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Finale amaro per la Virtus. Passa Trento al fotofinish – 01 Ott

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 Rimpianto Segafredo. Trento si impone nel finale per 78-74 (parziali: 13-23; 38-45; 53-64)

 

DOLOMITI TN: Franke 6, Sutton 10, Silins 11, Baldi Rossi 7, Forray 6, Flaccadori, Czumbel n.e., Gomes 2, Behenan 17, Lechtaler n.e, Shields 19. All. Buscaglia.

SEGAFREDO BO: A. Gentile 15, Umeh 12, Pajola n.e., Ndoja, Rosselli, Lafayette 12, Aradori 21, S. Gentile n.e., Berti n.e., Lawson 8, Slaughter 6. All. Ramagli.

 

Al ritorno nella massima serie dopo un solo anno di purgatorio, la Segafredo è costretta ad arrendersi nel finale ai padroni di casa di Trento. Come ripetutamente accaduto in tutte le gare di pre season, le Vu nere sono crollate nel finale, offrendo il fianco ad una compagine già rodata e collaudata che cinicamente ha sfruttato il momento di appannamento della Ramagli band. Ospiti bravi ad accumulare un rassicurante vantaggio (+18) nella terza frazione di gioco, ma incapaci, poi, di mantenerlo sino all’ultima sirena.

 

Il match sembra inizialmente rispettare i pronostici: Trento subito avanti sul 5-1 grazie all’asse Shields-Baldi Rossi. Bologna risponde con l’uomo più atteso, A. Gentile che prima va a bersaglio dalla lunetta, poi converte un ottimo assist in due facili punti. Aradori fa il resto e con una tripla segna il massimo vantaggio per i suoi (5-11) a metà frazione, costringendo coach Buscaglia al timeout. I padroni di casa non mollano e con pazienza rientrano sino a sole due lunghezze di distanza prima del nuovo break bianconero. Proprio come nella passata stagione, il tandem Umeh-Lawson funziona a meraviglia e dalle loro mani passano le giocate che, alla prima sirena, garantiscono alla Virtus la doppia cifra di vantaggio sul 13-23.

Un paio di passaggi a vuoto della retroguardia ospite consentono a Franke di segnare indisturbato, ma il copione non muta. Il layup di Lafyette seguito dalla bomba di Lawson aumentano ancora la forbice, lasciando avanti le Vu nere sul 19-31. Trento beneficia di troppe seconde occasioni che la panchina bianconera non gradisce affatto. Fortunatamente lo show personale di Aradori e Umeh non accenna a concludersi: le loro bombe bruciano la retina con precisione chirurgica consentendo alla Virtus di andare al riposo ancora avanti, sul punteggio di 38-45.

 

Al rientro in campo gli uomini di coach Buscaglia approfittano degli errori di una Segafredo che appare aver smarrito la via del canestro. La schiacciata di Sutton vale il -3, ma il cesto di A. Gentile è la scintilla giusta per riaccendere il motore bianconero. Parziale di 0-13, sugellato dalla tripla firmata Lafayette e da una fase difensiva quasi perfetta. Il timeout trentino è d’obbligo, ma l’emorragia non si arresta. I quattro punti in fila di un A. Gentile letteralmente “on fire”, contribuiscono a raggiungere il +18 (44-62), massimo vantaggio ospite. La Dolomiti non ci sta e al 30’ riesce parzialmente a ridurre il gap.

La marcia della Segafredo, in completo controllo sino ad ora, improvvisamente si arresta di colpo. La confusione in attacco regna sovrana, le perse si susseguono e Trento ne approfitta cinicamente. L’ex Reggio Emilia Silins a mantiene aperto il parziale per i suoi, a cui fa seguito il guizzo di Toto Forray. Aradori trova un canestro di importanza capitale, ma non basta per resistere all’onda d’urto trentina. Shields segna un gran paniere in acrobazia, poi la tripla di Sutton riporta avanti i padroni di casa, sino a quel momento costretti ad un lungo inseguimento. Il canestro di A. Gentile interrompe il clamoroso break trentino di 24-2, mentre il jumper di un solido Lafayette vale la nuova parità a quota 70 a 38” dal termine. È ancora Sutton a spingere la Dolomiti al comando delle operazioni, ma il canestro di Slaughter vale il -2 Virtus quando sul cronometro mancano solamente 21”. Dalla classica lotta ai liberi, a seguito del rivedibile fallo antisportivo fischiato proprio al centro bianconero, è Trento a uscirne vincitrice, imponendosi nel finale per 78-74.

 

 

Un vero peccato. Gara condotta magistralmente dalla Virtus per ben tre quarti, salvo poi crollare in quello finale. Un preoccupante dato che dà seguito alle prestazioni offerte in precampionato ma che, alla luce della performance offerta, sommata alla caratura dell’avversario odierno, fa comunque ben sperare. Forse alcune scelte tecnico-tattiche non hanno convinto a pieno, contribuendo a produrre tale risultato. Certamente l’infortunio occorso a S. Gentile nel pre-partita non ha aiutato, ma questo gruppo ha le carte in regola per poter far bene e ambire ad importanti traguardi. 

 

(foto: ilrestodelcarlino.it)

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