Basket
Fortitudo – Aradori: “Il clima è cambiato, ma serve equilibrio. Caja mi piace molto, fa la differenza.”
La Fortitudo ha cominciato la nuova stagione con quattro vittorie consecutive. Autore di un ottimo avvio e pedina chiave dei successi della squadra si Coach Caja è stato fin qui sicuramente Pietro Aradori. Il numero 4 biancoblú è stato ospite di Sport Club nella giornata di ieri, e ha parlato del suo stato di forma, delle ambizioni del gruppo e di questioni extra-campo.
Sul suo stato di forma sfavillante – “Lo trovo un po’ esagerato. Le prestazioni individuali vanno viste assieme a quelle di squadra. In altri anni le cose andavano bene individualmente e non di squadra. Siamo partiti bene. Il risultato di squadra è l’unica cosa che conta.”
Su Coach Caja, che gli ha dato fiducia, e sulla sua indulgenza sul fronte difensivo – “Non mi fa rifiatare in difesa, se sbaglio è il primo a massacrarmi. Mi chiede tanto in attacco così come un difesa. Ho dei limiti ma usciamo dagli stereotipi.”
Sui compagni e sulle classifiche di rendimento – “Senza non saremmo 4 a 0. Caja è un ottimo allenatore, è molto rispettato ed ha un grande QI cestistico. Ha fatto la differenza in A e la sta facendo anche qua. Non è semplice scendere di livello e portare la tua idea di Basket ma lui ci è riuscito. In Fortitudo sono passati troppi allenatori, se a qualcuno non piacevo poteva mandarmi via. Caja mi piace molto.”
Sulla forza della squadra – “Non ci aspettavamo di partire in questo modo perché il nostro girone è più complicato dell’altro. Non credo che siano cambiati gli obiettivi iniziali, giochiamo per vincere, ma pensiamo una cosa alla volta. Bologna è un’arma a doppio taglio, quando vinci sei campione d’Italia mentre se perdi sei già retrocesso, serve bilanciamento. Le cose vanno bene ma potrà succedere di perdere. E non è che se vinci sei un sele e se perdi sei il peggiore dei giocatori: serve equilibrio. Solo così avremo soddisfazioni.”
Sulla prossima sfida contro Trieste – “Ogni volta la partita successiva è quella più difficile. Trieste è stata costruita per salire, sarà un bel banco di prova.”
Sulla Nuova Fortitudo e cosa è cambiato rispetto all’anno scorso – “È cambiata la presidenza. La Fossa è molto più vicina a Tedeschi di quanto fosse prima. Con Muratori si era creato un clima negativo.”
Sull’esonero di Dalmonte – “Ha avuto scontri con la proprietà. Aveva la fiducia della squadra. Ma sono cambiati tanti giocatori e se cambi tanto le cose non vanno nella giusta direzione.”
Sugli obiettivi futuri – “Cavalchiamo l’onda. Se arrivassimo a due gare dalla finale non ci tireremo indietro. Le cose devono andare nella giusta maniera.”
Fonte: Sport Club
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