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Fortitudo Bologna: vittoria brutta, sporca ma è ossigeno puro. L’editoriale del lunedì

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Il batticuore e la gioia sprigionata al cielo dopo il consulto degli arbitri all’instant replay ormai è diventato un must della storia della Fortitudo Bologna.
Certo, l’emozione del canestro di Ruben Douglas, quello che è valso lo storico scudetto biancoblu a Milano nel 2005, è impareggiabile, ma anche quella di venerdì sera non è stata niente male. Quando gli arbitri hanno decretato fuori tempo massimo il canestro da tre di Petteri Koponen, la Lavoropiù si è tolta un grandissimo peso dalle spalle.
La Effe veniva da una delle settimane più difficili della recente storia del club. Dopo tre pesanti sconfitte consecutive, la società – il presidente Christian Pavani in particolare – ha deciso di bloccare temporaneamente gli stipendi ai giocatori.
L’atteggiamento delle ultime partite non è piaciuto ai vertici biancoblu e da qui la decisione. Una scelta molto pesante con l’intenzione di portare ad una reazione nei giocatori.
Sotto osservazione gli uomini americani di Luca Dalmonte. E la risposta è arrivata subito, in particolare di Dario Hunt e Adrian Banks.

Purtroppo la Fortitudo ha perso durante il primo tempo gli altri due elementi: Wesley Saunders dopo 4’, Todd Withers dopo 14’.
La Lavoropiù con le rotazioni asciugate al massimo, in emergenza trova il meglio di sé. Come successo con Venezia e Cantù, anche con Reggio Emilia in queste condizioni i biancoblu fanno emergere il meglio. Ed ecco la vittoria, sudata, voluta e alla fine quasi sfuggita di mano.
La Fortitudo a gara praticamente conclusa ha rischiato di scialacquare 6 punti in soli 4 secondi. Il finale del thriller è ormai noto a tutti: la Fortitudo muove la classifica e torna alla vittoria.
Dato singolare è quello che vedi i felsinei a due punti sia dai playoff che dall’ultimo posto della classifica.
Contro una Reggio Emilia in grandissima crisi, si è visto un enorme Dario Hunt da 22 punti e 9 rimbalzi. Niente male neanche l’apporto di Adrian Banks, top scorer con 23 punti.

Per il successo sulla UNAHOTELS comunque va applaudito la prestazione di squadra e non dei singoli, fermo restando che a tratti è stata una partita tutt’altro che bella.
Ora la testa andrà al derby. Bisogna vedere le condizioni di Sanders e Withers. Contro la Virtus è una partita a sé, vale più dei due punti in palio anche se in questo momento i pronostici sono tutti sbilanciati da una parte. La Fortitudo però ha l’obbligo di presentarsi con lo spirito giusto, soprattutto perché giocare la stracittadina nella maniera sbagliata sarebbe l’errore più grosso da poter fare. 

 

Foto Fortitudo Pallacanestro 103 Bologna/ Valentino Orsini 

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