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Dell’Aquila e il Leone S2 #17 – Indietro tutta

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Come non detto. Tutte le parole spese a favore dei biancoblu dopo le ultime prestazioni, dall’atteggiamento mentale alla difesa, dalla fluidità di gioco alla presenza costante sul parquet si sciolgono completamente davanti alla prova di Chiusi. Non di Chiusi intesa come performance avversaria, quasi incredula nello sfruttare le incredibili opportunità concesse, ma, chiaramente, come trasferta della Fortitudo.

Si guardino le statistiche complessive e poi si guardino le statistiche individuali (tra rientri e mancate conferme), il procedimento è valido anche se eseguito al contrario, per capire cosa non ha funzionato domenica: praticamente tutto, tolto forse il primo quarto, quando la Effe, qui si sulla scia delle settimane precedenti, non manca di un approccio proattivo e battagliero. Poi il crollo, il più verticale simboleggiato anche dai parziali casalinghi da brividi per i biancoblu; 36-8 tra secondo e terzo quarto non necessità di ulteriori spiegazioni. Vero, il singolo gap è già sufficientemente esplicativo ma il blackout biancoblu di metà gara non è nuovo in stagione. 

Chi infatti ha seguito con costanza le partite dei biancoblu, in particolar modo le prime della regular season, ricorderà un andamento di gara simile, con alterne fortune, a quello visto sul campo di San Giobbe. Un andamento gaussiano al contrario, potrebbe dire chi mastica la statistica, a campana rovesciata, semplificando i termini. Semplificando ancora di più: avvio buono, lento ma sempre più ripido calo e risalita finale, a volte ancora in tempo, a volte troppo tardiva. 

Guardarsi indietro non è quasi mai una buona idea, preferendo proiettarsi in avanti al più immediato futuro. Altra verità alla quale va aggiunto un altro “però”: imparare dai propri errori serve e se l’antico detto “sbagliando s’impara” è ancora valido, allora una retrospettiva potrebbe giovare ai biancoblu, a maggior ragione se gli errori sono reiterati. Sembravano lasciati alle spalle prima, poi la prova incriminata, si parla sempre di Chiusi, riaccende i fantasmi del recente passato.

Le motivazioni date da Dalmonte a fine partita non contemplano cali mentali anche se, a dirla tutta, le imprecisioni in attacco, così come il cedere al nervosismo, sono indizi che suggeriscono, non solo ma anche, proprio quella presenza in campo latitante non solo sotto l’aspetto fisico. Il “processo” lo chiude il presidente Di Pisa, a margine della presentazione del nuovo main sponsor Flats Service (già platinum da settembre), con un secco: “siamo stati ingiudicabili, una prestazione non da Fortitudo”. 

Volontà di mettere un punto al passato, ok. Sull’avvenire, invece? La domanda verte, senza giri di parole, sul mercato. Risposta, al contrario, che giri di parole li comprende e quel “vedremo quel che potrà succedere” si riferisce sia ad operazioni in entrata che in uscita, quest’ultima, confermata dalle sue stesse parole. 

Effettivamente, tornando per l’ultima volta sulla Caporetto di Chiusi, emerge ancora una volta (proprio come mesi fa) il problema a rimbalzo; solo 12 catturati tra i lunghi lo riacutizza, dice che forse ruotare a 4 e non a 3 sotto le plance, potrebbe aiutare. Ovviamente se questo quarto, centro o ala grande che sia, si dimostra al livello degli altri. Paci a conti fatti non lo è stato. Biordi, oltre ad essere il primo dell’elenco cessioni, idem. 

A questo proposito, Corriere e Carlino riportano il nome di Francesco Candussi per lo slot mancante. Il classe ’94 è fuori dalle rotazioni a Verona in LBA e gradirebbe una destinazione non lontana da quella momentanea e al tempo stesso un’opportunità da protagonista, caratteristiche entrambe combacianti con Bologna. Si aggiungano i suoi numeri solidi in A2 e il fatto di essere già stato sotto l’ala di Dalmonte, ed ecco che l’ipotesi non è così remota. 

Voci che dovranno trovare conferma, mentre una conferma è attesa, o quantomeno sperata, dal ritorno al Paladozza. Dopo le migliori due prove stagionali ci si aspettava la peggiore? No. Dopo anche la peggiore, ci si aspetta una reazione? E’ obbligata. 

 

 

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