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Fortitudo: stessi problemi, altra sconfitta e derby amaro. L’editoriale del lunedì

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Niente da fare. La Fortitudo non si sblocca. Il derby 109 di Bologna va alla Virtus per 71-91. Per la squadra di coach Meo Sacchetti arriva un altro pesante passivo, ancora un -20 e soprattutto altri 91 punti subiti.

La media punti incassati sta diventando veramente alta, troppo e preoccupante.

Certo, il derby di Basket City è una partita a sé e – ovviamente – è una sfida che si vuole sempre vincere. Va ammesso però che i presupposti non sorridevano alla Lavoropiù.

La Fortitudo sta cercando la chimica di squadra, ma come si può fare se mai in un quarto di stagione il roster a disposizione di Sacchetti è stato al completo?

Nemmeno contro la Virtus il tecnico di Altamura ha avuto tutta la sua squadra. Ancora ai box il playmaker titolare, Matteo Fantinelli ed il top scorer della passata stagione – nonché grande ex di turno – Pietro Aradori. Contro la Segafredo si è rivisto in campo Ethan Happ.

Il centro americano ha affrontato la stracittadina con alle spalle due mezzi allenamenti e pochissime certezze. Happ però ha dimostrato il suo valore e la sua enorme importanza all’interno della Fortitudo con 17 punti segnati e 7 rimbalzi raccolti in 26’.

Happ per diversi tratti della partita ha dominato l’area, mettendo in grandissima difficoltà Julian Gamble e Vince Hunter. Poi però il fiato e sicuramente la scarsa condizione fisica non hanno permesso all’ex Vanoli Cremona di essere così competitivo anche nel finale.

È infatti proprio il quarto periodo che è stato fatale alla Fortitudo. Dopo aver retto per 30’ giocando quasi alla pari delle V Nere, negli ultimi dieci di gioco la squadra di Sasha Djordjevic ha preso il largo con un parziale da 13-24 che ha annichilito la Lavoropiù. Milos Teodosic, Alessandro Pajola e Kyle Weems sono stati gli uomini decisivi.

Ma contro una corazzata come la Virtus non bastano 30 minuti, bisogna giocarne tutti e quaranta alla morte.

Negativa è stata la prova di Adrian Banks. Chiuso in una vera e propria gabbia difensiva impostata da Djordjevic. Pajola ha annullato l’ex Brindisi, togliendolo dalla partita. Banks ha chiuso la sua partita da 38’ in campo con soli 9 punti tirando con un pessimo 4/15 dal campo.

Con assenze pesanti, ci sarebbe stato l’estremo bisogno di trovare l’apporto di Banks.

Non sono bastati Happ ed un più che positivo Wesley Saunders. Il numero 10 biancoblu in 37’ ha segnato 20 punti tirando con il 7/10 da due e 6/6 ai liberi. L’ex Cremona ci ha aggiunto anche 5 recuperi per un ottimo 28 di valutazione.

La Fortitudo nel derby ha denunciato i soliti noti problemi. La difesa è un serio problema. La Virtus ne ha segnati 91, un’enormità per pensare di poter vincere un match così delicato e contro un’avversaria così ostica.

L’attacco è troppo dipendente dalle azioni dei singoli. Sempre troppo spesso si vedono azioni in uno-contro-uno senza aver costruito nulla di collettivo. Quando però si affrontano difese organizzate, con giocatori forti fisicamente e attenti alla fase di non possesso, questo piano di gioco è controproducente. Allora spetta al coach saper trovare una giusta contromisura. Questo non si è ancora visto, non si vedono tatticismi, ma solo troppa libertà di azione ai propri giocatori.

Probabilmente la costruzione della squadra non aiuta ciò, ma siamo sicuri che questa Fortitudo valga molto di più di un ultimo posto in classifica con una sola vittoria in otto partite.

Saunders porterà a questa squadra ancor più talento, ma probabilmente quando rientrerà Aradori ci saranno ancor più bocche da sfamare.

Da oggi scade il mese di contratto di Marco Cusin, quindi nelle prossime ore si scioglieranno le riserve sul suo futuro. Resterà o si accaserà altrove? Sotto canestro la Fortitudo ha bisogno di alternative e liberarsi di Cusin ora probabilmente sarebbe un errore.

Ora ci sarà la sosta della Nazionale, coach Meo Sacchetti andrà nella bolla di Tallin con gli Azzurri. Intanto però bisogna meditare e cercare di risollevarsi il prima possibile. Quel che resta è la sconfitta nel primo derby di campionato della stagione. Un derby, strano, unico e silenzioso. Sentito o no è sempre un derby e a trionfare è stata l’altra parte di Bologna…

 

 

 

 

 

 

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