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É BasketCity – Finalmente, sole

La Virtus non decolla ancora in Europa, ma in Italia per BasketCity è un weekend di soddisfazioni: vincono tutte, passo importante di Cento per la salvezza

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É BasketCity (©Roberta Guerriero)

É BasketCity – Dopo le nubi della scorsa settimana, sembra che il sole sia tornato su BasketCity e su tutta l’Emilia-Romagna. Dal nero, profondo, che ha caratterizzato gli ultimi weekend, le ultime uscite di tutte le squadre felsinee (o quasi) hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. Unica nota stonata, ancora una volta, è la V nera europea, quella che naviga tutta sola nei bassifondi della classifica. Ma procediamo con ordine.

Virtus, la quota “bivalente” di BasketCity

La Virtus, senza dubbio, è quella che vive i guai più grossi a BasketCity. Non che ci sia da lamentarsi in Italia, dato che insieme a Trento è l’unica squadra ancora imbattuta in LBA. Vedremo stasera, certo, contro la Derthona, nel recupero di quella sfida annullata, appunto, per l’alluvione. Ma in generale il percorso della V in Italia, nonostante qualche fatica di troppo contro Treviso, si può definire netto. A maggior ragione dopo il capitombolo dei meneghini in Trentino, la vetta è saldamente nelle mani dei bolognesi, trascinati da uno straripante Diouf in costante crescita. Il lungo si sta ritagliando spazi e minutaggi notevoli, rivelandosi, inaspettatamente, non solo una quota italiana sul mercato, ma un vero fattore sotto alle plance.

Diouf 7 punti, Shengelia 9 (©Virtus Pallacanestro)

Momo Diouf (©Virtus Pallacanestro)

Lo stesso, invece, non vale per l’Europa. Anzi, del percorso a oggi in Eurolega della squadra guidata da Banchi si può dire suppergiù il contrario. Una sola vittoria, a sorpresa, contro il Partizan, per il resto alcune sconfitte nette, altre meno, ma comunque sconfitte restano. L’ultima, quella che per motivi storici brucia di più, è quella contro Milano, maturata nell’ultima giornata. E a grattare il fondo restano i bianconeri insieme a Berlino, che era partito, però, con obiettivi ben diversi. La V fino all’anno scorso guardava tutti dall’alto. Ora, invece, sono gli altri che guardano lei. Che fare? Dove sbattere la testa? Venerdì arriva il Maccabi, che senza infamia e senza lode occupa la tredicesima piazza in classifica. Uno scontro casalingo che, se sbagliato, potrebbe far muovere qualcosa?

Serie A2: finalmente, Cento!

Prendiamo l’ascensore e scendiamo al secondo piano. La Effe tiene inviolato il Paladozza con le unghie e con i denti, contenendo un Verona agguerrito e un Penna in vera versione “derby”. L’ex V nel finale è un’oasi in mezzo al deserto, la Fortitudo regge l’onda d’urto scaligera e riesce, non senza fatica, prima a rimontare e poi a vincere la partita. A differenza della Virtus, in casa biancoblù sono gli americani a fare la differenza. Freeman è un muro sia in attacco che in difesa, mentre Gabriel, finalmente, sembra aver messo da parte la verve del tuttofare. Tiri ragionati, rimbalzi preziosi, scelte giuste. ci sarebbe quel 3/10 (solito) da 3 da aggiustare, ma gettando uno sguardo al percorso fatto sinora, la crescita è evidente.

Kenny Gabriel crediti Valentino Orsini

Kenny Gabriel (©Valentino Orsini)

Restando in tema “ragazzoni cresciuti bene”, è impossibile non citare il capitano Fantinelli: corre, segna, difende, si prende responsabilità. La voce assist è più bassa del solito (e comunque sono 6), ma l’impatto in campo è totale e a fine partita sono 13 i punti messi a segno. Unica nota negativa la panchina: solo 11 punti su 70 arrivano dalle seconde linee, e in generale a risaltare sono i numeri discretamente bassi di chi, di solito, la retina la fa muovere un bel po’, Mian e Bolpin in primis. Stasera contro Rieti servirà un piglio diverso da parte di chi domenica ha faticato: i laziali sono secondi e, soprattutto, in fiducia.

Cento, invece. La sfida tra fanalini di coda o quasi (a guidare il gruppo da sotto resta comunque Piacenza) vede la squadra di Di Paolantonio strappare una vittoria importantissima contro Brindisi. I pugliesi ci provano fino all’ultimo con Laquintana, ma Cento ha il merito di aver messo in cascina abbastanza legno da riuscire a resistere agli ultimi assalti ospiti. Non una bella partita ma sicuramente intensa, maschia, con Davis e Sperduto spesso e volentieri a tirare la carretta. Dal canto suo Brindisi è ancora priva di un pezzo da novanta come Ogden da almeno un paio di settimane e la classifica, dopo 8 giornate, inizia a essere troppo povera. I biancorossi invece festeggiano: era dalla prima giornata che non poteva farlo. Oggi contro la capolista Rimini? Le statistiche dicono che è uno scontro proibitivo, ma chissà che non possa arrivare lo scherzetto di Halloween in ritardo…

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