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Dell’Aquila e il Leone S2 #15 – “Fire and Desire”

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Uno slogan che a Bologna si associa facilmente ai colori rossoblu, a maggior ragione nel giorno in cui ricomincia la Serie A. Chi infatti non ricorda il claim “Fire and Desire” usato dal BFC per lanciare la campagna abbonamenti  per la stagione 2018/19? Nessuno, rimane indelebile sotto le Due Torri. 

Allora, cosa c’entra la Fortitudo? Ascoltando le parole di Dalmonte nelle conferenze stampa pre-partita, non manca mai di evidenziare il desiderio che deve animare lo sforzo della squadra, lo scendere sul parquet senza dimenticare in panchina o nello spogliatoio, sempre parlando per metafora, quel fuoco di vittoria pulsante, interno ed esterno. 

Un atteggiamento che deve crescere soprattutto quando le difficoltà tecniche aumentano. La prima uscita del 2023 è uno di quei “quando”. Nonostante i giorni di recupero, la situazione ai box Effe non pare essere migliorata nell’ultima settimana, anzi probabilmente è peggiorata. La preoccupazione dell’allenatore espressa alla vigilia della sfida contro Cento, si fa ancora più presente oggi, quando il ritorno in campo contro Nardò, in terra pugliese, comincia con auspici ancora peggiori. Forfait certo di Aradori, recupero in extremis di Fantinelli e Italiano. Senza lo scheletro azzurro al 100%, i biancoblu si trovano con un handicap notevole e difficilmente superabile considerando il roster a disposizione. Anche perché nel girone d’andata è emerso come l’ossatura italiana della Fortitudo sia imprescindibile, decisamente più indispensabile di quella americana, al momento più “sacrificabile” (anche se in questo momento chiunque sia a disposizione è prezioso).

Se il ritmo di allenamento era saltato una decina di giorni fa, oggi è stato ripreso? A giudicare dall’infermeria ancora non del tutto svuotata verrebbe da rispondere solo con una sillaba: “no”. Ieri Dalmonte ha parlato di situazione in miglioramento ma specificando sia contingente alle ultime ore. Quindi, sostanzialmente, dipinge una criticità solo lievemente attenuata nelle ultime ore ma non meno emergenziale di quella alla vigilia della sfida contro Cento. 

Diciamo che le incognite che normalmente si nasconderebbero dietro una partita del genere raddoppiano. La formazione avversaria, infatti, viene da un ottimo momento di forma, forte di sei successi nelle ultime sette gare e forte del campo casalingo, nota ostilità della Fortitudo. Se la gara d’andata fu condizionata ed indirizzata anche dall’atmosfera del Paladozza, orecchie ancora più tese in vista di domani. 

E’ a questo punto che torna prepotentemente il “Fire and Desire” in salsa biancoblu, traducibile in “dove non arriva la tecnica (intesa come componente intrinseca di un roster) arriva il desiderio. Il desiderio di non lasciare nulla di intentato, di provarci con grinta, con mentalità vincente e con il “fuoco” dentro anche se le condizioni ambientali non consentono voli pindarici. E invece il volo pindarico può arrivare proprio oggi rilanciando una classifica mossasi troppo poco nelle ultime settimane. 

Il ribaltone non c’è ancora stato quest’anno a favore della Effe, quella rapina a più riprese invocata dall’allenatore si è concretizzata solo una volta ormai mesi fa e quasi dimenticata tra i passi falsi. Oggi le condizioni sono avverse sulla carta sotto quasi ogni aspetto; ben inteso, quindi, che è tostissima, per chi ama il giocare sotto pressione è il banco di prova ideale per esprimere e concretizzare questo desiderio.

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