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Fortitudo Bologna

Solo la Fortitudo: il derby con Cento finisce 87-67

La Fortitudo vince e convince nel derby contro la Benedetto XIV Cento. Bene Cusin, Mian e Fantinelli tuttofare dall’arco

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Deshawn Freeman crediti Valentino Orsini
Deshawn Freeman, lungo della Fortitudo (©Valentino Orsini)

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 87-67 SELLA CENTO (15-10;25-16;28-19;19-22)

Flats Service Fortitudo Bologna: Giordano 9, Bonfiglioli 2, Gabriel 10, Battistini 11, Braccio, Bolpin 6, Panni, Cusin 4, Mian 16, Fantinelli 12, Freeman 9, Sabatini 8. All. Cagnardi.

Sella Cento: Taman, Ramponi, Tanfoglio, Henderson 13, Alessandrini 4, Berdini 8, Delfino 2, Moretti, Sperduto 10, Davis 21, Benvenuti 4, Nobile 5. All. Di Paolantonio.

Qui le statistiche complete

Derby, sì, ma meno complicato rispetto alle aspettative dichiarate alla vigilia da coach Devis Cagnardi. Al Paladozza c’è solo una squadra ed è quella biancoblù. Ritrovati i propri protagonisti e assestati i meccanismi d’attacco e di difesa, le due sconfitte di inizio anno sono state definitivamente archiviate.

La cronaca di Fortitudo-Cento

Quintetti iniziali:

Flats Service Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman

Sella Cento: Delfino, Benvenuti, Berdini, Sperduto, Davis.

Palazzo pieno, stavolta, e nutrita anche la presenza di supporters biancorossi al Paladozza. Dopo lo striscione della Fossa “Uniti nel silenzio e nel dolore per chi viaggia per amore” si comincia. I dubbi in merito all’accoglienza nei confronti dell’ex Delfino vengono dissipati alla pioggia di fischi all’entrata del giocatore argentino. Almeno, ora è tutto chiaro.

Buona partenza per entrambe le squadre, con la Fortitudo che sfrutta meglio le proprie opzioni dall’arco. A poco a poco calano i ritmi, dentro Cusin e Sabatini a dare riposo ai buoni Freeman e Fantinelli. Proprio il play firma l’assist dell’incontro: dietro la schiena, palla perfetta per Mian, che dall’angolo infila da 3. Dove siamo, in NBA? No, è LNP, infatti poco dopo l’ex Piacenza smattonella uno 0/2 dalla lunetta che riporta tutti coi piedi per terra. Cusin mette l’esperienza davanti al ferro in tutte le occasioni buone e di più, proprio, non si può chiedere. Primi 10′, 15-10 Effe con Mian già a quota 9.

Davis è uno di quelli che non si fa pregare e subito accorcia dall’arco, ma la Effe ha un bel po’ di frecce al proprio arco da utilizzare. Triple senza ritmo ma efficaci per i padroni di casa, eppure la Sella, nonostante un Delfino frastornato a dir poco, riesce a restare in scia. Scatenata la Flats Service dall’arco, si iscrive anche Giordano alla lista dei marcatori con due bombe: 33-20 con 3′ da giocare.

Timeout di Di Paolantonio, indiavolato, ma il minuto di pausa non sembra sortire grandi effetti sui ferraresi. Terza tripla consecutiva di Giordano, rubate e letture giuste, anche se con qualche fallo di troppo. Halftime 40-26, con la Fortitudo in pieno controllo e Cento a rincorrere.

Fabio Mian crediti Valentino Orsini

Fabio Mian, primo tempo da 9 punti (©Valentino Orsini)

Secondo tempo

Mutano i lati del campo ma la minestra non sembra cambiare. Cento fatica mostruosamente, mentre la Effe continua a trovare protagonisti davanti e dietro. Sul +22 il coach della Benedetto XIV chiama nuovamente minuto per provare a frenare l’inerzia biancoblù e a tirare la carretta ferrarese ci prova Sperduto, unico in doppia cifra della truppa di Di Paolantonio. Cento migliora ma non tiene il passo dell’Aquila, trascinata da un Paladozza festoso e allegro, cacciati i malumori di inizio anno. Schiacciata di Cusin (!) e bomba di Gabriel, a Cento resta Davis sul quale fare affidamento e poco altro. Scorre il cronometro, penultima sirena con la Fortitudo che tiene entrambe le mani sul manubrio della sfida.

C’è tempo per la giocata della serata tra Giordano (monstre stasera) e Battistini che schiaccia al volo. Il tempo passa, Cento tira i remi in barca minuto dopo minuto e la Fortitudo non ha più necessità di forzare, anche se scene come quella di Freeman che si lancia a terra per recuperare un pallone su rimessa avversaria sono da lacrime agli occhi per il cuore e la grinta del lungo americano. Minuti anche per Bonfiglioli e Braccio, Davis è l’ultimo a cedere ma il tempo è poco per Cento, che rende solo il passivo meno pesante di quanto si prospettasse a metà ultimo quarto. Tempo giusto per due punti di Bonfiglioli, finisce 87-67, tra la festa del Paladozza e le rinnovate certezze dell’Aquila, che ora vola ad alta quota.

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