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Dell’Aquila e il Leone S2 #35 – Something Magic?

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L’ingrediente segreto, anzi magico, che Adrian Banks avrebbe dovuto aggiungere alla ricetta Fortitudo rimane ancora tale. Anche la scintilla vista da coach Angori in settimana deve rivelarsi al pubblico. Lo farà questa sera in gara 2? Il primo round della serie contro Cento racconta di una squadra entrata in campo con la mentalità “playoff” ed un’altra rimasta intrappolata negli stessi errori che la seguono da oltre due mesi. Complice il risultato, è facile azzeccare le associazioni. 

“Something magic” aveva detto proprio il neo fortitudino che, però, all’esordio non è parso completamente inserito nei meccanismi del gioco e della squadra. Squadra che nel suo insieme risponde presente solo a tratti, proprio come si è abituati a vedere. Se nel primo tempo la partita riesce a rimanere in equilibrio, poi si inclina a favore degli avversari negli ultimi 10 minuti, se non sempre, quasi. Gara 1 alla Milwaukee Dinelli Arena non fa eccezione, addirittura evidenzia il trend fino al dilagare nel finale, forse oltre misura ma assolutamente meritato. La sfida ha messo anche in luce il nervosismo in cui la Effe ricade facilmente, senza essere in grado di reagire alle tensioni giocando a pallacanestro. Italiano ci casca sempre, questa volta tocca pure a Candussi costretto poi a uscire per troppi falli nel primo quarto e non riuscire a trovare il ritmo gara. Nonostante il reintegro di Aradori e i nuovi innesti, questa Fortitudo senza Candussi, è noto, aggredisce al 50%.

Il sistema fa tutto e la differenza di prestazione tra Rosselli, esordiente per la Benedetto XIV, e l’americano si esaurisce così; da un lato l’esperienza al servizio di un gioco consolidato e dall’altro il talento ma non contestualizzato. Il risultato riassume le analisi.                                                   

Errori e criticità che sommate insieme spiegano come il possesso del potenziale pareggio dia il via al -18 definitivo. 

La partita di questa sera non è ancora il turning point della serie ma ci va vicino. Non lo è ancora perché, banalmente non ci saranno squadre eliminate ma in caso di sconfitta, Bologna arriverebbe al Paladozza con l’ansia della stagione appesa a un filo. E nei momenti decisivi, quest’anno, è sempre andata male. 

Ma quindi, oggi bisogna vincere? Banale rispondere sì, altrettanto facile da scrivere. Ma è fattibile? Come?

Entrare nei tecnicismi cestistici non ci appartiene, ma pensare di giocare speculare a Cento potrebbe essere una modesta idea. Speculare poiché gli organici si assomigliano in un gioco di accoppiamenti potenzialmente azzeccati. Lista dei duelli possibili e quindi da gestire al meglio: Marks vs Banks, Tomassini vs Aradori, Rosselli vs Cucci, Berti/Zilli vs Barbante. Resta da arginare Archie alla Fortitudo mentre i biancorossi dovranno trovare un limite a Candussi, se non si limita da solo. Non sono chiaramente sfide certe ma obiettivamente probabili considerato quanto visto domenica e  anche le caratteristiche dei singoli giocatori. 

E’ quindi fondamentale riuscire a restare in partita fino alla fine giocandosela il più possibile e soprattutto, chiudere in fiducia. Perché dalla fiducia si può intravedere la famosa scintilla che Banks potrebbe avere diffuso nel roster. 

Al contorno caloroso penserà il tifo, in un palazzetto o nell’altro. 

 

 

 

 

 

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