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Dell’Aquila e il Leone S3 #34 – Una Effe perfetta

Gara 2 di Semifinale playoff contro Rieti esalta le qualità della Fortitudo. Questa sera il primo match point per le “Finals”

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Dell'Aquila e il Leone Fortitudo Effe
Dell'Aquila e il Leone Fortitudo

Una Effe migliore di quella vista in Gara 2 con Rieti era difficile da immaginarsi, soprattutto dopo le fatiche del primo confronto andato in scena domenica scorsa. Dall’intensità nella metà campo difensiva all’esaltazione in transizione offensiva, la Fortitudo sta progressivamente piegando la formazione reatina e vede all’orizzonte le finali playoff. Si potrà pensare a Trapani già stasera?

Un passo indietro

Facciamo un passo indietro e riavvolgiamo il nastro fino a Gara 1. Il confronto, proprio come successo durante la fase ad orologio, si rivela tutt’altro che agevole per i biancoblu.

L’inerzia non pende da nessuna parte per più di un tempo, poi Rieti sembra riuscire a prendere in  mano il timone della partita e vola a +9. Proprio qui l’orgoglio fortitudino esce fuori e prende il sopravvento sul parquet, spinto dal calore di un Paladozza incandescente.

Bolpin, fino a quel momento a secco in attacco, firma 8 punti consecutivi e diventa onnipresente anche in difesa. La gara cambia senso di marcia radicalmente, Rieti segna 3 punti nel quarto quarto e la Effe di grinta e cuore porta a casa Gara 1.

Ci si chiede cosa aspettarsi dalla Fortitudo 48 ore dopo. Rivedremo quella dei primi 30 minuti o quella degli ultimi 10? La risposta è chiara fin da subito: quella degli ultimi 10.

Un’intensità spaventosa e sorprendente che, infatti, sorprende anche gli ospiti e vale il 2-0 nella serie.

Stelle e strisce on fire

Il dominio biancoblu martedì è stato spaventoso, sebbene gli uomini di coach Rossi abbiano messo in campo le proprie carte senza risparmiare idee e tatticismi. “Semplicemente” la Effe ne aveva molto di più, è stata superiore in tutto e nel finale non ha dilagato perché ha preferito far tirare il fiato agli irrinunciabili fedelissimi.

Chi ha realmente marcato la differenza sono stati i lunghi americani. Al netto dell’assenza di Hogue tra i reatini, Freeman e ancor di più Ogden ha messo in mostra una forza ed una qualità che in A2 al momento non hanno eguali.

Se lo stesso Caja, riferendosi a Freeman ha detto nel post-partita: «Ha fatto una delle migliori partite da pivot che ho visto in carriera da allenatore». E di partite, il tecnico fortitudino, ne ha viste tante. Se lo dice lui, vuol dire che la prova del suo pivot è stata veramente superlativa.

Ogden, in attacco, ha fatto tutto ciò che voleva, mettendo in buca il pallone da ogni punto del parquet e in ogni modo possibile (piedi a terra, sospensione, indietreggiamento, fuori tempo, etc.). Non fosse tornato in panchina a tirare il fiato, 30 punti non glieli toglieva nessuno.

Stasera il match point

Con la fiducia maturata martedì, al PalaSojourner, già questa sera, può arrivare la qualificazione alle Finals, dove Trapani è già in pole position.

La Effe troverà una Rieti ferita nel profondo e determinata ad allungare la propria stagione ma se si rimette in campo la prestazione di tre giorni fa, il secondo sweep è questione di un quarto, due massimo.

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