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Fortitudo Bologna

La Fortitudo chiude bene: 66-71 a Livorno. Ottavo posto e finale play-in

La Fortitudo combatte al Modigliani di Livorno e strappa una vittoria grazie alla tripla finale di Gabriel (20 per lui)

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Alessandro Panni crediti Mauro Donati
Alessandro Panni durante Libertas-Fortitudo (©Mauro Donati)

LIBERTAS LIVORNO 1947 66-71 FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA (9-21;18-17;28-15;11-18)

Libertas Livorno 1947: Buca 5, Banks 17, Bargnesi ne, Fantoni 1, Tozzi 2, Filloy 8, Allinei 2, Pollone ne, Hooker 23, Paoletti ne, Italiano 8. All. Di Carlo

Flats Service Fortitudo Bologna: Bonfiglioli ne, Vencato 7, Aradori 21, Gabriel 20, Battistini, Menalo ne, Bolpin 3, Panni 5, Cusin 2, Mian 7, Freeman 6. All. Caja

Qui le statistiche complete

Non sarà un posto ai playoff, non sarà la stagione migliore degli ultimi tempi, ma con gli occhi sul presente, tutto sommato, è bene tirar su quel che offre il convento. Vittoria contro un’impantanata Libertas Livorno, brava a crederci ma a meno nel concretizzare nel finale. Non la miglior prestazione dell’anno, non gli avversari migliori incontrati ultimamente, ma alla fine dei conti, soprattutto considerando le sciagurate ipotesi in caso di sconfitta e le recenti difficoltà in casa biancoblù (come l’assenza di Fantinelli), tutto sommato va bene così. Perdono Verona e Torino, ma vince Milano, appuntamento coi playoff è rimandato alla fine dei play-in, che la Effe disputerà dall’ “alto” dell’ottavo posto contro la vincente tra Pesaro e Torino.

La cronaca di Livorno-Fortitudo: primo tempo

Quintetti iniziali:

Libertas Livorno 1947: Banks, Buca, Tozzi, Allinei, Hooker

Fortitudo Bologna: Vencato, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman

0-5 in due minuti in favore della Effe che, sparacchiate di Gabriel a parte, ben si comporta nelle retrovie nei primi minuti di gioco. La testardaggine dell’americano tuttavia viene premiata di più rispetto ad altre occasioni e si rivela anzi uno dei motivi per cui l’Aquila, a un paio di giri di lancette alla prima sirena, si trova col naso avanti rispetto ai labronici, rei di un attacco sostanzialmente inconsistente. La preghiera di Bolpin sul gong del primo quarto si spegne sul ferro, ma è comunque 9-21 dopo 10′.

Migliorano un poco le percentuali d’attacco della Libertas, mentre sprofondano quelle della Fortitudo, ancora a secco dopo 5′. Banks inizia a fare il Banks e porta gli amaranto sul -6. La difesa biancoblù si innervosisce, l’attacco continua a fare acqua e la Libertas completa l’opera raggiungendo il -1. Suona la sveglia per Aradori (13) e in un amen la Effe ritrova il +11 senza nemmeno spendere eccessive energie, complice, comunque, le percentuali discretamente disastrose dei livornesi: 27-38 a metà gara.

Deshawn Freeman crediti Mauro Donati

Deshawn Freeman durante Livorno-Fortitudo (©Mauro Donati)

Secondo tempo

Solito momento down alla Fortitudo e in un battito di ciglia arriva la pioggia di triple firmate Hooker che riaprono immediatamente la sfida. Panni si fa perdonare per le precedenti ire e riaccende la luce nel tunnel della Fortitudo, che paga tuttavia la valanga di seconde occasioni regalate ai toscani facendosi riacciuffare e superare dalla premiata ditta Hooker-Banks. Tutto da rifare, dunque, per la banda di Caja, che si scuote timidamente forse per timore che finisca come altre volte in questa stagione, forse per timore che il coach stia affilando i coltelli prima del penultimo gong, che termina 55-53.

Si vede in campo anche Battistini, riproposto come 5 (con risultati a dir poco avvilenti avvilenti) ma in una qualche maniera i biancoblù rimettono addirittura il naso avanti, dovendo fare i conti però con la solita bella robina che esce dalle mani di Banks. Pari a metà quarto, ennesimo fallo di Cusin (desaparecido Freeman), si mette in proprio San Pietro Aradori e l’Aquila rosicchia un paio di punticini di vantaggio prima del risveglio dell’assopito Filloy. Stoppata di Freeman che vale un canestro, poi Gabriel spara la tripla del +5 che gela il Modigliani. Titoli di coda senza il rituale dei falli, 66-71, finisce con una W la regular season della Fortitudo. Ottavo posto, dunque, in virtù della vittoria dell’Urania Milano, che strappa un posto in finale play-in. Non il massimo possibile (in caso di sconfitta meneghina sarebbero stati playoff) ma tenendo conto dell’andazzo, ultimamente, va bene così. Ci si vede ai play-in, dunque.

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