Fortitudo Bologna
Hic Sunt Leones – Affari di famiglia
Hic Sunt Leones – Ennesima sconfitta in trasferta per la Fortitudo. La partita di Pasquetta contro Rimini sarà un bivio chiave per i playoff

Hic Sunt Leones – Sicuro, veri e propri derby non se ne vedono da qualche tempo (l’ultimo risale al marzo ’22), ma è anche vero che nel corso dell’ultima permanenza della Effe in A2 qualche spettro derbiniano s’è visto eccome. L’ultimo e probabilmente più importante, per quanto si è dimostrato sentito, questa volta vissuto con entrambe le tifoserie sugli spalti, è stato coi “cugini” forlivesi.
“Non ho cugini”, potrebbe citare qualche cultore, eppure la sfida andata in scena all’Unieuro Arena è stata un vero e proprio affare di famiglia. Martino in panchina, uno di quei pionieri che la casa di famiglia l’ha costruita mattone dopo mattone, ma che per un motivo o per un altro ora non si presenta più (e nemmeno è invitato) ai pranzi di famiglia. Cinciarini, lo zio strambo e nemmeno tanto benvoluto volato in America, che non si sa bene né come né perché è riuscito nella sorpresa generale a fare le sue fortune. Villa, piscina, Ferrari. Affari di famiglia, appunto.
Hic Sunt Leones – Romagna mia
Se la trasferta romagnola non ha regalato ai tifosi biancoblù la gioia sperata in una notte buia e tempestosa la causa è da cercare davanti. Percentuali che rasentano quasi il peggio stagionale, tanto da sembrare che fosse stato incaricato Taddeo dei Looney Tunes di accendere le micce sotto alla pioggia. Insomma, se a fine gara il fatturato è di 58 punti, c’è sicuramente qualcosa da rivedere da quelle parti lì. Mian, che di castagne dal fuoco ne ha levate qualche decina nel corso della stagione, è incappato nella più classica delle serate no. “Che succede amico?” gli avrebbe chiesto Bugs, ma tenendo conto dei fardelli che si è preso l’ex Trapani nel corso dell’anno, in fin dei conti c’è anche poco da rimproverare. Ma anche i vari Gabriel (!), Bolpin, gente che tiri del genere dovrebbe metterli a occhi chiusi, hanno faticato anche solo a prendersi conclusioni.
“Per quanto tiri sai che la coperta è corta” continuerebbe a cantare Ligabue, facendo capolino dalla puntata precedente. 7 o 8 che siano, di giocatori tra parquet e panchina alla Fortitudo ne servono di più, e soprattutto che non tirino la coperta, ma i palloni dentro al canestro. Non che in terra romagnola ci si sia presentati effettivamente in questo numero (Bonfiglioli, Ferrucci e Menalo hanno guardato la partita con le scarpe allacciate) ma, alla fine, a tirare la carretta sono stati quei soliti 2-3 con le spalle larghe. Carretta, poi, che inizia a pesare.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Della gara a Forlì non c’è solo roba da buttare. In difesa si è lavorato bene, così come a rimbalzo, e l’atteggiamento, come sottolineato da Caja, è stato positivo. Fantinelli andrebbe clonato, Freeman, liberi esclusi, pure, ma tra i milioni di acciacchi che hanno colpito la Effe, l’evidente poca fiducia che Sir Caja ripone nelle giovanissime leve e, guarda caso, il valore degli avversari, in qualche maniera bisogna uscire. Fine, prossima. E che prossima.

Matteo Fantinelli (©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)
Ora o mai più: Paladozza, pensaci tu
Per poter parlare di playoff, dunque, ci sarà ancora tempo. O meglio, ci saranno ancora un paio di partite che potrebbero bastare per arrampicarsi faticosamente in classifica nelle prime 7. I play in potrebbero rivelarsi un vero e proprio tritacarne, ennesimo ostacolo che è necessario, se non tassativo, evitare. Il Paladozza si è confermato, come ogni anno, un fortino quasi impenetrabile, anche se nel bilancio complessivo ci sono anche 3 sconfitte. La prima, che aprì la “crisi” cagnardesca, contro Torino. Ci fu poi la beffa pesarese, che spedì l’Aquila a festeggiare il Capodanno senza botti e, infine, l’assalto di Cividale dell’ultima casalinga. Sconfitte diverse ma, alla fine dei conti, uguali nel dissolvere il famoso “effetto Paladozza“.
Rimini. Reduce dalla delusione di vedersi festeggiare in faccia la promozione da parte di Udine, alla squadra che a lungo ha dominato la classifica della serie A2 non resta che difendersi da un potenziale ultimo assalto di Cantù (che ha la differenza canestri a favore) vincendo almeno una delle due sfide in programma. Certo, probabilmente non arriverà a Bologna con lo stesso spirito che avrebbe avuto nel caso in cui fosse ancora aperta la lotta promozione, ma sta di fatto che, dati alla mano, arco e frecce sono nelle mani di Marini e compagnia. Tassativo invece per la banda di Caja portarla a casa, visto che la sfida coi colleghi riminesi potrebbe essere l’ultima spiaggia per credere ancora nei playoff senza il limbo play in.

Hic Sunt Leones (©Fortitudo Bologna Pallacanestro 103)
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