Fortitudo Bologna
Fortitudo distratta e frettolosa: al PalaFlaminio vince Rimini 74 a 66
I biancoblù di Coach Cagnardi rimandano ancora la prima vittoria in campionato: al PalaFlaminio passa Rimini grazie ad una grande prestazione di Grande e Johnson.
RIVIERABANCA BASKET RIMINI – FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 74-66 (16-17, 12-20, 22-12, 24-17)
Rivierabanca Basket Rimini: Justin Johnson 25 (4/10, 5/6), Alessandro Grande 18 (2/8, 4/9), Pierpaolo Marini 12 (2/6, 1/7), Gora Camara 10 (3/3, 0/0), Stefano Masciadri 9 (1/3, 2/2), Simon Anumba 0 (0/1, 0/1), Alessandro Simioni 0 (0/0, 0/1), Francesco Bedetti 0 (0/0, 0/2), Giovanni Tomassini 0 (0/0, 0/0), Mattia Ruggeri 0 (0/0, 0/0), Nicola Amaroli 0 (0/0, 0/0), Simone Bonfè 0 (0/0, 0/0)
Flats Service Fortitudo Bologna: Kenny Gabriel 15 (3/4, 3/11), Fabio Mian 15 (2/5, 3/9), Riccardo Bolpin 10 (2/4, 2/4), Deshawn Freeman 10 (5/8, 0/1), Matteo Fantinelli 4 (2/6, 0/2), Gherardo Sabatini 4 (2/5, 0/2), Marco Cusin 4 (2/3, 0/0), Leonardo Battistini 4 (1/3, 0/0), Alessandro Panni 0 (0/0, 0/1), Nicola Giordano 0 (0/0, 0/0), Nicolò Braccio 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Bonfiglioli 0 (0/0, 0/0)
Arbitri: Miniati, Marco Attard, Marzulli
Altra sconfitta per la Fortitudo, la seconda consecutiva, che rimanda la prima vittoria e i primi due punti in campionato. Partita in equilibrio per un tempo, poi nel secondo aumentano le disattenzioni della truppa di Coach Cagnardi in difesa e paga soprattutto l’eccessiva frenesia offensiva. Per cercare di recuperare in fretta lo svantaggio e chiudere la pratica con netto anticipo, i biancoblù accelerano la manovra in troppe occasioni, tentando tiri senza ritmo e inefficaci forzature. Ottima prova invece di Rimini, trascinata da Grande e uno straripante Johnson.
La cronaca di Rimini-Fortitudo
Quintetti iniziali:
Rivierabanca Basket Rimini: Anumba, Camara, Grande, Johnson, Marini. All. Dell’agnello.
Fortitudo Flats Service Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman, All. Cagnardi.
Seconda trasferta consecutiva per la Fortitudo, chiamata a riscattare la brutta sconfitta all’esordio contro Milano. Un match, il precedente, che ha evidenziato molti limiti difensivi della squadra di Coach Cagnardi. Per gli ospiti ritorna Mian, assente nella prima giornata per la nascita del figlio. In un PalaFlaminio tutto esaurito contro Rimini quindi in scena una sfida particolarmente importante per i biancoblù, per rientrare subito nella corsa alle prime posizioni di classifica e per testare il proprio livello contro una squadra notevolmente potenziata dal mercato rispetto alla passata stagione durante l’estate. Per i padroni di casa indisponibili Robinson e Tomassini.
Primo quarto
Partenza nel quintetto iniziale della Effe per Mian, al rientro in campo dopo l’assenza della prima giornata. Subito ritmi alti in avvio con i padroni di casa che con Johnson da tre vanno subito in vantaggio di tre punti. Proprio Mian successivamente mette il turbo ed in due azioni consecutive va a canestro con due ottimi Close-Out da dentro l’area. Rimini si schiera subito a zona in difesa e per i primi minuti la scelta paga, visti gli zero errori commessi dall’attacco biancoblù.
Le due squadre corrono e lanciano il pallone a grande velocità in attacco, ma questo porta inevitabilmente ad alcuni errori da entrambe le parti. Arrivano poi da sotto canestro i primi punti della gara firmati dall’accoppiata biancoblù a stelle e strisce, mentre per Rimini è l’attesissimo Marini a sbloccare il tabellone dopo alcuni minuti di errori di distrazione e forzature.
