Rimini-Fortitudo (74-66), Cagnardi: «È una sconfitta che brucia»

A margine della sconfitta per 74-66 della Fortitudo Flats Service Bologna contro la RivieraBanca Basket Rimini, l’allenatore dei biancoblù Coach Devis Cagnardi si è espresso nel canonico Post Partita. Il tecnico ha analizzato tatticamente il match ed ha parlato anche prossimo appuntamento, il primo al PalaDozza della stagione davanti ai tifosi della Fossa, in programma il prossimo mercoledì.

Le parole di Coach Cagnardi nel post partita di Rimini-Fortitudo (74-66)

«C’è poco da dire, abbiamo perso una grande occasione. Abbiamo fatto un discreto primo tempo, nel secondo siamo stati sovrastati dal punto di vista dei rimbalzi offensivi. Abbiamo sbagliato veramente troppe cose facili in attacco, sia come scelte che come tiri aperti e appoggi da sotto canestro. Abbiamo avuto la possibilità sul -1 di riscappare via, ma Rimini ha fatto le cose giuste nel finale. Hanno meritato la vittoria».

«Rimane un peccato perchè avevamo interpretato bene la gara e avevamo messo buona pressione difensiva. Nel primo quarto abbiamo giocato entrambe le squadre con un pò di attrito, mentre nel secondo tempo siamo riusciti a distenderci meglio in contropiede. Il terzo quarto non lo abbiamo approcciato male: i loro canestri sono arrivati sempre dopo le seconde chance».

Sull’approccio della gara – «Siamo andati in ansia e abbiamo visto il nostro vantaggio azzerarsi. Nonostante questo dopo un momento difficile ci siamo ripresi e abbiamo sbagliato dei canestri che avrebbero potuto darci fiducia. Sbagliandoli l’abbiamo persa nella gestione degli ultimi minuti. I nostri avversari hanno meritato di vincere questa partita. Adesso torniamo a casa e giocheremo la prima dell’anno davanti ai nostri tifosi. Abbiamo bisogno di ripartire con energia. Questa è una sconfitta che brucia».

Sul calendario – «Siamo partiti con due trasferte e siamo abbastanza arrabbiati. Il calendario è questo ma non possiamo cambiarlo. Dobbiamo trovare i nostri equilibri. Dobbiamo scendere in campo mercoledì con il coltello tra i denti».

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