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Fortitudo-Agropoli: le parole dei protagonisti – 8 mag

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Dopo la vittoria che ha regalato i quarti alla Fortitudo, questi i commenti dei protagonisti.

PATERNOSTER – “Ringrazio i miei giocatori che mi hanno dato tanto e quel timeout a 50” dalla fine era proprio per ringraziarli. Sta sera gara finchè abbiamo provato a mischiare le carte, cambiando qualcosa. Ci siamo riusciti nei primi tre quarti, ma alla lunga contro una squadra fisica non abbiamo retto l’urto. Usciamo sconfitti, ma con la consapevolezza di aver dato tutto. Auguro alla Fortitudo di arrivare fino in fondo. Roderick? Si è innervosito forse per un fischio che non gli è piaciuto. Ma, se siamo arrivati qui è anche per merito suo”.

BONICIOLLI – “Faccio i complimenti sinceri a Paternoster e ad Agropoli tutta. Hanno fatto tutto quello che potevano per cercare di vincere. Hanno provato a tatticizare la gara con la box and one. Sono stati degli avverari leali e se fossi il loro allenatore sarei orgoglioso di dirigere una squadra così. Abbiamo preso 36 punti nel primo tempo trovando la chiave di lettura tardi. il problema non sono i 38 segnati, quanto i punti subiti. Abbiamo tenuto Rderick a 7 punti, con Daniel e Flowers che sono stati straordinari. Il primo ha dominato l’area, l’altro non si è incaponito nel voler risolverla da solo contro la box and one. Amoroso? Avete visto che lo sforzo fatto dalla società sta portando i suoi frutti. Siamo ai quarti e credo sia un passo importante. Siamo gli unici, con Agrigento e Scafati, al prossimo turno. Per vincere questo campionato mancano nove vittorie e credo che noi siamo in corsa. Affrontiamo la finalista dello scorso anno, una squadra allenata da un uomo che stimo molto e da un fortitudino come Piazza”. Poi sul 7-20 iniziale: “è stato un problema di concentrarsi troppo sul modo di scardinare la loro box and one. Prima della gara ho cercato di alzare l’attenzione. Quando abbiamo capito che difendendo comunque avremmo prodotto qualcosa allor la gara è cambiata”. Poi aggiunge: “Cosa migliorare? L’approccio. Sono due i segnal che me lo fanno capire: il più venti a Scafati buttato via e il terzo quarto di gara 3 con lo 0-7 per loro. Noi abbiamo una cosa rispetto alle altre squadre ed è il ritmo. Se siamo capaci di tenerlo alto fruendo della rotazione di tutti siamo difficilmente contenibili. Quando perdiamo il ritmo difensivo, perdiamo anche quello offensivo e pecchiamo in alcune scelte. Chiusa finale con un ringraziamento speciale: “Grazie al pubblico che è stato travolgente anche oggi”.

AMOROSO – “Potevamo chiuderla prima, ma un passo falso ci sta. Gara due ci è servita anche per renderci conto del nostro potenziale. Agropoli è una grande squadra, ha tanti giovani ma tutti di talento. Vengo da tre partite brutte, questa serie l’ho giocata male, e questa è la prima che gioco decentemente. Non credo di poter essere ancora costante. Ho chiesto di partire dalla panchina anche perchè Italiano è molto più in forma di me”.

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