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Fortitudo: Best and Worst

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Al termine di una stagione difficile e travagliata, la Fortitudo riesce a raggiungere l’obiettivo della salvezza. Nello scontro diretto che valeva una stagione intera contro Cantù, la Effe esce vittoriosa col risultato di 75-68, condannando la squadra brianzola alla retrocessione. Grandi meriti a coach Luca Dalmonte che, arrivato in una situazione disperata e nonostante i continui infortuni che hanno falcidiato il roster, ha portato la barca in porto, permettendo alla Fortitudo di ottenere con un turno d’anticipo l’aritmetica certezza di giocare il prossimo campionato di A1.

Best

Aradori e Banks. Nella partita più importante dell’intera annata, i due giocatori che nelle idee estive della società dovevano essere i leader della squadra, sono stati i grandi protagonisti della vittoria. I 2 scorer hanno combinato per 37 dei 75 punti totali della Effe. Aradori, spesso molto criticato perché protagonista di prestazioni altalenanti e di leggerezze fuori dal campo nell’arco della stagione, è stato sul parquet per tutti i 40 minuti dell’incontro, mettendoci la giusta mentalità e chiudendo il suo match con 17 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi e 24 di valutazione. L’ala biancoblu è stata fondamentale per tenere a contatto la Effe nei primi due quarti di gioco con i suoi 14 punti, mettendo poi la firma finale al match con il canestro in penetrazione e soprattutto il recupero difensivo (non propriamente nel suo repertorio) che hanno definitivamente chiuso la partita. Banks, cresciuto in modo esponenziale nella seconda parte della stagione, è stato protagonista di un’altra grande prestazione fatta di leadership e voglia. La guardia americana ha chiuso la sua partita con 20 punti in 38 minuti di impiego. Nonostante le molte palle perse (7), dovute anche alla quantità di palloni che ha dovuto gestire, Adrian ha chiuso il match con 18 di valutazione, frutto anche di 3 recuperi e 3 rimbalzi catturati.

Worst

Nessuno. Nonostante qualche giocatore abbia avuto un impatto minore di altri, tutti hanno lottato e messo la giusta intensità. Nella vittoria più importante della stagione sarebbe eccessivo trovare un peggiore. Questo successo non cancella però un campionato negativo e giocato al di sotto delle aspettative, con tante prestazioni non all’altezza per una Fortitudo partita con tutt’altri presupposti e obiettivi. Sarà ora compito della società capire (partendo dalla panchina e arrivando fino al campo) chi riconfermare e chi salutare di questo gruppo.

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