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Fortitudo-Brescia (gara 3): Le parole dei protagonisti – 19 giu

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DIANA – “Bologna ha meritato, complimenti a loro per l’intensità e la fisicità messi in campo. Siamo stati bravi a chiudere sotto solo di quattro punti nei primi due quarti. La partita è stata perfetta fin quando non siamo andati avanti, lì abbiamo iniziato a forzare e abbiamo perso il controllo della gara. In quel momento abbiamo forzato dei tiri, ma ci sono stati anche tiri aperti che non sono entrati. La gestione dei possessi con cui si poteva allungare non è stata ottimale. Alla fine è uscito Montano e questo ha deciso la gara. Moss ha subito una pressione molto forte in difesa, ma è successo anche in altre partite. Nel terzo quarto è mancata lucidità. Ci siamo sfaldati e per vincere in trasferta serve incrementare il rendimento nella gara, Dobbiamo ripartire da quel recupero che ci ha portato dal meno diciotto al meno sei. Vince la squadra che mette più durezza in campo, ma anche più continuità. Fernandez in panchina? In un partita così fisica nessun giocatore può stare in campo tanti minuti, perché poi rischi di perdere lucidità in altri momenti. Ho nove giocatori e non do la colpa a quello”.


BONICIOLLI – “Faccio i complimenti a Brescia che anche in un ambiente caldo ha giocato una gara di grande sostanza. Complimenti anche a Totè che mi ha smentito con i fatti. Pensavo fosse una sorta di bandiera bianca, invece li ha tenuti in gara lui. Se c’è una vittoria dei giocatori è questa, nel senso che qui un allenatore ha un’incidenza minima. Bisogna sapere dove sono arrivati i ragazzi e loro sono in finale. Siamo rimasti in partita con i canestri di Daniel e Amoroso. Concedere a Brescia solo 60 punti è stato un grande sforzo. Quando un esterno come Montano ha aperto la gara, la forbice si è dilatata. Nell’intervallo tra primo e secondo tempo mi sono lamentato con lui per la sua ansia di voler chiudere la partita, invece che aspettarla. La squadra è stata straordinaria, Daniel ha disputato una gara irreale, Amoroso ci ha tenuto in vita. Montano ieri ha detto vogliamo andare avanti e oggi ha giocato conseguentemente alle dichiarazioni in quell’intervista. Dimostra che c’è attaccamento all’idea di voler andare in A, ma anche convinzione nei propri mezzi. Stiamo tirando fuori ulteriori energie, e il merito è sia di Parisi che di questi ragazzi. Allenare questi ragazzi è meraviglioso. Daniel non ha giocato bene le due gare a Montichiari, ma è la conferma che i giudizi che diamo sui giocatori sono preconcetti. Contano le persone, non la nazionalità o il passaporto. L’ha chiusa lui con quella tripla”.


MONTANO – “Sul più diciotto, forse, c’è stato un rilassamento, ma questo non deve accadere. Sono cali di concentrazione che non dobbiamo avere. Nel primo tempo non riuscivo a trovare le giocate ed ero nervoso. Devo ringraziare il coach che mi ha rimandato in campo e mi ha dato fiducia. Continuità in casa? Bisogna analizzare ogni singola gara e il modo in cui un giocatore viene utilizzato. Devo lavorare sulla continuità, ma sono qui per questo. Abbiamo buttato via gara 1, ma la serie non è finita. Ci sono due partite e ci crediamo. Vogliamo entrare nella storia del popolo biancoblu e della pallacanestro italiana”.


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