Basket
Dalmonte: “Importante capire il significato del derby”
Due prestazioni opache contro Treviso e Brindisi, poi la vittoria con Reggio Emilia aiutata anche dalla fortuna del canestro cancellato agli ospiti nel finale. La Fortitudo che si presenta al derby numero 110 di Basket City, in programma domani alle 20.45 alla Fiera, casa Virtus, non ci arriva con un gran curriculum. Ma Dalmonte in conferenza stampa, traccia molto chiaramente le linee guida:
“L’obiettivo che mi sono posto in queste ultime ore è di cercare, in tutti i modi, di far capire cosa significhi derby per il nostro popolo. E, di conseguenza, cosa significhi giocare con la maglia della Fortitudo. Devo far comprendere che c’è un aspetto tecnico e tattico, ma anche soprattutto emotivo, che deve essere dimostrato senza le parole di rito, quelle che magari ripetiamo a memoria, ma che deve essere davvero sentito dentro al campo. Per ogni azione, per ogni scivolamento, per ogni secondo che sarà dentro la partita”.
Non solo animo, ma anche campo: “Poi c’è l’aspetto tecnico-tattico: dico già che avremo Saunders fuori e Withers in dubbio fino all’ultimo momento per vedere quali saranno le sue condizioni. Quindi ci saranno situazioni anomale, noi dovremo essere capaci di leggere sia i nostri quintetti che quelli degli avversari per cercare di tirare fuori vantaggi e capire le giuste strategie difensive. Allo stesso tempo, questo non ci deve condizionare nell’approccio: chi lotta può anche perdere, ma chi non lotta ha già perso. Conosciamo e rispettiamo la forza dell’avversario, e in questo dovremo ricercare le modalità e le chiavi giuste per interpretare la partita”
Dalmonte sa cosa significa derby. Nei gloriosi Novanta è stato vice coach nello staff del club, e ricorda bene cosa vuol dire Virtus-Fortitudo: “Fa parte di una pagina di straordinari ricordi, non ho il tempo necessario per guardarmi indietro e spendere energie. Ho ricordato alla squadra che ogni derby rimarrà nella storia, in ognuno ricordiamo azioni, falli, episodi che entrano nella memoria storica. E noi dovremo essere pronti a scrivere un’altra pagina del derby. Dobbiamo prima di tutto, ripeto, dare il massimo, andare verso la partita. In queste occasioni non si deve contare il tempo, non ci si deve far condizionare a nulla ma cercare di stare nelle modalità che vogliamo noi”.
Sulla vicenda Aradori: “Quello che succede fuori dal campo deve rimanere fuori dal campo. E non ho l’abitudine di giudicare quello che capita. Noi abbiamo trascorso la settimana senza due giocatori, quindi con un doveroso sforzo nel fare le cose. Non ci sarà spazio per alibi o scusanti, ma è stata una settimana anomala, con l’aiuto di ragazzi del 2002-3 e di Gennaro Sorrentino per arrivare ad allenarci in 10. Ma domani si gioca, e tutto il resto deve essere archiviato”. La Fortitudo sarà ancora senza Saunders e probabilmente senza Withers per il quale si deciderà all’ultimo. Mancinelli invece, sarà nei 12: “Ha fatto per forza di cose lavoro differenziato e con poca palla. Le aspettative sul suo utilizzo devono essere a zero, la pianificazione per il suo rientro avrà altri tempi. E’ anche vero che mai dire mai, considerando che solo gli stolti hanno certezze. Io non ho il desiderio di mandare allo sbaraglio Mancinelli su una partita che andremo tutta a verificare”
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