Fortitudo Bologna
Alla prova del 9: la preview di Fortitudo-Torino
Domani la Fortitudo torna al PalaDozza per affrontare Torino nella nona partita da inizio campionato: che match sarà?
“Te ne intendi di ippica?” parte 2. Ma questa volta a parti invertite. Un punticino di differenza è costato alla Fortitudo, impegnata a Rieti mercoledì, la quarta sconfitta su cinque trasferte, in una gara che ha messo in luce una volta in più le gravi lacune difensive di una squadra che fatica, nel gioco e negli interpreti, a trovare continuità.
Domani, con una classifica ancora incerta, come prevedibile dopo appena otto giornate, e un bottino di 4 vittorie e altrettante sconfitte che lasciano un po’ di amaro in bocca, la Fortitudo torna quindi sul parquet di casa. Il match al PalaDozza contro Torino rappresenta un’occasione per rialzare la testa e difendere il “fortino” casalingo in attesa di una svolta che la Fossa spera possa arrivare anche nelle trasferte.
Alcuni problemi
A Rieti, la squadra ha replicato il basso punteggio dei playoff di pochi mesi fa. Il risultato è stato quindi diverso, e alcune criticità sono emerse con chiarezza. Innanzitutto, la fase offensiva biancoblu ha rivelato carenze in fase di costruzione e di impostazione della manovra, con diversi giocatori costretti a prendersi il tiro della speranza con forzature senza logica in momenti cruciali del match.
Poi, una ulteriore analisi della sconfitta rivela altre difficoltà a rimbalzo (differenza di 11 complessivamente) e nella leadership in campo. Aspetti che la squadra sperava, almeno a inizio anno, di affidare a Gabriel. Tuttavia, la sua presenza non ha finora colmato il divario, risultando in una media momentanea di -3 rimbalzi rispetto a quella di Ogden, e un atteggiamento in attacco finora troppo passivo, con forzature a cui forse era meglio rinunciare. E infine, anche la panchina ha avuto alti e bassi: Panni è apparso in difficoltà, Battistini poco incisivo, Sabatini troppo impulsivo quando sarebbe servita calma e Cusin limitato fisicamente.
Verso Fortitudo – Torino
C’è attesa per capire le condizioni di Aradori, ma soprattutto del capitano Fantinelli, la cui presenza domenica è cruciale. Intanto, Cagnardi ha già comunicato che non ci saranno nè Cusin nè il numero 4: due assenze pesanti, che potrebbero avere un ruolo decisivo specialmente nell’arco di più frazioni. Dall’altra parte del parquet ci sarà Torino, guidata da Matteo Boniciolli, ex di lunga data che non tornava al PalaDozza dai tempi del derby con Vukcevic. Nonostante le difficoltà iniziali, tre vittorie e ben sei sconfitte, Torino è una squadra insidiosa.
Una squadra insidiosa
Il calendario di inizio stagione regolare ha messo alla prova i piemontesi con partite complicate, contro avversarie candidate alla promozione o comunque di alta fascia: Verona, Udine, Rimini e Forlì. Sconfitte che hanno inevitabilmente portato ad una situazione, a livello di ambiente, particolarmente negativa, a cui i gialloneri cercheranno di dare subito una scossa.
Nel turno precedente Torino ha subito una debàcle pesante contro la squadra di Martino, in seguito ad un primo tempo da horror. Tuttavia, Torino vanta alcuni giocatori che, se in giornata, possono rivelarsi mine vaganti. Tra i protagonisti gialloneri spicca l’ala Taylor, che vanta 18.1 punti e una media del 40% da tre, seguito dal lungo Ajayi, che sfiora la doppia doppia di media con 14.8 punti e 9 rimbalzi. Nel reparto italiani, l’ex biancoblu Montano contribuisce con 7 punti di media. Da tenere d’occhio, infine, la guardia Severini e i due play Schina e Gallo, che si alterneranno per cerca continue e differenti soluzioni offensive.
L’appuntamento è fissato per domenica 10 novembre alle ore 18:00, in diretta su LNP e Radio San Luchino.
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