Basket
É BasketCity – Ci vuole un fisico bestiale
Seconda testa che cade a BasketCity: dopo Cagnardi, anche Banchi lascia la panchina bolognese. Al suo posto Ivanovic
É BasketCity – “Dammi un allenatore e ti svolterò la stagione“, potrebbe diventare il nuovo motto di BasketCity. “Caduta” anche la seconda testa bolognese, quella di Luca Banchi, anche se in modalità diversa rispetto a quanto accaduto con Devis Cagnardi sul fronte biancoblù. Il re è morto, evviva il re: questo il grido salito dalla V nera alla notizia delle dimissioni dell’ormai ex allenatore Banchi. La patata bollente ora se la becca Ivanovic, uno di quelli che il concetto di bastone e carota ce l’ha solo a metà, a detta di chi quel bastone l’ha vissuto. Senza dimenticare le altre: la Effe cade a Piacenza, Cento brancola nel buio.
Virtus: un nuovo inizio
Sicuramente, le nuove più interessanti dell’ultima settimana a BasketCity provengono dalla fetta bianconera della città. La V saluta Luca Banchi, che dopo la sconfitta contro l’Alba Berlino ha deciso di smettere di allenare una squadra che, sotto tanti punti di vista, non è stato in grado di capire e che non ha saputo capirlo. Si interrompe così la storia d’amore durata un anno e mezzo, che nonostante quel che dice la bacheca, ha saputo appassionare, perlomeno lo scorso anno, migliaia di virtussini.
Il nuovo capitolo si chiama Dusko Ivanovic. Uno che la pallacanestro la potrebbe spiegare all’università, ma anche uno che amarlo, quando è sulla propria panchina, a volte è difficile. Chiamato a risolvere il complicato intreccio soprattutto sul fronte europeo, l’allenatore montenegrino porta con sé il rigore che forse, quest’anno, è mancato alla Segafredo. Sprazzi del pungo di ferro del nuovo coach, anche se non direttamente dalla panchina, si sono visti a Milano. La Virtus porta a casa 2 punti d’oro contro la storica rivale, che portano con loro nuovo entusiasmo, fino a questo weekend ai minimi storici.
Fortitudo: non è sempre domenica a BasketCity
Infatti, perché è giocato di sabato. Dopo la bella striscia della “nuova” Aquila, la Effe si spegne, nel più classico stile biancoblù, proprio contro il fanalino di coda della serie A2: Piacenza. Fisiologico, sì, ma comunque la prova che anche la gestione Caja non è infallibile. Prestazione gagliarda ma non sufficiente per portare a casa la posta in palio, anche considerando che ad ampio tratti i padroni di casa sembravano vedere una vasca da bagno al posto del canestro. Anzi, la Fortitudo rimedia una frattura al dito per Leo Menalo, che nella giornata di oggi sarà operato. Non il migliore dei weekend.
Torna negativo, così, il bilancio della Effe (7 vittorie e 8 sconfitte). L’occasione più ghiotta per rifarsi sarà questo sabato contro Forlì, in uno di quei “derby” (a BasketCity di questi tempi bisogna anche sapersi accontentare) che hanno sempre qualcosa di divertente in serbo per il pubblico. Forlì, guidata da Antimo Martino, arriva al Paladozza con una vittoria in trasferta preziosa alle spalle. Un po’ per la geografia, un po’ per qualche ex non amatissimo dal mondo biancoblù (Cinciarini su tutti), la partita di sabato si preannuncia ricca di emozioni. Una vittoria, soprattutto contro una delle prime della classe come Forlì, spazzerebbe via i malumori che la sconfitta rimediata a Piacenza ha portato con sé.
Cento: pensieri negativi
La classifica ai piani bassi, soprattutto dopo la vittoria di Piacenza ai danni dell’Aquila, smuove emozioni di paura anche sul fronte della Benedetto XIV Cento. La vittoria della già citata compagine piacentina e la sorpresa di Livorno contro Udine lascia sempre in meno compagnia la squadra di Di Paolantonio, a quota 8 punti, al penultimo posto, insieme a Vigevano e Nardò. Verona vince di 25. Una sconfitta che ci sta, tenendo conto del valore degli avversari, ma che si unisce a una striscia così tanto negativa da rendere ancora meno digeribile il boccone amaro.
Come uscire dal pantano? Se ci fosse una via di fuga illuminata, probabilmente i biancorossi avrebbero già imboccato la strada per percorrerla. Oggi si recupera la sfida con Avellino, alla Baltur Arena alle 20:30. Occasione d’oro per fare punti, ma anche occasione giusta, nel caso in cui non dovesse esserci la risposta sperata, per trarre importanti conclusioni. La testa non può volare anche verso domenica, quando sempre nella tana della Benedetto XIV arriverà Nardò. Insomma, una settimana decisiva per il futuro biancorosso.
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