Fortitudo Bologna
Hic Sunt Leones – Guarda mamma, come Cusin!
Hic Sunt Leones – Bella vittoria della Effe contro Cento, ma la tegola Vencato costringe a reinventarsi in vista di Rieti

Hic Sunt Leones – Guarda mamma, come Cusin, diranno i bambini giocando nei campetti sotto casa quando salteranno per schiacciare al canestro. Il giovanotto, che peraltro oggi ne compie 40 (auguri!), è stato una delle chiavi della bella vittoria a Cento due giorni fa. Bella perché serviva o bella perché la Fortitudo ha giocato il miglior basket della stagione? Noi propendiamo per la prima ipotesi, ma è anche vero che Caja, notoriamente senza peli sulla lingua nei postpartita, ha speso belle parole per i suoi. Se si somma alla prestazione del Cuso un Pietro Aradori in versione terminator, potrebbe rivelarsi azzeccata l’espressione Sulle spalle dei giganti per descrivere la vittoria in terra ferrarese nell’infrasettimanale di mercoledì.

Marco Cusin, grande prestazione la sua contro Cento (©Valentino Orsini)
Hic Sunt Leones – Una vittoria che dà umore
Certo, non si giocava contro la prima squadra del campionato, anche se Cento ha dato prova di meritare una salvezza diretta senza dover passare dalla graticola dei playout. Tra la mano (rotta, come comunicato ieri dalla società) di Vencato e i 4 falli di Fantinelli con un’eternità ancora da giocare, un po’ con la caparbietà al tiro di Aradori, che avrebbe lanciato anche il peso alle Olimpiadi (6/13), un po’ per la sveglia suonata nelle orecchie a qualcuno (Panni e Bolpin in primis), un po’ per il lavoro sporco fatto da Freeman ai piani bassi, alla fine conta vincere e si è vinto. Hic sunt leones.
Una gara di fiammate, dunque, dove la differenza, alla fine dei conti, l’hanno fatta tutti. Non quello che servirà per superare incolumi l’apnea che aspetta la Fortitudo nelle ultime 9 giornate, dato che la lotta per un posto ai playoff sarà serrata. Certo, il primo posto pare sia diventato una corsa a due, con Udine che è riuscito a staccare Rimini dopo una vita al comando dei romagnoli. Per il resto, sarà un po’ come assistere a un lungo incontro di lotta libera. Ma chi sarà della partita?

Matteo Fantinelli (©Valentino Orsini)
Chi dentro, chi fuori?
Guardando a quanto accaduto alla Baltur Arena, questa Fortitudo dovrà ancora reinventarsi per riuscire ad arrivare in fondo nella miglior forma possibile. Ricordando che Sabatini è out ormai da ere geologiche, la tegola Vencato, una frattura al terzo metacarpo della mano destra, rende nuovamente in emergenza il settore in cabina di regia. Fantinelli mercoledì è stato in crescita, risultando un fattore nel finale, ma i 4 falli hanno convinto Caja a spedire in campo Panni, lasciato a lungo in panchina allo start. Poi, certo, come al solito Panni ti stende, dato che l’ex Ferrara ha comunque ben figurato quando chiamato in causa nonostante l’influenza, mettendo anche una tripla che è stata oro per ricacciare indietro i tentativi di rientro dei padroni di casa, ma pare proprio che il ruolo di playmaking abbia una qualche maledizione.
Fuori Donte Thomas dalla lista dei convocabili, come spiegato da Caja nella conferenza post partita. Nessun problema per quanto riguarda l’atteggiamento del giocatore, «esemplare», ma un guaio al ginocchio definito nelle ultime settimane ha portato il giocatore a dover lavorare a parte per provare a rimettersi in sesto. «Speriamo che Gabriel si rimetta in fretta», ha concluso Caja, sottolineando come la Fortitudo giochi senza un americano, «il giocatore di punta, il più pagato», da due mesi a questa parte. Lasciato in panchina per tutti i 40′ Menalo a Cento, notoriamente non il primo nelle gerarchie di Caja, ma evidentemente nemmeno il secondo, e non benissimo nemmeno Battistini, in caduta libera nelle ultime uscite. Insomma, bisognerà capire come riempire qualche slot, stringendo denti e lacci da scarpe per uscirne, perlomeno, più integri di adesso. Sperando ovviamente di non dover vedere Cusin in regia e Fantinelli come pivot.

Kenny Gabriel, fuori da fine dicembre (©Valentino Orsini)
Rieti: un crocevia per i playoff
Detto che si è finalmente interrotta la striscia negativa che seguiva la Effe da tre partite, la vittoria su Cento è benzina soprattutto per cercare slancio in vista di domenica. Al Paladozza si presenterà Rieti, quella Rieti dalla quale si creò la reazione a catena che portò, in conclusione, all’esonero di Cagnardi. I laziali stanno disputando una stagione incredibile, dimostrandosi capaci di restare ai piani alti per tutto il campionato, giocandosela alla pari con le dichiarate prime della classe e difendendo il quarto posto con caparbietà. Detto che la sconfitta interna rimediata da Udine non ha certamente fatto piacere ai reatini, raggiunti da Cividale a quota 36 punti, la sfida di domenica al Paladozza si prospetta particolarmente interessante.
Augurandoci tutti quanto insieme che la Fortitudo non si veda cascare in testa pianoforti, vasi da fiori o altro dall’alto, tanta è stata la fortuna che negli ultimi mesi ha accompagnato la Effe, alla truppa di Caja non serve altro che recuperare le energie e rimettersi in moto per riavvolgere il filo. Le fatiche di Ercole, dopo la partita casalinga di domenica, si concluderanno il 9 marzo, nella lunga trasferta ad Avellino, prima di tirare il fiato lasciando il Paladozza in custodia alla Coppa Italia. É il momento di mettere la quinta e di non fermarsi al rosso: ce la farai, Fortitudo?

Hic Sunt Leones (©Fortitudo Bologna Pallacanestro 103)
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
