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Fortitudo 103: Bottanelli: “Piano triennale per riportare la F in serie A” – 30 Lug

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Questa mattina su International Bologna, Simone Motola e Marco Merlini, nel programma “Scusate l’interruzione” hanno intervistato Ugo Bottanelli, amministratore delegato della Zimetal (attuale sponsor e proprietario di Alessandria Basket). Nella foto c’e’ Claudio Vandoni, candidato coach sulla panca BiancoBlu e per ora coach sempre di Alessandria. Riporto sotto l’intera intervista, ringraziando Simone Motola del consenso.

In tanti hanno scritto e parlato della Zimetal Alessandria, ma nessuno aveva ancora intervistato chi comanda in questa azienda piemontese. Ugo Bottanelli, amministratore delegato della Zimetal, è intervenuto oggi telefonicamente durante la trasmissione “Scusate l’interruzione”. Dalle sue parole sembra chiaro che il futuro coach biancoblù sarà sicuramente Claudio Vandoni.
Ci può raccontare del rapporto Zimetal-Alessandria Basketball? “La nostra azienda, in questi anni, ha sviluppato dei programmi cestistici ad Alessandria che hanno permesso di arrivare fino alla DNB. Con la società della città avevamo ragionato della crescita e dello sviluppo del settore giovanile e, per farmi capire meglio, avevamo fornito direttamente kit completi di gioco per tutti i ragazzi. Eravamo anche l’unica società di basket autorizzata ad apporre il logo dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro – ndr) sulle divise da gioco. Nelle partite casalinghe raccoglievamo offerte per l’Associazione ed organizzavamo eventi collegati in provincia, sempre per l’AIRC. L’arrivo di coach Vandoni aveva dato una svolta professionale a tutto il contesto e c’era un programma d’investimento importante. Purtroppo, questa impostazione ha messo a nudo tutti i limiti di competenza di una società non adeguata eticamente. Avevamo chiesto programmi di sviluppo adeguati, ma, non avendo risposte, abbiamo rotto il rapporto con la società Alessandria Basketball“.
Come mai l’interesse per la Fortitudo? “Nelle settimane passate siamo stati contattati da alcune società, tra le quali la Fortitudo e questa è subito stata la nostra scelta privilegiata. Era stato entusiasmante affrontare la F sia in casa che nel tempio del basket, il PalaDozza. C’è stato prospettato di partecipare ad un piano triennale che dovrebbe riportare la Fortitudo nel posto che merita e cioè la massima serie. La mia visione, rispetto a questo piano di rilancio, è quella di un percorso in salita, su una strada irta di curve, ma c’è una macchina straordinaria che è la Fortitudo, un motore potente e generoso come la Fossa e pneumatici aderenti al suolo come la città di Bologna. Purtroppo c’è anche un serbatoio vuoto e noi facciamo parte del carburante per fare arrivare la macchina in serie A“.
Come entrerete nella Fortitudo? “Siamo in attesa di conoscere gli esiti di questa trattativa con gli americani. Se andrà in porto, ci verrebbe, comunque, lasciata aperta una porta per una sponsorizzazione e per una collaborazione col nostro settore giovanile, che è formato da circa 300 ragazzi. Se, invece, la trattiva non andasse in porto, saremo a fianco del gruppo d’imprenditori che ci aveva contattato nei mesi scorsi; parallelamente, credo, si porteranno avanti i discorsi per la sponsorizzazione. L’ambizione è tanta, ma le difficoltà esistono, a partire da questo campionato, che ci pone in un girone con squadre che hanno ambizioni pari alle nostre; Vandoni mi ha trasmesso l’entusiasmo necessario e mi sento particolarmente coinvolto. Ci vediamo presto a Bologna!“.
s.m.

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