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Fantinelli: «Il cambio di allenatore porta ad una nuova mentalità»

Il capitano biancoblu si è espresso su Il Resto del Carlino in merito al cambio di mentalità portato da Caja alla squadra.

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Fantinelli in Fortitudo - Trapani
Matteo Fantinelli (©Valentino Orsini - Fortitudo Flats Service Bologna)

Dopo una settimana di successi contro Livorno, Avellino e Vigevano, sotto la guida del nuovo coach Attilio Caja la Fortitudo Bologna sembra aver ritrovato fiducia. Tre vittorie consecutive che hanno scacciato i fantasmi delle quattro sconfitte precedenti e dato una nuova linfa alla squadra. Il capitano biancoblu Matteo Fantinelli ha fatto il punto della situazione della squadra, intervistato da Filippo Mazzoni per Il Resto del Carlino.

L’intervista a Matteo Fantinelli

«Le tre vittorie ci volevano. Abbiamo fatto una settimana che ci ha portato a vincere con Livorno, Avellino e Vigevano. Vincere aiuta, anche se non dobbiamo guardaci indietro, ma pensare a preparare la prossima sfida. Non era facile risollevarsi dopo quattro sconfitte di fila. Ma ci siamo riusciti. Ora dobbiamo pensare solo alla prossima partita e non guardarci indietro. Ora per un po’ non ci saranno impegni infrasettimanali: giocare una volta alla settimana ci permette di rimetterci a posto». 

Sul ritorno di Caja: «In tanti di noi lo conoscevano già dall’anno scorso, quindi sapevamo cosa voleva da noi giocatori. Sono convinto che il lavoro fisico e tecnico-tattico si vedranno sopratutto nei prossimi mesi. Il cambio ha portato una reazione emotiva forte. Arriva un nuovo allenatore e porta nuovi stimoli. Da capitano posso dire che c’è stata massima disponibilità da parte di tutta la squadra. Eravamo reduci da un momento molto difficile e avevamo bisogno di tornare alla vittoria. Adesso la situazione è diversa. La costanza è quello che ci è mancato finora, ma stiamo lavorando per migliorare».

Sugli obiettivi della Fortitudo: «Fare previsioni adesso è difficile. Per il primo posto siamo un po’ indietro, ma questo non significa che rinunciamo alle nostre ambizioni. La storia di Trieste dell’anno scorso insegna che, se arrivi ai playoff nelle condizioni giuste, tutto può succedere. Dobbiamo pensare partita dopo partita». 

Sull’importanza di Gabriel e Mian: «Sono gli stessi di sempre. Anche con Cagnardi avevano fatto buone partite, ma il cambio di allenatore porta inevitabilmente un cambio di mentalità. Caja insiste molto sulla difesa e questo si riflette sul campo». 

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