La Effe di Cagnardi prova ad alzare la pressione sul portatore di palla, ma anche a causa di alcune forzature da tre di Gabriel e delle palle perse di Fantinelli in impostazione la squadra non riesce ad ingranare. Tuttavia, le soluzioni offensive appaiono equilibrate e intelligenti, con l’evidente necessità di trovare ancora però fluidità. Sfruttando la spinta del palazzetto, Rimini trova soluzioni dall’arco anche grazie ad un illuminante Marini, che supera il suo marcatore in diverse occasioni trovando canestri semplici. La difesa rivedibile dei biancoblù porta Cagnardi, sul 16 a 9 in favore dei padroni di casa, a chiamare Time-Out.
Al rientro, Sabatini per gli ospiti trova un ottimo canestro per cercare di rivitalizzare i suoi, ma poco dopo gli scarichi eccessivi e gli Extra Pass portano ad altre palle perse. In difesa, invece, in due occasioni i raddoppi funzionano, e anche Rimini rallenta. Proprio queste difficoltà permettono alla Effe di tornare sul -1 grazie ad un parziale positivo di 0-6: ritorna l’equilibrio al Flaminio. Dopo il Time-Out, questa volta chiamato da Coach Dell’Agnello, la Fortitudo torna in campo ancora più concentrata e con Freeman, che fa a sportellate vicino al ferro, trova il primo vantaggio biancoblù della gara. Con sette decimi di secondo ancora da giocare, Bolpin prova a tirare da metà campo ma colpisce il tabellone. Il primo quarto si chiude 16 a 17 in favore degli ospiti.
Secondo quarto
Rimini concede tre rimbalzi offensivi in avvio di secondo quarto, ma la Effe non trova la via del canestro. Confermata, in difesa, la pressione molto alta degli uomini di Cagnardi, soluzione che si rivela efficace. Con Bolpin gli ospiti trovano altri tre punti, mentre Rimini non trova l’appoggio vincente per circa due minuti e mezzo di gioco. Punteggi tennistici in questa fase di partita, con continui errori da una parte e dall’altra, specialmente dalla lunga distanza.
La retina si sblocca per i padroni di casa soltanto ai liberi, poi con Masciadri Rimini trova il fondo della retina dall’arco e la partita torna nuovamente in totale parità. Complice però un tecnico chiamato a Cagnardi, i biancorossi tornano ancora in vantaggio. A differenza dell’esordio, questa volta è l’attacco della Fortitudo ad essere troppo morbido: tanti gli appoggi sbagliati da sotto il ferro. L’Aquila in seguito si riprende e si aggrappa a Mian per tornare a condurre a meno di 5 minuti dall’intervallo lungo. Si alternano in seguito una serie di grandi azioni, di gruppo ed individuali, che aumentano il punteggio, il quale rimane però in sostanziale equilibrio.
Da possibile vantaggio Rimini torna nuovamente sul -4 e poi sul -6: la squadra di Dell’Agnello trova molte difficoltà al tiro, complici le rotazioni ridotte e la pressione a tutto campo dei biancoblù. Un’altra palla rubata e la Effe prova a scappare: Gabriel inchioda con una schiacciata che fa tremare il Flaminio e poco dopo con una tripla dal logo punisce in chiusura gli ampi spazi concessogli. Lo statunitense indica la Fossa e chiude il secondo quarto 28 a 37. In difesa la squadra di Cagnardi in questo primo tempo ha alzato una barricata, mentre in attacco ha sfruttato le occasioni, imparando dagli errori dell’esordio.
Terzo quarto
Avvio di 5-0 per Rimini, che con una tripla di Johnson fa schizzare in piedi il Flaminio. Ritmo completamente diverso per i padroni di casa, a cui risponde però il capitano biancoblù con grande grinta. Camara-Gabriel e si alzano ulteriormente i giri del motore: rimane in controllo la Effe di 7 punti. Seguono un’acrobazia di Johnson, una tripla frontale di Grande e una stoppata di Camara: i biancorossi tornano sul -1 e la Effe sembra poter perdere l’inerzia del match.
