Fortitudo Bologna
Caja: «Complimenti a tutti, siamo ancora al 60%»
La Fortitudo vince e convince al Paladozza contro la Libertas Livorno. Il commento di Attilio Caja a fine gara
La “nuova” Fortitudo di Caja riparte col botto e decide di rompere il ghiaccio nella maniera migliore: vincendo. Contro la Libertas Livorno finisce 82-61, risultato bugiardo per l’andamento della partita, a lungo giocata punto a punto o quasi. Bene Gabriel, finalmente, ma soprattutto bene la difesa, finalmente tornata a carburare. merito di Caja? Probabile. Il coach biancoblù riavvolge il filo rispetto all’anno scorso, facendo della fase difensiva ancora una volta il suo marchio di fabbrica.
Le parole di coach Attilio Caja dopo Fortitudo-Livorno
Il commento di coach Caja: «Voglio ringraziare tutto il pubblico per gli applausi e l’accoglienza. Eravamo rimasti a quando la Fossa mi aveva fatto commuovere, ora ero più preparato. Complimenti ai miei per la vittoria, non era una partita scontata: non basta il cambio allenatore per vincere. Sono stati bravi non solo in settimana ma stasera a fare tante cose giuste. Gabriel e Fantinelli hanno fatto moltissimo, hano permesso agli altri di giocare in scioltezza. Anche Bolpin ha trovato ottimi spazi. Il nostro modo di attaccare è cambiato, in difesa ci sono cose nuove e non abbiamo ancora automatizzato le cose da fare. Vittoria importante, non scontata. Ci aspettiamo che tutti crescano, quando ci sono assenze serve il contributo di tutti».
Quella di stasera è stata una Fortitudo con una faccia diversa: «Oggi siamo al 60% delle nostre possibilità. C’è margine in difesa, sulla fluidità offensiva, ma sono cose che si ottimizzano col tempo. Anche la condizione fisica è importante. Partiamo da qui, nei rimbalzi Gabriel ci ha aiutato e ha messo il corpo a disposizione della squadra. Lui è un grande giocatore e lo dimostra davanti e dietro. Panni non è questo, ha fatto partite diverse, così come Battistini. Tra due giorni si gioca di nuovo e ogni partita è importante. Vedremo se Aradori potrà giocare sulla base degli allenamenti, non gli darò pressioni, lui deve giocare quando conta veramente. Gli altri sono sufficienti per farcela con tutti».
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