Fortitudo Bologna
Solo la Fortitudo: il recupero con l’Avellino finisce 92-64
La Fortitudo gioca una partita praticamente perfetta e porta a casa la sfida contro Avellino, in grande difficoltà
FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 92-64 AVELLINO BASKET (30-18;21-6;23-18;16-22)
Flats Service Fortitudo Bologna: Giordano 2, Ferrucci, Aradori 7, Gabriel 13, Battistini 9, Menalo 10, Bolpin 15, Panni 8, Mian 8, Fantinelli 6, Freeman 13. All. Caja.
Avellino Basket: Lewis 15, Jurkatamm 11, Mussini 7, Codeluppi, Earlington 5, Maglietti 6, Bortolini 10, Nikolic, Perfigli ne, Chinellato 10. All. Crotti.
La cronaca di Fortitudo-Avellino: primo tempo
Quintetti iniziali:
Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman.
Avellino Basket: Lewis, Maglietti, Mussini, Earlington, Bortolini.
Pronti, partenza, via: in 3′ la Effe è sul 10-4, con robina davvero buona messa in campo da Gabriel sia davanti che dietro. Crotti opta per fermare il cronometro, ma la scelta non paga e Freeman, alla Jordan, inchioda il 17-6, ritoccato un secondo dopo da Bolpin da 3. Avellino resta aggrappata all’Aquila un po’ per qualche tiro velleitario, un po’ grazie ai centimetri sotto al ferro di Bortolini. Trentello raggiunto dalla Effe alla prima sirena, con ben 11 punti di Bolpin (3/3 dalla lunga).
Continua la versione vasca da bagno del canestro per la Fortitudo, che iscrive alla lista marcatori anche Aradori e Menalo. La forbice si amplia fino al 40-20 che getta nello sconforto i biancoverdi, a segno solo una volta in 5′. Emblema della faccia della Fortitudo questa sera è la corsetta di Gabriel dopo il colpo subito al ginocchio, che rincuora squadra e popolo biancoblù. 9 punti quasi consecutivi di Battistini (e relativa ovazione del Paladozza), canestro anche da Giordano e soprattutto una grande, grandissima difesa da parte dei biancoblù, letteralmente perfetti dietro, complice anche la serata storta (a dir poco) al tiro dei campani. Fine primo tempo, 51-24: partita in pieno controllo Fortitudo.
Secondo tempo
É finalmente (!) Panni con 8 punti consecutivi a far alzare l’intero Paladozza, che vede tuttavia Avellino ritrovare, timidamente, confidenza col ferro. Nessun problema per la Effe, che continua la propria fase di onnipotenza dalla lunga raggiungendo il 72-38 a due giri di lancette all’ultima sirena. Applausi da lacrime agli occhi all’uscita dal campo di Panni, chiamato e cercato a lungo nell’avvio di stagione della Fortitudo. Schiacciata e stoppata di Menalo, roba che fa stropicciare gli occhi pensando alle prime uscite.
Tripla e altra inchiodata dall’ultimo arrivato biancoblù: sembra che a questa Fortitudo non potrebbe andare storto proprio niente, stasera. Garbage time che inizia prestissimo, col tabellone che ondeggia pericolosamente verso il -40 Avellino. Si continua a vedere qualche tentativo ospite di rendere meno amaro il gap a fine gara, ma senza particolari colpi di scena (a parte il 2/2 ai liberi di Freeman) si consuma il tempo sul cronometro. Finisce 92-64: la Fortitudo è tornata a volare.
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