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Fortitudo, con Milano non è una bocciatura e non è un ridimensionamento: è una batosta. L’editoriale del lunedì

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C’è poco da dire, la Fortitudo Bologna non è stata all’altezza della situazione. L’Olimpia Milano ha sbranato 98-72 una Lavoropiù senza armi per poter competere contro una corazzata del genere.
L’AX Armani Exchange ha dominato dall’inizio fino alla fine della partita. Dal primo possesso fino all’ultimo.
I meneghini sono partiti subito con un 10-0 di parziale che ha tagliato le gambe ai felsinei. Kevin Punter sembrava infallibile (25 punti con 6/7 da tre), Sergio Rodriguez ha illuminato come al suo solito, in più si sono aggiunte le solide prove di Vlado Micov e Michael Roll.
La Fortitudo non ha trovato le contromosse per poter solamente impensierire la squadra di Messina. La Effe doveva giocare la più classica delle partite perfette e sperare, allo stesso tempo, in una serata negativa di Milano.

Così non è stato, anzi si può dire che è successo l’esatto opposto.
La Fortitudo non è mai riuscita a imporre il proprio gioco. Asfissiata dalla difesa dell’Olimpia, ha attaccato male con il solo Dario Hunt a “impensierire” la difesa dei padroni di casa.
È stata deludente la prestazione di tutti gli altri, soprattutto nel primo tempo, quando poi si è decisa la partita. Wesley Saunders, Adrian Banks hanno combinato zero punti nei primi 20’, Todd Withers 2.
Poi nella ripresa, le cose sono andate leggermente meglio, ma la partita ormai era più che compromessa.
Sicuramente da salvare è l’atteggiamento che la squadra di Luca Dalmonte ha mostrato. Nonostante il punteggio e la severa batosta, non si è disunita contro un avversario che ha veramente giocato ad un altro sport.
Non era con l’Olimpia che la Fortitudo doveva ottenere punti. Quindi non si può parlare certo di bocciatura o ridimensionamento.

Già domenica prossima – alle 12.00 all’Unipol Arena contro l’Happy Casa Brindisi – sarà importante riprendere la marcia.
La Lavoropiù ora si trova in un limbo. Tra la zona retrocessione e la zona playoff. Dalmonte – giustamente – predica calma. Bisognerà affrontare una partita alla volta e poi vedere tra qualche settimana a che punto sarà lo stato dell’arte. Il calendario certamente non è stato benevolo con i biancoblu che si trovano ad affrontare partite complicate una dietro l’altro. 
Il mondo Fortitudo è sempre stato caratterizzato da grandissimi momenti di gioia alternati a grandi delusioni. Ora l’ambiente deve rimanere compatto e andare avanti per la propria strada con fiducia.
La sconfitta a Milano ci sta (prima in trasferta dell’era Dalmonte), ma ora è tempo di voltare pagina.

 

Foto: Fortitudo Pallacanestro Bologna 103/ Valentino Orsini

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