Fortitudo Bologna
Spettacolo Fortitudo, battuta la capolista Udine 87-81
L’ultima del girone di andata sorride alla Fortitudo: battuta Udine, capolista
FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 87-81 OLD WILD WEST UDINE (16-20;26-17;21-27;-)
Flats Service Fortitudo Bologna: Ferrucci ne, Bonfiglioli ne, Vencato 4, Aradori 20, Battistini 6, Bolpin 10, Panni 2, Cusin 4, Mian 11, Fantinelli 9, Freeman 21. All. Caja
Old Wild West Udine: Stefanelli ne, Mizernouk ne, Bruttini 3, Alibegovic 9, Caroti 7, Hickey 26, Johnson 16, Ambrosin 9, Da Ros, Pini ne, Ikangi 11. All. Vertemati
Tutto quello che poteva andare storto si era verificato nella giornata della Fortitudo, con Gabriel fuori a poche ore al fischio d’inizio. La Effe, con una prestazione sontuosa (forse la migliore dall’inizio dell’anno), ha difeso il proprio fortino, regalandosi la prima vittoria del 2025 e la chiusura del girone d’andata migliore possibile. Nonostante le percentuali mostruose da 3 degli ospiti (17/41), la Fortitudo la vince grazie al famoso cuore che Caja aveva tanto invocato in settimana. Ancora una serata super per Aradori (ventello), Freeman più dominante del solito e, finalmente, tutti pienamente sufficienti.
La cronaca di Fortitudo-Udine: primo tempo
Quintetti iniziali:
Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Battistini, Freeman.
Udine: Hickey, Bruttini, Alibegovic, Ikangi, Johnson.
Mandato giù il magone di dover vedere Gabriel vestito in panchina piuttosto che in quintetto, inizia ufficialmente il 2025 della Fortitudo. Primi minuti arrembanti, con Battistini che fa il suo (forza e coraggio) e Fantinelli alle cosiddette “solite” (menomale), mentre dall’altro lato è Hickey a fare male. Vencato si fa apprezzare anche se con qualche sporcatura. Più furba Udine negli ultimi istanti di primo quarto, 16-20 dopo 10′.
Rientro coraggioso per la Effe, che risponde colpo su colpo agli ospiti. Si scalda anche Aradori e il vantaggio arriva con Freeman, che alza i toni in area facendo oro di quello che gli passa tra le manone. Il recupero in lancio di Bolpin e la tripla con la mano in faccia di Aradori infuocano il Paladozza, strapieno, convincendo Vertemati a fermare il cronometro sul +6 biancoblù. Rinsavisce Hickey dopo qualche minuto di silenzio, la Fortitudo regge il colpo e il primo tempo si chiude con l’immagine di Bolpin che schiaccia guadagnandosi anche il libero aggiuntivo: 42-37 alla pausa lunga.
Secondo tempo
5 punti consecutivi di Aradori rispondono a un Ikangi indemoniato da 3, sostenuto da Hickey. Si torna sul pari con le percentuali dall’arco di Udine che schizzano in alto in maniera quasi inverosimile, mentre per la Fortitudo il ferro si restringe e non di poco: serve più verve a rimbalzo del solito per stare al passo dei bianconeri e il solito Aradori per soffiare sabbia negli occhi a Udine, in netta crescita rispetto al quarto precedente. Più difese che attacchi negli ultimi minuti, con Cusin fa la zompata da ragazzino di 39 anni che vale il 63-64 un istante prima della sirena. Si decide tutto negli ultimi 10′.
Se Hickey si trova a rispondere ancora una volta Cusin, si capisce come si tratti di una partita veramente senza alcun tipo di senso. L’americano spara da qualsiasi posizione, praticamente onnipotente, ma la Fortitudo fa tutto fuorché mollare il colpo: tiro “alla Aradori” e nuovo vantaggio dell’Aquila, con Vencato poco dopo a rimpinguare. La pioggia di triple (16/35) permette a Udine di impattare, tornando poco dopo sopra. Tripla di Bolpin per il +1, poi il canestro di Fantinelli vale l’80-77 con 80″ ancora da giocare. Il poster di Freeman fa esplodere il Paladozza, trascinante come al solito. Liberi per Bruttini (1/2), poi tripla di Aradori, che chiude i giochi. La Fortitudo batte la capolista Udine e inizia il 2025 nel migliore dei modi.
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