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Fortitudo-Cento G4: le pagelle

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Queste sono le gare che solitamente, in un modo o nell’altro, alla fine la Fortitudo perdeva, ma se è assodato il cambio di faccia, ecco che anche queste situazioni possono avere esito positivo. Confronto fisico e nervoso fino alla fine (69-68), almeno sufficiente per quasi tutto il roster, che lancia in semifinale Bologna ed interroga, ora realmente, sugli obiettivi concreti della squadra. Le pagelle ai biancoblu:

– Adrian Banks (7 pt/6 rim/6 ass) 6: non si mette in dubbio la leadership dell’americano nonostante preferisca tirarsi un po’ indietro lasciando fare ai compagni. In un confronto così tirato poteva forse proporsi anche in prima persona ma la sensazione che comunque ci sia, sia lì pronto, è netta.

– Pietro Aradori (12 pt/3 rim/ 2 ass) 6: un’altra delle sue prestazioni medie, come numeri e come sostanza sul parquet. Positivo a tratti, fuori dalla gara in altri. 

– Simone Barbante (5 pt/2 rim/0 ass) 6,5: trova la complementarità a Candussi. Pur non brillando in attacco, copre l’area in difesa meglio di tutti.

– Alessandro Panni (6 pt/3 rim/2 ass) 6,5: si fa in quattro per limitare Marks con l’energia di chi è rientrato pienamente dall’infortunio, perdonando l’imprecisione offensiva. 

– Miha Vasl (2 pt/1 rim/0 ass) 5,5: pochi minuti che non gli permettono di lasciare un’impronta se non minima, indietreggiando ancora nelle gerarchie dello staff. 

– Francesco Candussi (12 pt/4 rim/1 ass) 6: al ferro si conferma dominante ed in grado di fare il bello e il cattivo tempo. Contro i lunghi della Tramec, questo però si sapeva come si sapeva che dietro avrebbe ceduto il passo. 

– Matteo Fantinelli (10 pt/2 rim/8 ass) 6: statistiche confortanti e che evidenziano la quantità. Tuttavia pure per lui non è una serata sfavillante.

– Nazzareno Italiano (5 pt/3 rim/0 ass) 7: i punti sono 5 ma il canestro della vittoria è suo come è sua la difesa decisiva. Finale di serie in crescendo e pieno di fisicità. 

– Valerio Cucci (10 pt/6 rim/4 ass) 6: fa la sua gara mettendo in campo i migliori attributi. Come gran parte della squadra, è più solido in copertura ma, d’altronde, il successo si è costruito così.

– Coach Matteo Angori 7: dopo gara 3 ha detto che si aspettava di migliorare quelle situazioni che in gara più tirate e senza il supporto di percentuali fantascientifiche avrebbero potuto fare la differenza. Alla prova dei fatti ecco anche la Fortitudo capace di lottare fino alla fine e rimanere in partita con la giusta mentalità. Vuole far durare questa esperienza il più possibile? E’ sulla buona strada.

– Fortitudo 7: la prestazione complessiva della Effe nella serie vale un 8, quella di ieri si ferma a 7 semplicemente perché non si è visto il dominio delle ultime sfide. Legittimamente comprensibile considerando l’ultima spiaggia centese. Fino a poche settimane fa l’esito sarebbe stato certamente diverso, invece ora c’è una maturità trovata che fa e farà la differenza. 

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