Seguici su

Basket

Fortitudo, Aradori a Sport Club: “Sulla retrocessione colpe condivise. Quest’anno in campionato siamo in crescita.”

Pubblicato

il


Pietro Aradori è stato ospite della trasmissione Sport Club su E-tv Rete 7. Il giocatore della Fortitudo Kigili Bologna ha parlato della retrocessione dello scorso anno cestistico, dei problemi societari e della nuova stagione in A2.

Per quanto riguarda le responsabilità della retrocessione, non c’è un solo colpevole. E’ stata una stagione dolorosa, colpe sia della società che della squadra. C’erano problemi in società, ma in campo ci andavamo noi giocatori. Pensiamo che già dopo la prima giornata l’allenatore si era dimesso, poi è stato un lungo rincorrere: abbiamo tutti delle colpe, è successo, ma è un passato che non si può cambiare. Per quanto riguarda quest’anno, la squadra può ancora crescere. Siamo ancora all’inizio, abbiamo fatto una preparazione atletica importante e stiamo cercando la nostra chimica. Ci stiamo conoscendo, e da settembre in poi siamo andati sempre meglio. Indietro in Supercoppa, ma in campionato siamo in crescita. Rispetto all’anno scorso, in A2 la chimica è diversa, anche se lo scorso anno di teste calde o problemi di spogliatoio non ne avevamo. Quando hai una squadra con tanti italiani hai meno differenze culturali e si parla sempre la stessa lingua. Vogliamo far reinnamorare la gente della società, dopo due anni di risultati negativi.

Al giocatore è stato poi chiesto che cosa ne pensasse della stampa che, lo scorso anno, dopo le sconfitte, gli affidava molte delle colpe del gioco.

Non lo so perchè la stampa mi desse grandi colpe dopo le sconfitte. Forse quando ci sono su di te tante aspettative, appena perdi sei il primo su cui viene puntato il dito. Io sono il primo ad averne su me stesso, ma non sono Superman, questo è uno sport di squadra e non è il tennis. Si perde e si vince insieme.

Infine, il giocatore ha parlato della nuova stagione di A2, cominciata in crescendo con una sconfitta contro Cento ma con, al momento inanellate tre vittorie consecutive, che hanno anche portato ad una posizione alta di classifica.

L’avvio di stagione è un percorso lento. Non è che se ne fai 15 in A2 automaticamente ne fai 30 in A2, è paradossale ma è più difficile. Tutti affrontano me e la Fortitudo con il coltello tra i denti. Ogni volta che vai in trasferta è la partita dell’anno, e la cosa è stimolante anche se sai che di là ci sarà gente che metterà il 110%. Ho trovato italiani di grande talento e qualità, ma che in A1 si troverebbero davanti stranieri da 35′ e non verrebbe permesso loro di avere spazio anche per sbagliare.

 

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *