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Fortitudo Bologna

Fortitudo: i buoni propositi per il 2025

Alle spalle il 2024, la Fortitudo entra nel 2025 con diversi buoni propositi da rispettare e sogni da cercare, ancora una volta, di raggiungere.

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La Fortitudo nel pre-partita della sfida contro la Ferraroni Ju-Vi Cremona
La Fortitudo nel pre-partita della sfida contro la Ferraroni Ju-Vi Cremona (©Fortitudo Flats Service Bologna)

Lasciando uno spettacolare 2024 alle spalle, proviamo a tracciare qualche buon proposito biancoblù per il 2025. Un anno da scoprire, che si preannuncia una montagna da scalare. Arriverà il momento tanto atteso da Caja, quello dove la squadra sarà finalmente in forma? La classifica riuscirà a essere risollevata?

Capitolo infermeria

Sicuramente, ciò di cui più urgentemente necessita la Fortitudo è una specie di pomata magica che curi istantaneamente ogni singolo infortunio. Le “proverbiali sfighe” che abbiamo nominato qualche settimana fa hanno, per così dire, intasato i mesi più recenti della Effe, costringendo la società ad andare anzitempo sul mercato. Ora, per adesso pare che le corna fatte dopo l’uscita anticipata di Gabriel a Pesaro abbiano fatto effetto ma, gettando uno sguardo al settore infortunati di poche settimane fa, sembrava di trovarsi alla pausa del secondo tempo di Space Jam più che in una squadra di serie A2. Il primo proposito, quindi, è che la nuvoletta nera che incombe sulla testa dell’Aquila lasci spazio a un sole splendente come quello dei Teletubbies. E, soprattutto, lasci integri i biancoblù.

Trasferte da risolvere

In secondo luogo, un altro proposito del 2025 è quello di riuscire un po’ di continuità in queste stramaledettissime trasferte. Certo, è bene anche ricordare che la Fortitudo è stata particolarmente sfortunata nelle gare in esterna, soprattutto nel beccare due teste di serie come Urania e Rimini in avvio e nel dover incontrare Cantù e Cividale a distanza molto ravvicinata in una fase troppo delicata, ma è anche vero che per riuscire a emergere in campionati così equilibrati è necessario avere un quid anche lontani dalle mura amiche. Un bilancio di 8 sconfitte e solo 2 vittorie non può essere soddisfacente per una formazione che ai nastri di partenza aveva le potenzialità per ambire salto diretto.

La Fortitudo e i sogni da raggiungere

Terzo proposito. Dopo la cavalcata vincente dell’anno passato, la Effe deve riprovare, nonostante le difficoltà del momento, a raggiungere quello che ha raggiunto giugno scorso. No, non si parla di promozione, LBA o serie A1. Si parla dell’uscire dal campo contro grandi avversari senza chinare mai la testa, del trasmettere a tuttala propria gente quello che è stato sempre lo “spirito Fortitudo“. Piano, non si vuole assolutamente intendere che ora non ci sia, ma è anche vero che nel curriculum, quest’anno, ci sono diverse sconfitte capitate perché quello che le gambe non non sono riuscite a dare non è riuscito a darlo nemmeno il cuore. Pesaro, per esempio: anche Caja ha ammesso che in una sfida del genere sarebbe servito andare oltre alle difficoltà fisiche con la famosa fotta che chi indossa la canotta biancoblù deve avere.

©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103

©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103

La classifica è tutt’altro che definita. Sì, il primo posto è lontano per la Fortitudo, e probabilmente se lo giocheranno quelle che fino a oggi hanno sbagliato di meno. Un posto tra le prime 8, però, sarebbe un buon punto di partenza per provare a affrontare i playoff non da testa di serie, ma perlomeno da mina vagante. Non si stanno chiedendo miracoli alla Effe, ma solo di trovare la chiave di lettura giusta per esprimere quello che l’esperienza tra le proprie file è perfettamente in grado di conquistare. E allora gambe in spalla, Fortitudo, che il 2025 porti con sé altrettante soddisfazioni quante quelle dell’anno appena concluso.

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