Seguici su

Basket

Esordio vincente al Mondiale: Italbasket supera l’Angola 67 a 81

Pubblicato

il

ANGOLA – ITALIA 67-81. Il tabellino

Angola: Bango 6, Dundao 19, Fernando 13, Francisco 3, Goncalves 7; De Sousa 3, Domingos 4, Fernandes, Kokila 2, Maconda, Monteiro 6, Paulo 3. All.: Claros Canals.

Italia: Spissu 5, Tonut 18, Fontecchio 19, Polonara 7, Melli 7; Datome 4, Pajola 4, Procida 2, Ricci 12, Severini 3, Spagnolo. N.e.: Diouf. All.: Pozzecco.

“Il nostro obiettivo è continuare a giocare come stiamo facendo, cioè un buon basket di squadra. Rispettiamo tutti, ma dobbiamo essere concentrati sul nostro basket e sulla nostra identità. Non dobbiamo porci limiti. Non c’è una squadra imbattibile.”

Così Coach Gianmarco Pozzecco si esprimeva ieri alla vigilia della prima sfida degli Azzurri valida per il Girone A del campionato del Mondo per Nazioni (FIBA World Cup) in programma in Indonesia, Giappone e Filippine. Una competizione che si prospetta intensa, equilibrata ed incerta, con diverse Stelle NBA ad illuminare i Palazzetti e le Nazionali più forti del pianeta a darsi battaglia per il tanto ambito podio. L’Italia si trova inserita nel gruppo con Angola, Repubblica Dominicana e Filippine.

Italbasket non è certamente la squadra con più talento del torneo. Nemmeno quella con la migliore difesa o con più centimetri, o ancora è priva di quel giocatore in grado di spostare gli equilibri di qualsiasi partita (Fontecchio permettendo). In un oceano di lacune vive però la scintilla del sogno di una medaglia. Come analizzato nella rubrica Contenders Mondiali, Italbasket non è favorita, e gli analisti del ranking FIBA faticano a considerarla anche una potenziale sorpresa. Dopo anni di delusioni, l’ultima ad EuroBasket contro la Francia nonostante l’impresa di eliminare la Serbia di Nikola Jokic ai quarti di finale, gli Azzurri sono ancora sottovalutati ma pronti a ribaltare ogni pronostico. Pozzecco ha plasmato un gruppo coeso e con idee condivise, con giovani di talento e veterani d’esperienza, con leadership e grinta anche nelle rotazioni oltre che carisma e forza di squadra Sulla carta, le possibilità sono poche, visti i Roster avversari. Ma non nulle. Per questo è necessario continuare a sognare.

Angola – Italia: la cronaca

Il viaggio degli Azzurri comincia dalla sfida con l’Angola, che potrebbe risultare già decisiva. Dopo 7 vittorie su 7 nelle amichevoli della fase preparatoria, il Capitano Datome (all’ultima esperienza in carriera prima del ritiro) e compagni vanno a caccia di punti fondamentali per accedere alla fase successiva. Alla Philippine Arena, lo stadio indoor più grande del mondo, va in scena la partita inaugurale del torneo. Pozzecco schiera in avvio il solito quintetto visto nel Pre-Mondiale (soluzione fin qui vincente), composto da Spissu, Tonut, Melli, Fontecchio e Polonara.

Pochi secondi di gioco nel primo quarto e l’Angola, dopo aver vinto la palla a due, passa in vantaggio con un lancio a tutto campo e un terzo tempo facile in contropiede. Nel possesso successivo, le Antilopi Nere dimostrano nuovamente il proprio atletismo e fisicità segnando ancora e ottenendo il primo parziale di gara di 5-0 nei 45 secondi iniziali. Il primo canestro azzurro lo realizza Fontecchio, che rilascia morbidamente il pallone e prova a dare una prima scossa ai suoi. Inizio contratto per Spissu e compagni, che faticano a trovare continuità e soprattutto a contrastare difensivamente la grande energia degli avversari. Nei minuti iniziali la sofferenza azzurra è visibile soprattutto offensivamente, evidenziando alcuni limiti tecnici nelle percentuali dal campo, condizione che costringe Pozzecco a chiamare Time Out. Grazie a una tripla di Spissu e ad alcuni interventi difensivi cruciali di Polonara poi gli Azzurri riescono a riportarsi a un solo possesso di distanza fino a ritrovare il meritato vantaggio (13-14), complici anche i numerosi errori difensivi degli avversari che a 5 minuti dal termine del primo quarto esauriscono il bonus dei falli. Dopo un buon approccio iniziale alla gara, l’Angola fatica enormemente a costruire efficacemente il proprio gioco, tentando di segnare con passaggi (spesso imprecisi) a tutto campo a cercare i compagni e ottenendo però numerose palle perse. L’Italia approfitta delle difficoltà degli avversari, chiude gli spazi in difesa e costruisce azioni straordinarie in attacco, realizzando un parziale di 14-0. Alcune difficoltà al tiro, con basse percentuali soprattutto dall’arco permettono agli avversari di rimanere aggrappati nel punteggio. Sulla sirena Severini mette il punto esclamativo sul primo quarto, segnando da tre punti e trovando il massimo vantaggio: 17-23.