Terzo quarto di gara sicuramente più intenso per le due squadre dopo un finale di primo tempo con le squadre impallate. A 4 minuti dal termine Justin Johnson sale in cattedra: due canestri improvvisi consecutivi e ribalta completamente la partita, andando sul +2. Zampate che riportano in piedi i padroni di casa, trascinati dalle sue stelle. Perdurano i problemi in difesa nei confronti dei tiratori avversari per la Fortitudo, ora leggermente sfiduciata.
Con grande coraggio, energia e grandi giocate, la RBR va ancora a segno da tre con Masciadri e la Effe è costretta ad aumentare ulteriormente la pressione in difesa. La palla a questo punto della partita viaggia da una parte all’altra con grandissima velocità, ma questo porta le formazioni a sbilanciarsi in campo ed allungarsi e cresce la confusione in campo. A 45 secondi dal termine Cusin schiaccia in Post e riporta la Effe ancora a contatto nel punteggio. Risultato in totale equilibrio a fine terzo quarto: 50 a 49 per i biancorossi.
Quarto quarto
Fade-Away di grande classe di Cusin in apertura e la Fortitudo ritrova subito il vantaggio. Risponde però subito Masciadri, e nuovamente botta e risposta tra Fantinelli e Johnson. Ultimi 10′ ad alta tensione, con l’Aquila che rincorre senza trovare però la giusta continuità in fase offensiva. L’inerzia del match sembra spostarsi completamente a favore dei padroni di casa quando Anumba realizza una stoppata ai danni di Freeman e, poco dopo, quando Grande segna una tripla in caduta sulla sirena. Cadendo, però, quest’ultimo si infortuna, e il gioco si ferma per qualche istante.
Sei minuti alla fine: la Fortitudo evidenzia ancora frenesia, ansiosa di provare a riaprire l’incontro. Bolpin si mangia un canestro già fatto e lo segue Mian: i piccoli dettagli pesano sul risultato. Momento di difficoltà della Effe, che subisce la fuga dei biancorossi di Dell’Agnello: -5. Quando sembra finita, Cagnardi chiama un Time-Out, e i biancoblù rientrano in campo con una reazione straripante. Una palla persa a metà campo, una schiacciata da Highlights di Gabriel, un canestro da sotto il ferro: la Fortitudo reagisce e torna nuovamente sul -1, in una partita emozionante e ricca di sorpassi e controsorpassi: 60 a 59.
Palla in mano alla Effe dopo una stoppata ancora dello statunitense ex Brescia, che però è frettoloso e tenta una tripla impossibile con tanto spazio davanti per aggredire il ferro. Segue un’altra sua ingenuità, quando con un tentativo di tripla tocca la linea di bordo campo. Segue una situazione che cambia nuovamente l’inerzia: un clamoroso Coast to Coast di Gora Camara con un libero supplementare fa esultare e il Flaminio, ormai una bolgia infuocata a livello di entusiasmo.
Freeman ha l’opportunità di accorciare le distanze ai liberi ma fa 0 su 2. Con questi errori e la tripla di Grande si chiude psicologicamente la partita. Fortitudo con le spalle al muro, sul meno 7 solo Fantinelli tiene in piede i suoi spezzando l’urlo dei tifosi biancorossi. Marini poi conquista un fallo fondamentale e segna entrambi i liberi, mentre dall’altra parte un altro fallo di sfondamento chiamato ai danni della squadra di Cagnardi vale il pallone in mano per i padroni di casa, ormai in pieno controllo del match e del risultato.
Rimini-Fortitudo 74-66
Marini a 35 secondi dalla fine chiude ufficialmente la sfida portando Rimini sul +9. Sabatini prova a reagire con un canestro in velocità, Camara risponde con un libero ma Bolpin con una tripla di enorme difficoltà avvicina i suoi al risultato. Tuttavia, è troppo tardi, e la corsa non basta più. La RBR porta a casa il derby emiliano con la Fortitudo vincendo 74-66: altra prova rivedibile per i biancoblù, ancora a caccia dei primi due punti stagionali in campionato.
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