Fortitudo Bologna
Fortitudo finalmente corsara, a Vigevano finisce 71-78
La Fortitudo torna a trovare la vittoria in trasferta e porta a casa 2 punti importantissimi sul campo di Vigevano. Gabriel dominante
ELACHEM VIGEVANO 1955 71-78 FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA (16-25;20-19;21-14;14-20)
Elachem Vigevano 1955: Leardini 8, Taflaj 10, Oggioni ne, Mack 18, Galassi 2, Oduro 12, Strautmanis 4, Stefanini 12, Tedoldi ne, Peroni 5, Jerkovic. All. Pansa.
Flats Service Fortitudo Bologna: Giordano, Aradori ne, Gabriel 20, Battistini 4, Menalo 6, Bolpin 9, Panni, Mian 21, Fantinelli 8, Freeman 10. All. Caja.
Se serviva certificare ulteriormente che questa Fortitudo ha cambiato volto, stasera le famose conferme della famosa “Cura Caja” sono arrivate. La Effe torna a vincere lontana dal Paladozza e mette in cascina 2 punti d’oro ai danni di Vigevano, al quale va dato il merito di averci provato fino all’ultimo istante. Partenza fulminea, poi una brusca frenata nel terzo quarto, roba che fa riaffiorare ricordi non troppo antichi: a levare le castagne da fuoco ci pensa Gabriel, uno di quelli che questo genere di dinamiche le viveva, fino a qualche partita fa, sicuramente non da leader. L’ala grande si prende l’Aquila sulle spalle e nel finale è tutto più facile del previsto. Bene anche Mian, top scorer di serata, ma soprattutto bene la Fortitudo, che risblocca la voce trasferta dopo le fatiche degli ultimi tempi.
La cronaca di Vigevano-Fortitudo: primo tempo
Quintetti iniziali:
Elachem Vigevano: Leardini, Peroni, Mack, Oduro, Stefanini.
Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman.
Buona partenza della Fortitudo, che alza subito i toni dalla distanza grazie a Mian e Bolpin (e, mai visto da inizio anno, nemmeno un tentativo da Gabriel dopo 5′). L’americano con la numero 5 mette comunque una gran fotta nelle retrovie, andando a posterizzare Mack e poi regalandosi la bomba del 7-15. Vigevano soffre l’aggressività della Effe, arriva una stoppatona anche del Fante (che ormai potrebbe anche allenare, pulire il campo e diventare addetto ai 24′ secondi) e i padroni di casa sono costretti a trovare soluzioni costruite a fatica e lontane dal ferro. Tripla di Mian (la terza), poi la preghiera di Vigevano si spegne lontano dal ferro: fine primo quarto, 16-25 Fortitudo.
Giordano si fa prendere dall’agonismo e in un amen esce con 3 falli (in meno di 3′, perbacco), ma la Fortitudo non sbaglia praticamente niente, toccando rapidamente il +12. Si abbassano i ritmi e il ferro si stringe per entrambe le squadre, con Taflaj che si erge a baluardo d’attacco per i lombardi, che un po’ per orgoglio, un po’ per qualche giocata di prestigio, ricuciono il gap fino al -7. Le due triple consecutive di Menalo fanno strabuzzare gli occhi all’intero palazzetto, Vigevano alza e non poco l’intensità grazie a un pizzico d’estro di Stefanini e alla sirena della pausa lunga il tabellone dice 36-44.
Secondo tempo
Alla Fortitudo diventa chiaro molto presto che per mettere un punto alla partita serve mettere la museruola a Stefanini, non per nulla a oggi il miglior realizzatore della Lega. Vigevano piazza in poco più di 1′ un parziale di 8-2 che fa indiavolare Caja, rapido nel chiamare minuto per bloccare l’inerzia lombarda. Brutte notizie per la Fortitudo quando arriva il quarto fallo per Freeman mentre dall’altro lato si sveglia Oduro, silente nel primo tempo. Mack mette il -3, la Effe si rintana nella propria metà campo e il giro in lunetta ingenuamente concesso da Battistini a 2″ alla fine porta Vigevano sul -1 quando manca solo un quarto da giocare.
L’alley-oop di Bolpin per Battistini è ossigeno, così come la stoppata di Fantinelli e il canestro a fil di sirena di Gabriel, pescato sempre dal capitano. Vigevano perde un poco di certezze e arriva un’altra bomba di Gabriel, che serra i ranghi anche nelle retrovie nonostante sul fronte biancoblù i problemi di falli persistano. C’è anche tempo per le scaramucce tra Pansa e Caja, ma ad averne di più adesso è l’Aquila, che inchioda con Gabriel (stasera sontuoso) il +11. A Vigevano non entra più niente mentre il canestro di Bolpin getta nello sconforto il PalaElachem, aggrappato ormai solo al cronometro. Ci provano Taflaj e Mack a suonare la carica per i lombardi con due triple consecutive a due giri di lancette alla sirena, ma il tempo è sovrano: finisce 71-78. 3/3 per Caja sulla panchina della Fortitudo.
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