Nel secondo periodo le percentuali dalla lunga distanza continuano ad abbassarsi (3 su 16 da tre punti  a questo punto della gara) e l’Angola ritrova il sorpasso. Pessimo approccio in questa fase per gli Azzurri, forse frutto di una sottovalutazione dell’avversario. Per quasi 3 minuti e mezzo Melli e compagni non trovano quasi mai la via del canestro e sacrificano così i punti di vantaggio conquistati. Una nuova debacle difensiva poi, con Bruno Fernando che si invola a schiacciare con troppa facilità, fa infuriare Gianmarco Pozzecco, il quale richiama in panchina i suoi. All’uscita dai Box il ritmo aumenta, con sorpassi e contro-sorpassi che rendono la sfida estremamente più rapida rispetto all’avvio. Fontecchio poi decide di salire in cattedra e segnare canestri impossibili, ma Italbasket è spesso in difficoltà difensivamente, specialmente sul fronte dei rimbalzi offensivi concessi agli avversari, e non riesce a scappare. Dopo venti minuti il risultato è ancora in totale equilibrio (40 a 43), con entrambe le formazioni pronte a giocarsi il tutto per tutto al rientro dall’intervallo.

Al ritorno sul parquet l’Italia prova immediatamente ad alzare i giri muovendo velocemente il pallone in attacco e trovando la via del canestro con Melli grazie ad alcune fondamentali spaziature. Atteggiamento diverso in questo avvio di terzo quarto rispetto a quanto visto fino a questo momento, con gli Azzurri che si dimostrano subito più attenti e organizzati difensivamente ma soprattutto più precisi al tiro e a protezione del ferro. Due palle perse consecutive e le prestazioni strepitose di Dundao e Fernando però costringono ancora Italbasket ad un nuovo parziale negativo: Italbasket non riesce a trovare continuità. Giornata decisamente negativa al tiro, con percentuali che continuano a scendere drasticamente. L’Angola di contro subisce stoppate e sbaglia spesso in costruzione e al tiro, ma non perde lucidità e rimane pericolosamente aggrappata nel punteggio, fino a ritrovare il meritato pareggio. Enormi difficoltà in questo debutto iridato per la squadra di Pozzecco, che chiude il terzo quarto in leggero vantaggio (57-61), ma preoccupano i dati statistici inerenti le palle perse e soprattutto le percentuali al tiro e a rimbalzo.

La tensione per gli Azzurri è palpabile: spesso Datome e compagni prendono tiri da tre punti non contestati, ma sbagliano raggiungendo soltanto il primo ferro. Nonostante le enormi difficoltà, l’Italia nel quarto periodo rimane in controllo nel punteggio, ma soffre enormemente le accelerazioni del Playmaker avversario. Il QI cestistico di Melli salva i compagni in più occasioni, così come la capacità di controllare le emozioni e di tirare nei momenti Clutch di Ricci. Entrambi guidano la squadra soprattutto dal punto di vista psicologico. L’Angola poi commette numerose ingenuità e gli Azzurri riescono a trovare la doppia cifra di vantaggio, limitandosi a controllare il risultato con tranquillità e pazienza cercando di sfruttare il cronometro. Italbasket vince così con grande fatica al debutto Mondiale e supera l’Angola 67 a 81, ma di fatto con percentuali dall’arco così negative e soprattutto con così tante disattenzioni difensive risulta difficile ipotizzare un percorso lungo nel torneo: già a partire dalla prossima sfida servirà un drastico cambio di rotta.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *