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Epilogo con sconfitta per la Fortitudo: Reggio Emilia vince 88-77

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UNAHOTELS REGGIO EMILIA – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 88-77 (23-14; 18-21; 23-21; 24-21)

Statistiche:

Reggio Emilia: Thompson 11, Hopkins 21, Baldi Rossi 10, Strautins 3, Crawford 10, Colombo, Soliani, Cinciarini 8, Johnson 4, Larson 21. All.Caja

Fortitudo: Frazier 18, Manna, Aradori 22, Mancinelli ne, Mingotti, Procida ne, Casali ne, Benzing 12, Fantinelli, Charalampopoulos 9, Groselle 5, Borra 9. All.Martino

Tiri Liberi RE 8/10 BO 28/31

Tiri da 2 RE 25/41 BO 14/34

Tiri da 3 RE 10/29 BO 7/29

Rimbalzi RE 34 BO 41

Falli RE 21 BO 15

 

Arbitri: Lo Guzzo, Nicolini, Pierantozzi

Quintetti iniziali:

Reggio Emilia: Cinciarini, Larson, Strautins, Johnson, Hopkins.

Fortitudo: Fantinelli, Frazier, Aradori, Benzing, Groselle.

Non è mai facile tornare in campo a conti già fatti, a maggior ragione se questi conti ti hanno condannato alla retrocessione non più tardi di una settimana fa. Premesse di una partita che comincia segnata e, salvo l’inizio della ripresa rimane tale. Pessime percentuali al tiro e agonismo intermittente, quello necessario a Reggio Emilia per rafforzare la propria qualificazione ai playoff. 

Già dall’incipit è molto facile capire quale delle due squadre stia giocando per qualcosa e quale no. Nonostante la poca precisione al tiro, la Reggiana si porta sul 10-0 dopo i primi 4′. Cinciarini è il metronomo, Hopkins il marcatore-rimbalzista. Solo a metà del primo quarto la Fortitudo segna, all’ennesimo tentativo, i primi punti della propria gara con Benzing da 8 metri; arriva il contro parziale di 0-7. Ritmi lenti, non intenzionati a decollare; la effe impatta sul 12-12 poi nuovo vantaggio casalingo firmato e contro firmato Andrea Cinciarini, sottolineato da Strautins. Primo tentativo di fuga per la squadra di Caja: 23-14 al termine del primo periodo.

Percentuali da migliorare nettamente per la Fortitudo se si vuole rendere almeno un po’ più complicata la vita all’Unahotels. Questo non accade ma si accorciano ugualmente le distanze  considerando il primo canestro reggiano dopo quasi 2′ nel secondo quarto; 25-18. Complici le assenze di Procida per infortunio e Durham per fuga, sono pochissime le rotazioni tra i biancoblu anche se già nel primo tempo c’è spazio per il giovane Manna. Non c’è spazio, invece, per contrastare l’attacco biancorosso che ingrana e si porta sul +15 (35-20) a 5′ dall’intervallo. Striscioni dei tifosi (non formati Fossa dei Leoni) in trasferta a puntare il dito contro la proprietà, dito di Cinciarini ad indicare la giusta via playoff ai compagni e tentare di chiuderla già nel primo tempo. Riesce a dire la sua Borra sotto il canestro offensivo e firma il -10 dalla lunetta (35-25), non è altrettanto impeccabile sotto quello che difende concedendo ad Hopkins parecchie libertà. Anche Frazier trova terreno fertile in attacco tra punti e assist fino al -6 quando Caja richiama i suoi all’attenzione per gli ultimi 2′ del periodo. Obiettivo non propriamente raggiunto, si alzano i giri della sfida ma il gap rimane lo stesso: 41-35 a metà gara.

Tanti liberi tentati nella prima frazione di gioco ed ancora liberi quando si ritorna sul parquet. Non viene meno neanche la fiducia di Frazier che da tre arriva al -1, è questione di un possesso prima del pareggio di Charalampopoulos sul 44-44. Se adesso si segna con ritmi decisamente più sostenuti, le difese si concedono qualche leggerezza di troppo. Forse negli spogliatoi coach Martino ha usato le parole giuste perché l’atteggiamento della effe è un altro rispetto a pochi minuti prima, arriva il sorpasso sebbene per un’azione. Da un lato può far storcere il naso ai tifosi, visto che questo cambio di ritmo è messo in gioco a retrocessione avvenuta, dall’altro si tratta di un’ottima reazione d’orgoglio; 52-53 dopo 6′ nella ripresa. Ci pensa Cinciarini a rimettere ordine nella gara e a servire i biancorossi per il controsorpasso, su tutti Larson ripetutamente dai 6,75 metri. Parziale reggiano di 10-0 a rimettere, per i padroni di casa, la partita sui binari giusti e a chiudere il terzo quarto sul 64-56.

Non fa più notizia la doppia cifra di assist raggiunta da Cinciarini, ancora lucido a 8 minuti dalla fine della regular season. La tripla di Baldi Rossi vale il +14 (72-58) e l’inerzia definitiva della gara. Dopo di lui Larson e Crawford legittimano il vantaggio, Frazier e Aradori lo rendono meno pesante. A 2′ dal temine, poi, si ingrossa il vantaggio, si svuotano le panchine (minuti per Mingotti e Manna) e si attende la sirena che conclude la stagione sull’88-77. Non la stagione di Reggio Emilia, che raggiunge il 7° posto, utile alla qualificazione playoff mentre per la Fortitudo si apre la porta di una lunga estate e di un futuro nebbioso. 

 

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