Fortitudo Bologna
Cagnardi: «Stasera la chiave è stata la reazione d’orgoglio»
Il commento di coach Devis Cagnardi al termine di Fortitudo-Verona, battaglia vinta dai biancoblù 70-67
La Fortitudo lotta e porta a casa 2 punti pesantissimi contro Verona, mantenendo il Paladozza inviolato. L’altalena di emozioni del primo appuntamento domenicale ha lo zampino del duo a stelle e strisce Freeman-Gabriel, un vero e proprio fattore. Molto soddisfatto coach Devis Cagnardi a fine partita, felice della reazione dei suoi.
Le parole di coach Cagnardi
Il commento di coach Cagnardi: «Quella di stasera è una vittoria importante, arrivata in una partita molto difficile sia fisicamente che tecnicamente. Verona è una squadra buonissima, profonda, fisica e ottimamente allenata. I ragazzi sono stati bravi nell’approccio sia energetico che tattico, le scelte da parte nostra sono state precise per togliere la loro bocca da fuoco. Sapevamo che avrebbero avuto, tuttavia, altre frecce. Il secondo quarto ci ha visto fare molta fatica dal punto di vista fisico-atletico, abbiamo commesso troppi errori con qualche giocatore entrato dalla panchina, non eravamo pronti nella concentrazione. Abbiamo pagato questo, andando in affanno. 22 punti subiti sono tanti ma non troppi, siamo andati in bonus subito, ne abbiamo segnati 13 in attacco andando fuori giri rispetto a un primo quarto vero, buono».
«Nel terzo parziale siamo andati sotto di 8. Qui da parte nostra c’è stata la parte migliore per reazione d’orgoglio. Credo sia arrivata sia perché giocavamo davanti al nostro pubblico e sia perché ci abbiamo messo del nostro per questo. Si sono visti stop difensivi degni di nota, siamo stati cinici nei momenti chiave. É stata una partita tatticamente intelligente su quelli che erano i loro limiti difensivi, in difesa la differenza l’hanno fatta i rimbalzi, dato che loro sono primi in questa statistica nel campionato».
Nel finale le triple di Penna hanno spaventato: si tratta di disattenzioni limabili?
«Il killer insinct è una caratteristica di chi fa canestro e caccia indietro la rimonta degli avversari: per noi potrebbe essere un Aradori. Il killer lo abbiamo avuto in una partita punto a punto, abbiamo piazzato dei break che hanno riaperto la forbice tra noi e loro. Le triple di Penna nascono da un errore tattico da parte nostra».
Arriva Menalo: come si inserirà in questa Fortitudo?
«Ho giocato contro in finale playoff contro lui mentre era a Trieste, lo conosco bene. Menalo è un prospetto di alto livello in Italia. Deve maturare concretezza, che deve trovare giocando, ma lo vedo come un giocatore all around, non è 3 puro ma può farlo, anche se è più centrato nel 4 e come 5 atipico. Ci può aiutare e ha centimetri, che sul mercato sono rari in Italia. Abbiamo avuto grande fortuna e una grande occasione, questo è merito della società. Non si sono fatti sfuggire un giocatore richiesto da tanti. Per me è un vantaggio avere un giocatore in più, non vedo l’ora di averlo con noi».
Una statistica negativa: i tiri liberi. 42% oggi, una delle peggiori squadre in questa statistica.
«Si tratta di un dato importante, a volte storpiato dal fatto che abbiamo un lungo che gioca moltissimo. Lo 0/4 finale della partita è arrivato da giocatori affidabili, la vedo come una cosa successa e non come una cosa assoluta. Si tratta di una questione individuale ma che dobbiamo limare. Dopo Nardò abbiamo aspettato molto questa partita. Siamo però anche la squadra che fa più assist, vorrei che fossero enfatizzati anche questi dati e non solo quelli negativi».
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