Fortitudo Bologna
Fortitudo – Le pagelle della Supercoppa
La squadra di Coach Cagnardi vince la Supercoppa e alza il primo trofeo stagionale superando Forlì e Orzibasket. Prove eccellenti di molti protagonisti, da Mian a Gabriel.
Servivano coesione, concentrazione e armonia di gruppo. Servivano una difesa praticamente perfetta e un attacco solido alla Fortitudo, per superare, al Modigliani Forum di Livorno, prima la Unieuro Forlì, finalista per la Promozione lo scorso anno, e Orzibasket.
Così, con una ricetta e una applicazione da manuale, una Fortitudo solida, aggressiva, determinata è riuscita a mettere le mani sulla Supercoppa LNP 2024/2025. Prestazioni, sia in semifinale che in finale, convincenti di tutti i protagonisti: da Fantinelli a Gabriel, passando per Mian e Cusin. Ad una settimana dall’inizio del campionato, il gruppo costruito da Coach Devis Cagnardi lascia presagire buoni propositi. Ma intanto, in casa biancoblu ci si gode il momento, e il primo trofeo stagionale.
Fortitudo: le pagelle della Supercoppa
Fabio Mian
In semifinale viaggia un pò al rallentatore, ma si fa comunque trovare pronto quando chiamato in causa. In finale invece entra e spara triple a raffica senza sosta, percentuali altisonanti e numeri da MVP indiscusso. Segna praticamente sempre da oltre l’arco e Orzibasket non riesce a contenerlo, nonostante i tanti raddoppi. Sposta la retina sia da contrastato che da libero, si muove con intelligenza sul perimetro: è già una risorsa fondamentale, che non fa mai sentire l’assenza dei due tiratori assenti Panni e Aradori. Voto 8.5.
Deshawn Freeman
Ci mette una partita, quella contro Forlì, per prendere le misure del Forum di Livorno. In finale è una sentenza e, esattamente come lo scorso anno, nel pitturato non ha rivali. Fatica ancora a non commettere fallo su tiro, ma in generale dà sempre l’impressione di poter crescere di partita in partita di condizione. Buon auspicio per la stagione. Voto 8.
Matteo Fantinelli
Doppia cifra negli assist alla prima, doppia cifra in punti alla finale. Riprende da dove aveva lasciato, gestisce il pallone con cura e guida la manovra quasi con un Joystick. Niente di diverso dall’anno scorso. La regia è di altissimo livello, e decide lui il ritmo della gara, a volte con accelerazioni a saltare il marcatore scaricando il pallone sul tiratore. Una sentenza e una certezza. Voto 8.
Riccardo Bolpin
Non si prende la scena ed in semifinale sbaglia forse in troppe occasioni con 6 palle perse. Poi anche lui in finale è decisivo, anche se lascia agli altri le luci del palcoscenico. In ogni caso Cagnardi non può fare a meno di lui, oltre che per la grinta anche per una difesa che non lascia scampo. Mastino. Voto 7.5.
Kenny Gabriel
Probabilmente non aveva bisogno di grosse presentazioni. Di essere un giocatore di categoria superiore lo ha dimostrato in semifinale, con canestri in caduta e giochi da tre punti da Highlights per i social. Anche se si perde a tentare quel tiro da tre con forzature eccessive, Cagnardi e i tifosi (a ragione), gli perdonano tutto. Voto 8.
Gherardo Sabatini
Vuole fare capire a tutti di esserci anche lui in questa Fortitudo. Apre il campo con lanci a tagliare l’area in due, e sfida anche i tiratori giocatori più alti e grossi di lui, con convinzione e coraggio. Nella squadra di Cagnardi è importante nelle rotazioni: quest’anno ci sarà davvero bisogno di tutti. Voto 7.
Leonardo Battistini
Si smarca, aggredisce il ferro, poi esce e tenta anche il tiro da tre. Si muove velocemente e lascia spiazzato il suo marcatore che se lo perde continuamente. In difesa meglio che in attacco, ma appare comunque in fiducia e sempre pronto a prendersi le sue responsabilità quando serve. Voto 6.5.
Marco Cusin
Più spazio delle aspettative, anche a causa dei falli commessi dal compagno di reparto. C’è e si sente la sua presenza fisica, tuttavia soffre appena i ritmi si alzano. Risulta comunque prezioso grazie alla sua stazza quando lo affrontano in Post basso. Voto 6.
Nicola Giordano
Poco da segnalare. Una buona difesa e la vittoria gli consentono di prendere la sufficienza. Se vuole spazio serve però di più, a partire da una maggiore grinta e personalità, quella vista in diversi sprazzi di partite lo scorso anno. Voto 6.
Nicolò Braccio s.v.
Lorenzo Bonfiglioli s.v.
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