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EUROPEI – Italia sconfitta dalla Serbia. Esordio per Della Valle, per Belinelli riposo precauzionale – 10 sett

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Dopo le straordinarie vittorie con Spagna e Germania l’Italia affronta la Serbia per contenderle il primato nel girone. Priva di Datome e Belinelli, Pianigiani fa esordire Amedeo Della Valle nel secondo quarto. Buone prove di Gentile, Bargnani e del solito Aradori.

LA PARTITA – (25-19; 48-40, 74-59; 101-82)Pessimo impatto alla gara della squadra di Pianigiani. Dopo 2’ gli azzurri sono ancora a zero punti; la Serbia invece tocca subito quota 8 costringendo l’allenatore ex Siena al timeout. I primi punti dal campo arrivano da Danilo Gallinari, poi Bargnani tiene vivo un parziale di 0-5 che riporta lì gli azzurri (8-5). La consapevolezza dell’Italia è totalmente diversa dalle prime due gare e lo si vede anche dalla tranquillità con cui gestiscono la gara nonostante lo svantaggio iniziale. Lo si vede anche dalla difesa e soprattutto da come sta in campo Bargnani. Teodosic porta i suoi in doppia cifra di vantaggio (25-12), ma da segnalare prima del canestro del giocatore serbo c’è un tuffo di Melli per recuperare un pallone vagante. Come dicevo prima, qualcosa è cambiato. Più tardi anche Gentile si tuffa per  recuperare un pallone e se qualcuno avesse avuto il minimo dubbio sull’impegno degli azzurri in questa gara, si è ricreduto già nel primo quarto. Aradori – ancora lui – riavvicina gli azzurri riportando lo svantaggio sotto la doppia cifra (25-16) poi è una tripla di Hackett a chiudere il primo quarto sul 25-19. Da segnalare nel secondo quarto c’è l’esordio in questo europeo di Amedeo Della Valle. L’Italia continua a lottare e il giro palla e dei migliori in fase offensiva. Proprio un extra pass permette a Melli di trovare la tripla del meno tre, poi Della Valle trova i primi punti del suo Europeo. Gli azzurri rimangono lì e la squadra di Djordjevic non riesce mai a scappar via definitivamente. Bjelica risponde ad un canestro di Gallinari, poi Gentile realizza un gioco da tre punti con un fallo e canestro. La Serbia è impressionante per continuità offensiva e per la tempestività delle rotazioni difensive, ma senza Datome e senza Belinelli essere lì e chiudere i primi due quarti a meno 8 (48-40), e è decisamente una buona notizia in vista della gara di Lille.

Dopo l’intervallo lungo Cinciarini con due grandi giocate riavvicina gli azzurri, ma Teodosic non ci sta e con 2’ di grande basket e del vero Teodosic, permette  alla Serbia di toccare anche il più 15 per il 63-48. Pianigiani è costretto al timeout e l’usicta dal minuto è provo quella che avrebbe voluto l’allenatore azzurro su ambo i lati del campo. Bargnani e Aradori segnano, Polonara stoppa  e questa volta il timeout è costretto a chiamarlo Djordjevic. (65-54). Gentile continua il suo assolo in fase offensiva: prima inchioda la schiacciata poi trova il 72-59. Raduljica, però, a fil di sirena realizza due punti per il 74-59 che chiude il terzo quarto. Nell’ultimo quarto gli azzurri non vogliono saperne di arrendersi e si affidano ancora ai canestri di Bargnani e Gentile, dall’altra però c’è un giocatore che alla voce plus-minus trova scritto +31: Teodosic. La Serbia continua a segnare e Bogdan Bogdanovic completa il suo super secondo tempo con il canestro del 92-73. La gara finisce anticipatamente, l’Italia non ne ha più e dopo tre gare in tre giorni non sorprende affatto. Vince la Serbia 101-82.

LA CHIAVE – Gli azzurri pagano le tre gare in tre giorni e soprattutto l’overtime contro la Germania che ha tolto parecchie energie e generato il calo di intensità quando la Serbia è scappata via definitivamente. Dall’altra a squadra di Djordjevic ha la “mentalità serba”, ovvero quella di chi a perdere non ci sta neanche se si tratta di un torneo di briscola sulla Riviera. Che i serbi siano una signora squadra e giochino un grande basket, non lo scopriamo certo oggi. Senza Datome e Belinelli restare li per tre quarti è già una nota positiva in vista di Lille. One man show di Teodosic, il cui plus minu è arrivato atoccare anche il +31 non credo serva aggiungere altro. Un’Italia generosa, ma non basta.La chiave sta anche nel fatto che gli azzurri non hanno saputo contenere la Serbia in contropiede, li hanno fatti correre troppo e se alla squadra di Djordjevic dai tutto questo spazio, ti puniscono.

Ora sotto con la prossima, per una sfida da dentro o fuori. Forza ragazzi.

Foto: oasport.it

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