Basket
Punto Nemo: la preview di Cividale – Fortitudo
In un clima estremamente teso, questa sera la sfida contro Cividale rischia di essere un punto di non ritorno per la Fortitudo.
E insomma, così. Non c’è serie tv o soap opera che tenga incollati allo schermo più della classica Fortitudo. Che tra vicende in campo, tensioni societarie e un caos degno della quarta stagione di Breaking Bad, un pò eravamo tutti abituati. O forse no, non a tutto e di certo, non a questo ennesimo terremoto. Arrivato in un momento già complicato di per sè, e che in campo non lascia esattamente dei buoni presagi. Per questo e tanti altri motivi, la gara di Cividale rischia di essere un Punto Nemo, il punto oceanico più distante da qualsiasi terra emersa, e/o segno di benchè minima stabilità.
Ricapitoliamo
Ricapitolando: la Effe arriva da tre sconfitte consecutive, di cui l’ultima (senza girarci troppo intorno), è semplicemente stata a senso unico, e Stefano Tedeschi, Presidente che di biancoblu ha sangue e cuore, si è dimesso. Sullo sfondo, ma neanche poi troppo in secondo piano, una trasferta a Cividale (in programma stasera) che si preannuncia l’ennesimo banco di prova di una truppa, quella di Cagnardi, che onestamente ha convinto soltanto in Supercoppa finora.
Una situazione che definire drammatica sarebbe riduttivo, e che rischia di essere potenzialmente anche peggiore ed in rapido crollo verticale. Sul banco degli imputati ci è andato, per sua stessa ammissione, Tedeschi, “facendo un passo indietro“, ma le riflessioni andrebbero fatte e dovrebbero farle anche dal basso. A partire dagli stessi giocatori, da chi sul parquet ci scende. Rei non di aver perso a Cantù, sia chiaro, perchè si può perdere di 30 o più punti e avere comunque le spalle coperte dalla trapunta di cotone che Nonna Fossa appoggia sulle spalle del nipotino, dicendogli che andrà tutto bene e si rifarà nella partita dopo. Quanto piuttosto di provare e mostrare una rassegnazione plateale, con atteggiamenti non verbali a dichiarare esplicitamente: “Qui però io non ci voglio stare“. Un tipo di atteggiamento, che non è mai bello vedere, in nessuno sport, mai.
Silent Hill
Le dimissioni del presidente Tedeschi, arrivate proprio nel giorno del suo compleanno, sono una decisione che sembra motivata dalla debacle di Desio contro Cantù, ma che affonda le radici in una gestione societaria complicata. Forse serviva un cambio immediato in panchina, ma forse non sarebbe in realtà nemmeno bastato più di tanto a sistemare le cose, nè a Cantù e nè nelle precedenti sfide.
Ora, la scelta di Tedeschi ha lasciato un vuoto al vertice della società, alimentando non solo il malcontento della tifoseria, che ora invoca il suo ritorno, ma anche la condizione di instabilità in un clima già teso, in un’atmosfera cupa e con una fitta nebbia a coprire strade e cartelli che indicano una via d’uscita. L’assemblea dei soci, prevista per oggi, dovrà fare chiarezza sul futuro e, in caso di conferma delle dimissioni, individuare un nuovo Presidente, all’altezza del compito, come il precedente.
Fortitudo, una panchina traballante
Cagnardi, criticato da più parti ma ancora sulla stessa panchina, si prepara a guidare la squadra contro Cividale, consapevole di avere gli occhi e tutte le dita della tifoseria puntati addosso. Nonostante le difficoltà, i problemi della squadra non sembrano esclusivamente imputabili al tecnico, comunque. Gli infortuni, l’assenza di una regia affidabile, di un leader trascinatore e la mancanza di centimetri sotto canestro hanno evidenziato i limiti di una rosa costruita con lacune evidenti.
Verso Cividale – Fortitudo
La trasferta di questa sera a Cividale rappresenta ora un banco di prova ed un test infinitamente complicato per la Fortitudo. La squadra friulana, guidata da coach Stefano Pillastrini, è una delle migliori sorprese del campionato con un record di 9 vittorie e 2 sconfitte. Con sette successi consecutivi e un rendimento perfetto in casa al PalaGesteco, Cividale si presenta (inaspettatamente a inizio stagione) come favorita, trascinata dalle sue stelle.
Se nella scorsa stagione i gialloblu hanno lottato per non retrocedere, quest’anno Pillastrini sta guidando un gruppo affiatato, determinato e costantemente in palla. Secondi in classifica a 18 punti, i friulani vantano la minor quantità di palle perse (solo 45) della categoria, a dimostrazione che la maggior parte delle soluzioni offensive arrivano fino al tiro. Magari con forzature, ma se in campo c’è Redivo (spesso fondamentale nei finali di gara) assumono tutta un’altra percentuale di probabilità di realizzazione. L’Ala Miani, da 10.5 punti a partita, affianca un Redivo con numeri da MVP (18.3 punti e 4.3 assist), oltre ad un Derrick Marks che a Cento conoscono bene. Pillastrini, poi, ha una filosofia di gioco dedicata anche a dare spazio ai giovanissimi: Marangon e Ferrari sono, da questo punto di vista, tra i migliori da avere a disposizione.
Appuntamento a stasera, al PalaGesteco di Cividale, diretta LNP Pass e Radio San Luchino.
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