meno, il costo dell’operazione in questo momento non è sostenibile. La sua posizione non è chiusa. Non è una mancanza di rispetto, ma semplicemente un discorso di natura economica. Se trovassimo un supporto esterno che ci consentisse di tesserarlo, saremmo felicissimi di averlo”.

SETTORE GIOVANILE – “Noi abbiamo fatto una scelta precisa: su una base di giocatori bolognesi, in ogni annata vorremmo inserire uno o due giocatori da considerare dei prospetti. Molti di questi saranno coinvolti nel discorso prima squadra. Vi faccio il nome di uno che non dovrei farvi, perché non è un’aquila, ma ha la struttura tecnica per diventare un giocatore importante. È Matteo Zanetti del 2001. Si allenerà con noi, perché mi sembra giusto che giocatori di prospettiva possano giocarsi la loro chance. Qui non si guarda la carta d’identità per mettere in campo i giocatori. Se c’è un giocatore scarso di 20 e uno forte di 15, gioca quest’ultimo”.

IL RUOLO DI CAMPOGRANDE – “Nella mia carriera, a partire dal settore giovanile della Stefanel, di giocatorei che combinassero talento, corpo e nervi come lui, ne ho visti pochissimi. Nessuno di voi ha visto Luca della prime settimane, in lacrime chiedere ripetizioni private a Comuzzo in albergo, sulle regole che stavamo impostando. Da lì a fare 16 punti in gara 2, è il più clamoroso salto di qualità che ho vissuto in una stagione sportiva, da quando alleno. Faccio un altro esempio, è stato tagliato da Sacripanti nell’Under 20. Gli ho mandato un messaggio, lui mi ha richiamato e mi ha detto che deve allenarsi. Non sono caratteristiche comuni. Ha una mano straordinaria, con una tecnica che può ancora migliorare. Non ha mai perso un pallone stupido quando è stato chiamato in causa. Allora voglio dirvi che all’interno del percorso di crescita, quest’anno “rischia” di essere titolare. Avrà anche minuti anche da ala piccola, ma l’obiettivo finale è quello di dover essere pronto a sostituire Candi, nel momento in cui quest’ultimo andrà via”.

RIPESCAGGIO – “Non voglio occuparmene perché non è il mio compito. Volevo dire solo questo, oltre le mie opinioni personali e oltre al fatto che sia palese che si sta parlando solo di soldi e di interessi economici. Tutte le sedici squadre hanno consegnato un documento firmato, in cui si impegnavano a partecipare solo a manifestazioni Fiba. Poi, il giorno dopo alcune squadre erano presenti al sorteggio di una Coppa organizzata da un altro ente. Questa è stata una cosa molto sorprendente, come lo è stata anche il fatto che chi aveva minacciato punizioni si sia girato dall’altra parte. Se Virtus e Fortitudo dovessero partecipare alla A1, non mi sentirei di aver rubato nulla. Con la presenza delle due bolognesi ne trarrebbe vantaggio tutto il movimento cestistico. Noi, intanto, continuiamo a prepararci per vincere sul campo”.

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