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Fortitudo a valanga su Jesi: vince Bologna 104-81

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FORTITUDO BOLOGNA-TERMOFORGIA JESI 104-81 (38-15; 59-38; 83-58)

Fortitudo Bologna: Sgorbati 14, Cinciarini 7, Mancinelli 8, Franco 2, Benevelli 9, Leunen 6, Prunotto 2, Venuto 12, Rosselli 12, Fantinelli 10, Pini 8, Hasbrouck 14. All. Antimo Martino.

Termoforgia Jesi: Kouyate, Dillard 2, Knowles 15, Mascolo 9, Baldasso 13, Santucci 4, Rinaldi 9, Maspero 16, Valentini, Mwananzita, Tote 13. All. Damiano Cagnazzo.

Arbitri: Daniele Caruso, Salvatore Nuara, Nicholas Pellicani.

Tiri liberi: BO 22/26 (85%); JE 11/13 (85%).

Rimbalzi: BO 37; JE 35.

Falli: BO 16; JE 21.

Tiri da 2: BO 32/43 (74%); JE 17/35 (49%).

Tiri da 3 BO 6/16 (38%); JE 12/41 (29%).

 

“Siamo ritornati in palestra sicuramente dispiaciuti, ma sereni. Siamo consapevoli che non abbiamo fatto una grande partita, ma allo stesso tempo, all’interno di una brutta gara, la voglia e la capacità della squadra di rimanere in partita ci sono state, peccato per gli ultimi minuti dove magari con un po’ più di fortuna avremmo potuto portare a casa i due punti”.

Una serie di fattori hanno determinato la seconda sconfitta stagionale della Fortitudo che, nonostante la prestazione non all’altezza, è comunque rimasta in partita fino all’ultimo. Vittoriosa Montegranaro sul campo di Forlì, obbligata a vincere Bologna, per distanziare i marchigiani, oltre che per fugare tutti i dubbi che aleggiano attorno ai biancoblù dopo la gara persa contro Udine.

 

QUINTETTI INIZIALI

Fortitudo Bologna: Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli, Leunen, Pini.

Termoforgia Jesi: Knowles, Dillard, Maspero, Tote, Rinaldi.

 

Partenza bruciante dei padroni di casa: Hasbrouck trova la tripla che sblocca il match, servendo poi Leunen per il 5-0, dilatando il parziale fino ai tre possessi pieni con i canestri di Pini e Rosselli, che costringono Cagnazzo a chiamare minuto. Continuano a martellare i biancoblù, con il numero 20 che firma sette punti in un amen, seguiti dal canestro con dribbling ubriacante di Hasbrouck, rendendo necessario il secondo timeout jesino per non complicare ulteriormente una situazione già critica. Dà segni di vita la Termoforgia, che trova la via del canestro con Tote, Rinaldi, Maspero e Baldasso, poi Venuto mette le cose in chiaro con due triple in back to back, con Cinciarini e Mancinelli a sigillare il primo parziale sul 38-15.

Un’Everest da scalare per gli uomini di Cagnazzo, sotto di oltre venti lunghezze e senza mezzi tecnici sufficienti per impensierire seriamente la Fortitudo. Secondo parziale dal copione già scritto, se non che il protagonista è inedito: Giacomo Sgorbati, autore di dodici punti in una frazione, che affondano ulteriormente Jesi, con il solo Knowles (dodici punti) ad essere realmente pericoloso dall’arco, mandando in archivio il quarto con le sue triple sul 59-38.

Gara ampiamente in controllo per la Fortitudo, che gioca sul velluto e, nonostante cali un po’ l’intensità sui due fronti, mette a segno ventiquattro punti nel terzo periodo, lasciando indietro gli avversari di due possessi.

Poco altro da raccontare, se non il dominio totale dei biancoblù, chiamati ad una risposta dopo la prestazione abulica di mercoledì in Friuli e che chiudono i discorsi sul 104-81. Ben cinque giocatori in doppia cifra, due parziali interamente disputati dalle seconde linee, 30 assist e 151 di valutazione complessiva, dati che rendono evidente l’andamento della gara di stasera. Sugli scudi per Bologna Hasbrouck e Sgorbati, entrambi autori di 14 punti con il secondo MVP del match, autore di una prestazione splendida nonostante lo scarso impiego.

A fine gara gli allenatori delle due squadre hanno commentato la prestazione dei propri giocatori in sala stampa.

Damiano Cagnazzo:

“Complimenti alla Fortitudo. Mi aspettavo questa partita, dimostrando ancora una volta tutta la loro forza e voglia di andare in fondo a questo campionato. Ho chiesto ai miei di combattere, ma l’abbiamo fatto solo dopo aver incassato di venti punti. Nelle prossime settimane avremo due partite fondamentali per noi, dovremo imparare a combattere sin da subito. Abbiamo avuto occasioni per portare a casa i due punti in trasferta, ma credo sia un problema di voglia di combattere, non abbattendosi nei momenti di difficoltà.

Antimo Martino:

“Statistiche a parte, oggi la cosa più importante era importante l’atteggiamento. Volevamo tornare a giocare una pallacanestro fisica, muovendo bene la palla e la prestazione di stasera mi ha veramente soddisfatto. Sono contento anche per essere riuscito a concedere spazio a tutti, mettendo in campo anche i più giovani e concedendo minuti extra a Mancio. Come dopo Piacenza, eravamo dispiaciuti ma sereni, perché a Udine è stata una giornata negativa per tutti e con le nostre qualità non è scontato che la buchino in 7-8. Domani torneremo in palestra, poi concederò qualche giorno di riposo a tutti, per staccare mentalmente. Pensiamo ad una cosa per volta, prima Piacenza, poi ci concentreremo sul resto. Un grande grazie ai nostri tifosi, che anche oggi ci hanno spinto, aiutandoci come sempre a dare il massimo”.

A cosa servirà la pausa?

“Sicuramente dal punto di vista mentale. Per gli infortuni, abbiamo chiesto molto da alcuni giocatori e, essere al vertice, non ha permesso ad alcuni giocatori di staccare veramente, nonostante il primo posto”.

I tifosi?

“Chiaro che per un allenatore come me già allenare la Fortitudo è motivo di grande orgoglio, aver conquistato i tifosi lo è ancora di più. Mi piace l’idea che questi cori siano arrivati da metà campionato in poi, segno che sono meritati. Voglio riportare con il lavoro questa squadra dove merita di essere”.

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