Fortitudo Bologna
Capodanno senza botti, la Fortitudo crolla a Pesaro 82-61
La Fortitudo non riesce a contenere Pesaro e cade nell’ultima partita del 2024. Unica nota positiva la prestazione di Aradori
CARPEGNA PROSCIUTTO BASKET PESARO 82-61 FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA (26-11;18-26;17-11;21-13)
Carpegna Prosciutto Basket Pesaro: Petrovic ne, Zanotti 12, Lombardi 4, Bucarelli 8, King 9, De 6, Imbrò 3, Maretto 8, Stazi ne, Cornis ne, Ahmad 32. All. Leka.
Flats Service Fortitudo Bologna: Vencato, Fantinelli 6, Mian, Cusin 4, Panni 3, Bolpin 3, Battistini 4, Gabriel, Aradori 25, Freeman 16. All. Caja.
Come avrebbe fatto la Fortitudo se non avesse avuto Aradori in campo è una domanda che probabilmente ha fatto rabbrividire diversi sostenitori biancoblù. Natale non porta con sé regali, ma grandi amarezze. Sul campo di Pesaro c’è una sola squadra, quella di casa, mentre l’Aquila si squaglia nel secondo tempo, sostenuta solo dal suo numero 4 Pietro Aradori. Confusione, nervosismo, l’ultima partita del 2024 fa tornare fantasmi del passato, dato atto alla squadra di Leka di aver disputato una partita ordinata (vantaggio per tutti i 40′) con un super Ahmed, autore di 32 punti.
La cronaca di Pesaro-Fortitudo: primo tempo
Quintetti iniziali:
Carpegna Prosciutto Basket Pesaro: Ahmad, Zanotti, Lombardi, Maretto, Bucarelli.
Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman.
É una partita importante ed è palpabile da molto prima del fischio d’inizio: dopo un preambolo degno della piazza di Rai 2, finalmente ha inizio la sfida attesa come la Christmas Night oltreoceano. La tensione si legge già nei primi cambi di fronte e l’unico che pare non sentirla è Ahmad, che tutto solo firma l’11-2 iniziale che fa smaltire a Caja, nel timeout, il pranzo di Natale. Si stappa (anche se senza fiammate significative) il tappo Fortitudo, che butta nella mischia la new entry Vencato, il rientrante Cusin e Aradori, ancora in fase di rodaggio. C’è tempo per la persa del battezzato, il 2/2 ai liberi di Cusin e l’ennesima bomba di Ahmad: i primi orrorifici 10′ si chiudono 26-11 in favore di Pesaro.
Si ricomincia nella maniera più calma possibile, con un cortese scambio di opinioni tra Leka e Caja in merito a qualche chiamata dei fischietti. Non si frena la vena realizzativa di Ahmad, che respinge ogni timido tentativo di ricucire lo strappo da parte dei biancoblù. A tirare la carretta è la coppia Aradori-Panni, che con pazienza e un pizzico d’ignoranza firma il -7 a 4′ alla pausa lunga. Nonostante la piccola rimonta la Effe si dispera, dato che Gabriel è costretto a dirigersi verso gli spogliatoi per un dolore al ginocchio. Al gioco da 3 punti di Pesaro risponde con quello da 4 Aradori, unico baluardo della fase offensiva dell’Aquila (17 dopo 20′). La sirena suona sul 44-37: la sfida è ancora aperta.
Secondo tempo
Inizia in maniera più caotica il secondo tempo, con falli e perse che piovono da ambo i lati. La frenesia premia Pesaro, che sfrutta i falli in attacco dei biancoblù e i tanti rimpalli conquistati. L’inchiodata in contropiede di Ahmad vale il +19 per i padroni di casa, mentre la Fortitudo non riesce a trovare il bandolo della matassa, rullata dall’intensità e dal ritmo pesarese. Crolla anche la difesa nell’1 vs 1 dell’Aquila, Battistini per una che ne fa 10 ne combina e tutto sommato il 61-48 sul quale si va all’ultima pausa appare quasi generoso, dopo la poca sostanza vista nel terzo quarto da parte dei biancoblù.
Si arriva dalle parti del -20, con Aradori unico rimasto a bombardare dalla linea da 3. Scivola la partita dalle mani dell’Aquila, schiacciata alla voce rimbalzi e annichilita dalla capacità di fare canestro da parte della squadra di Leka. Scorre rapidamente il cronometro in una partita dove la Fortitudo ha capito davvero poco o niente, con unica giustificazione, anche se parziale, l’uscita anticipata dalla sfida di Gabriel. Seconda sconfitta del Caja bis: finisce 82-61.
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