Caja: «Dove non arriveranno le gambe dovrà arrivare il carattere»

La Fortitudo si rimbocca le maniche ed è pronta a lanciarsi in un emozionante 2025. Domani andrà in scena l’ultima giornata del girone d’andata: al Paladozza è attesa Udine, corazzata che con pazienza ha scalato la montagna appaiandosi a Rimini in cima alla classifica. Dal canto loro, i ragazzi di Caja sono chiamati a rispondere presente dopo l’opaca prestazione di Pesaro, dove i biancoblù hanno retto solo un tempo. Intanto, non sono mancate novità negli ultimi giorni: l’arrivo di Vencato, già testato a Pesaro, e i saluti di Giordano, approdato a Mestre.

Il prepartita di coach Attilio Caja

Ecco il commento di coach Caja alla viglia della sfida con Udine. «Nonostante faccia allenamenti con il bilancino per non sovraccaricare, si arriva in certe partite dove non si è con le batterie piene, ma anzi sono un po’ scariche. L’infortunio di Gabriel a Pesaro non è una scusante, ma resta il nostro terminale principale. Non mi piace fare il bollettino di quelli che dicono ‘abbiamo fatto la settimana dura, complicata’. Non lo dico mai perché non voglio scuse non per me, ma per eventuali giocatori fragili che possano usarlo come alibi. Non ci devono essere scusanti. Dove non arrivi con il fisico e le gambe devi arrivare con la testa e il carattere».

«Ai giocatori faccio sempre un esempio. Il maratoneta fa i 42 km ai 2’30” al km. Un giocatore di basket non riesce neanche a fare il primo km a 2’30”… Ma negli ultimi 300 metri il maratoneta fa lo sprint. Dopo 42 km, a 2’30” al km, lo sprint lo fai solo di cuore e di carattere. Quando sei stanco di gambe devi tirare fuori questo. Con Pesaro è mancato un po’ questo ed è quello che mi dispiace di più. Ora vediamo di ripartire, con Udine sarà un altro big-match e vogliamo farci trovare pronti».

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