Basket
Fortitudo Bologna, tra mercato in uscita e la ricerca di un’identità. L’editoriale del lunedì
È stato un weekend senza basket giocato per la Fortitudo Bologna. La Lavoropiù infatti ha osservato il turno di riposo obbligato dopo l’esclusione dal campionato della Virtus Roma.
Proprio contro la squadra capitolina, l’Aquila aveva perso nella prima giornata di campionato. Risultato che aveva lasciato presagire poche cose positive.
Infatti poi così è stato fino al momento dell’esonero di coach Meo Sacchetti.
Con l’arrivo di Luca Dalmonte le cose sono cambiate. Quattro vittorie in Serie A e un salto in classifica che ha permesso ai biancoblu di lasciare l’ultima posizione in griglia.
Dopo gli ottimi successi con Cremona, Venezia e Cantù, nell’ultima giornata però è arrivato il K.O. contro Trieste.
Con l’Allianz è stata una brutta prestazione che la squadra e lo staff tecnico avrà sicuramente analizzato.
La Fortitudo, nonostante la sosta, non ha perso il ritmo partita perché martedì è stata impegnato nel quinto turno di Basketball Champions League. All’UnipolArena il Pinar Karsiyaka ha fatto valere tutto il suo strapotere (il terzo posto nel campionato turco non è un caso) e ha lasciato la Lavoropiù ancora a secco in Europa.
Ora la testa degli uomini di coach Dalmonte è rivolta a domenica quando andranno a Varese. Quella con la Openjobmetis è una partita ancora incerta per via dei problemi legati al Covid della squadra di coach Massimo Bulleri. Solo nei prossimi giorni sapremo se si disputerà.
Se si dovesse giocare sarà fondamentale tornare a casa da Masnago con i due punti per allontanarsi maggiormente dall’ultima posizione in classifica.
Che Fortitudo troveremo ancora è un rebus. Sembra ormai prossimo il rientro di Pietro Aradori. Senza di lui l’Aquila aveva trovato degli ingranaggi anche funzionali. Ora avrà un’arma in più, in particolare dal punto di vista offensivo.
Chi ne farà le spese sarà Mattia Palumbo che vedrà diminuire il proprio minutaggio. Il classe 2000 ex Treviglio in queste partite è stato assieme a Leonardo Totè, uno dei migliori e delle note più liete. Ha mostrato sul campo personalità e anche qualità. Il rientro di Aradori probabilmente lo toglierà dalle rotazioni ed è per questo che la società – vista la presenza anche di Wesley Saunders in quel ruolo – sta pensando ad un prestito in Serie A2 per farne proseguire la crescita. Palumbo è un giocatore su cui la Fortitudo crede molto e su cui ha investito parecchio come dimostra il lungo contratto firmato in estate.
Ma il pezzo grosso in uscita è senza dubbio Ethan Happ. Il lungo americano ex Cremona in settimana si è recato a Sassari dove ha svolto le visite mediche. Se idoneo Happ è pronto a firmare il contratto con la Dinamo di coach Gianmarco Pozzecco.
La Fortitudo perderebbe una delle gemme prese in estate e probabilmente tornerebbe ad una rotazione troppo corta e rischiosa nel reparto dei lunghi. Totè ormai Dalmonte lo vede come un 4, ma per i centri c’è lo sgraziato Dario Hunt e il veteranissimo Marco Cusin. Il rischio di una coperta troppo corta c’è.
Il contratto di Happ è pesante e una sua cessione dietro a buy-out però potrebbe rappresentare per la società puro ossigeno.
Comunque nei prossimi giorni avremo notizie al riguardo più certe. Nel frattempo la Fortitudo deve trovare quell’identità che per un motivo o per un altro (prevalentemente per problemi di infortunio) non ha mai trovato e cercare di salvare una stagione veramente complicata.
Foto: Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro Bologna 103
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